Sardegna
Toponomastica femminile in Sardegna
In Sardegna l’iniziativa del gruppo Toponomastica femminile ha fatto emergere, in queste prime fasi di informazione e rilevazione, un quadro generale che non si discosta molto da quello evidenziato nelle altre regioni. I dati, d’altro canto, sin dalle prime valutazioni effettuate stradari alla mano, sono di una evidenza disarmante e incontrovertibile. Poche, pochissime le donne che troviamo citate nelle nostre vie e nelle piazze. E gli amministratori (i pochi) che hanno fatto conoscere il loro pensiero si sono arresi all’evidenza e promesso attenzione per il futuro.
Ma occorre anche osservare che, contrariamente ad altri Comuni Italiani che finora non hanno saputo indicare neppure una donna, in Sardegna Grazia Deledda (nuorese, nobel per la letteratura) e l’oristanese Eleonora D’Arborea conquistano, praticamente dappertutto, il diritto all’intitolazione di una strada, una piazza. Non c’è dubbio che nella memoria collettiva dei sardi, queste due grandissime donne sarde, conservino un ruolo di assoluto primo piano. Poi naturalmente vengono tutte le altre... sante comprese. Ma sono proprio queste altre donne che vogliamo riscoprire, capire e ricordare: chi sono cosa hanno fatto per essere riuscite a conquistare un seppur limitato spazio nella odonomastica dei nostri Comuni?
In questo quadro generale di prevedibile normalità emergono in Sardegna due iniziative che, casualmente, coinvolgono due Comuni vicinissimi tra di loro (Alghero e Olmedo) ma assolutamente distanti per scelte intraprese sull’argomento.
Ad Alghero non appena qualche mese fa (mentre nasceva il gruppo su FB), la commissione toponomastica conclude un ciclopico lavoro di proposta di intitolazione di considerevole numero di strade: la stampa locale riporta ben 27 nominativi di uomini prescelti (tra questi anche gli Amici del rugby) e un solo nominativo femminile (Nilde Iotti).
La giunta di Olmedo, al contrario, aderisce all’iniziativa 8 marzo 3 donne 3 strade e delibera che le prossime 19 strade saranno dedicate ad un gruppo di grandi donne, di rilevanza locale, nazionale e internazionale come suggerito dal gruppo Toponomastica femminile.
Per capire sino in fondo le ragioni che hanno condotto ad una generale esclusione della presenza femminile nell’intitolazione delle strade e poter quindi intervenire in maniera strutturale e non episodica, non potranno non essere oggetto di indagine anche le modalità (procedurali e normative) con le quali i singoli Comuni decidono e scelgono in materia di toponomastica.
Sarà importante quindi analizzare anche i regolamenti comunali (quando ci sono) sulla formazione delle Commissioni toponomastiche ed i criteri che eventualmente sono tenuti a seguire nella proposizione dei nominativi.
Non sarà improbabile che una indagine condotta anche in tal senso evidenzierà che l’esclusione delle donne nella toponomastica è, ancora una volta, diretta conseguenza sia della esclusione delle donne nelle sedi decisionali che della mancanza di criteri inclusivi che possano garantire la parità di genere nella formazione delle scelte operate dalle singole comunità.
Campagna 8marzo 3 donne 3 strade
Deliberazioni | Adesioni | Impegni |
Olmedo (SS) | Cagliari Dolianova (CA) Quartu S. Elena (CA) |
Buddussu (SS) Narbolia (OR) Santa Teresa di Gallura (SS) Serrenti (CA) Siniscola (NU) |
Daniela Serra
Referente per il gruppo di lavoro di Toponomastica femminile della regione Sardegna.