No, non era un pesce d’aprile, la notizia è proprio vera.
In seguito a una “riorganizzazione” interna all’Istat, Linda Laura Sabbadini, direttrice del Dipartimento per le statistiche sociali e ambientali, dal 16 aprile sarà privata del suo incarico perché l’organismo che dirigeva è stato soppresso.
Linda Laura Sabbadini, romana, 60 anni, è la pioniera delle statistiche sociali in Italia, tanto da essere nominata commendatore della Repubblica dal Presidente Ciampi nel 2006. Il dipartimento da lei guidato con passione e competenza ha fornito statistiche significative sulla condizione delle donne in Italia e sulla violenza di genere, ma anche dati sulla qualità della vita di anziani, immigrati, disabili, omosessuali, senzatetto. “Nostra signora dei numeri”, così è stata chiamata questa studiosa di fama internazionale, si è prefissa lo scopo di “rendere visibili gli invisibili” ed è stata autrice di rapporti come il BES (Benessere equo e sostenibile), in cui il progresso della società è stato considerato dal punto di vista non solo economico, ma anche sociale e ambientale, e corredato da misure di disuguaglianza e di sostenibilità.
Il fatto che una persona così competente non solo non abbia visto un avanzamento di carriera, ma addirittura, con la scusa della “riorganizzazione”, sia stata declassata , spiega la rivolta che da due giorni si sta verificando sui social network e la protesta, sulla stampa nazionale, di scrittrici, di giornaliste e giornalisti, di personaggi del mondo sindacale e politico, da Mara Carfagna a Valeria Fedeli vicepresidente del Senato: l’indignazione, per una volta, è bipartisan.
