TOTALE STRADE / VIE / PIAZZE / ETC.: |
294 |
INTITOLATE A UOMINI: |
141 |
INTITOLATE A DONNE: |
7 |
CRITERI DI CLASSIFICAZIONE DELLE STRADE INTITOLARE A DONNE |
Madonne (Immacolata, Beata Vergine, Santa Maria etc.): |
3 Addolorata(contrada) Cupa Madonna Di Varano (via) le Grazie (via) |
Sante, beate, martiri: |
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Suore e benefattrici religiose, benemerite, fondatrici ordini religiosi e/o enti assistenziali-caritatevoli: |
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Benefattrici laiche, fondatrici enti assistenziali-caritatevoli: |
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Letterate / umaniste (scrittrici, poete, letterate, critiche, giornaliste, educatrici, pedagoghe, archeologhe, papirologhe...): |
2 Paolina Leopardi (via) Alinda Bonacci Brunamonti (via) |
Scienziate (matematiche, fisiche, astronome, geografe, naturaliste, biologhe, mediche, botaniche, zoologhe...): |
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Donne dello spettacolo (attrici, cantanti, musiciste, ballerine, registe, scenografe...): |
1 Francesca Felicita Tacchinardi (via) |
Artiste (pittrici, scultrici, miniaturiste, fotografe, fumettiste...): |
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Figure storiche e politiche (matrone romane, nobildonne, principesse, regine, patriote, combattenti della Resistenza, vittime della lotta politica / guerra / nazismo, politiche, sindacaliste, femministe...): |
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Lavoratrici / imprenditrici / artigiane: |
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Figure mitologiche o leggendarie, personaggi letterari: |
1 Nerina (scalinata) |
Atlete e sportive: |
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Altro (nomi femminili non identificati; toponimi legati a tradizioni locali, ad es. via delle Convertite, via delle Canterine, via della Moretta, via delle Zoccolette; madri di personaggi illustri...): |
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Fonte: dati gentilmente forniti dal Comune di Recanati.
Censimento a cura di: Barbara Belotti
Le donne di Recanati di Barbara Belotti Quattro le strade di Recanati che ricordano figure femminili: due donne di lettere e una donna del bel canto e un personaggio letterario. Paolina Leopardi (1800 – 1869) è la sorella del poeta Giacomo, lei stessa presa dalla passione per la cultura, autrice di saggi e traduttrice. La sua fu una vita da segregata, simile a quella che visse il più famoso fratello: in una lettera del 1813 Paolina scriveva al fratello: “ Il paese dove vivo io è casa Leopardi; e voi sapete meglio di me come vi si vive. In somma io sono disperata”. Priva di libertà, sempre vestita di nero per volere della madre (venne soprannominata dai fratelli “Don Paolo” per gli i severi abiti che indossava), la sua unica possibilità di fuga, al contrario di Giacomo, passava attraverso il matrimonio, che però non avvenne mai. Nonostante i tentativi della famiglia, la dote non elevatissima e il suo aspetto non avvenente non consentirono questo passo. La grande biblioteca del padre Monaldo fu per lei, come per Giacomo, un luogo di alimento per lo spirito e Paolina stessa dichiara di aver letto negli anni 2043 libri, fra i quali molti romanzi di autori romantici. Collaborò alle ricerche culturali del padre e alle sue attività politiche e giornalistiche, fece da segretaria e da assistente anche al famoso fratello, trovò soddisfazione personale nella stesura di suoi scritti e di traduzioni fra le quali Vie de Mozart di Stendhal. La morte della madre avvenuta nel 1857 fu per lei una vera rivoluzione. Abbandonò l’abbigliamento scuro, si trovò a capo dell’amministrazione della famiglia e cominciò a viaggiare, il suo vero sogno. Ogni anno una nuova città da visitare, luoghi nuovi da percorrere. Morì a Pisa nel 1869 a causa di una broncopolmonite. Alinda Bonacci Brunamonti (1841 – 1903) nata a Perugia, visse a Recanati. Sostenuta dalla madre, si dedicò giovanissima alla composizione di versi di carattere religioso che furono pubblicati nel 1856 e dedicati a papa Pio IX. Durante il periodo a Recanati, scrisse i Canti nazionali, di ispirazione risorgimentale e antipontificia, editi nel 1860. In quest’anno Alinda Bonacci fu l’unica donna ammessa eccezionalmente a votare per il plebiscito di conferma dell’annessione delle marche e dell’Umbria al Piemonte. Del 1876 sono i Versi campestri pubblicati nel ’76. Francesca Felicita (Fanny) Tacchinardi (1812 – 1867) è stata una soprano interprete di opere di Donizetti, Rossini, Bellini e il primo Verdi. A Nerina, una delle figure femminili cantate da Leopardi, è dedicata una scalinata.