Una nuova rete di Camera d’autrice nasce ad Avola, in provincia di Siracusa, dove il 9 giugno 2024 vengono intitolate otto camere ad altrettante figure rilevanti dell’isola.
Agriturismo Cavagrande, Alle Riserve, Avola
In un posto meraviglioso, preriserva di Cavagrande del Cassibile, Alle Riserve – Agriturismo Cavagrande (Avola), Rosa Balistreri ha trovato l’ambiente perfetto per sé. Una siciliana, licatese cresciuta al quartiere marina, tra i vicoli e le vie strette, in mezzo alle pietre e al sole, la potrete conoscere immergendovi in un panorama mozzafiato. La famiglia era povera assai, la madre casalinga e il padre falegname, e di lavoro ce n’era poco per tutti. A sedici anni è costretta a sposarsi. Del resto, tutto nella sua vita è stato difficile. Rosa finisce in carcere per colpa del marito, latru jucaturi e mbriacuni ed è costretta ad emigrare a Firenze. Una vita di sacrifici e sofferenze. A Firenze conosce Manfredi, un pittore, e tanti artisti, gente colta, che apprezza l’arte di Rosa. Finisce a cantare in televisione, nonostante abbia imparato a leggere e scrivere a trent’anni. Ma la verità, come diceva Lei, è che conosce il mondo e le sue ingiustizie meglio di qualunque laureato. La rabbia che aveva dentro l’ha tirata fuori con la sua voce, roca e potente, l’ha cantata con tutta l’anima, per protestare, sì, perché si può protestare in mille modi. Rosa è diversa, è un’attivista che fa comizi con la chitarra! Nelle sue canzoni parla della fame, della disoccupazione, delle donne madri, dell’emigrazione, del razzismo. Insomma, parla di tutto il dolore della sua terra e della sua gente. E poi racconta la Sicilia, le sue campagne bruciate dal sole e le rive del mare battute dal vento d’Africa e dalla salsedine. Ha dato voce alla sua terra, ha dato voce alla sua anima. È tornata in Sicilia nel ‘71, a Palermo. La vita dura di Rosa ora era ricca delle sue canzoni, della gente che amava ascoltarla, perché la sua voce è bella e importanti le sue parole. Qui, in questo angolo di paradiso, Alle Riserve – Agriturismo Cavagrande, la sua intensa voce continua a risuonare.
Casa vacanze Il Cortile della Giara, Avola
In un cortile del centro storico di Avola, c’è la casa vacanze La Giara. Il luogo perfetto per intitolare una camera alla fotografa che, con le sue immagini, ha raccontato la Sicilia. Una vita emblematica la sua. Palermitana del ‘35, comincia tardi a lavorare, prima come giornalista, per diventare poi una delle più grandi fotografe italiane di impegno sociale e politico. Vissuta negli anni di piombo, l’unica donna tra colleghi fotografi, cercava sempre un varco con l’obiettivo in mano, spintonata da tutti, respinta verso l’angolo dove donne dal velo nero piangevano. Il suo obiettivo testimonia quel dolore. Senza condizionamenti ideologici né pregiudizi, collabora con il giornale “L’Ora”. Scattando foto ai delitti di mafia, arriva alla fama internazionale. Ma sono i volti di siciliane e siciliani, visi di gente comune, che meglio esprimono spaccati di vita, testimonianza autentica del dolore sociale. Tanta bellezza e speranza anche nel dolore, sempre. Un’opera quella di Letizia Battaglia che narra di Palermo, della Sicilia, del mondo. Ne Il Cortile della Giara, un pannello pieno di foto, insieme a bellissime riviste di sue fotografie, racconta di Letizia Battaglia, la fotografa che ha raccontato la Sicilia.
Resort & Event Nuovo Crisilio Castello, Avola
A Elvira Mancuso, scrittrice, maestra, donna indipendente, è stata intitolata la camera d’entrata dell’incantevole resort Nuovo Crisilio Castello, ad Avola. Maestra elementare, nubile per scelta, nel 1906 scrive la sua opera più importante e famosa: Annuzza la maestrina, una storia autobiografica incentrata sulla condizione della donna in Sicilia ad inizio del XX secolo. Nel suo saggio Sulla condizione della donna borghese in Sicilia, denuncia tutti i pregiudizi che mortificano il ruolo della donna. È con la storia di Annuzza, poi pubblicata con il titolo Vecchia storia… inverosimile, che la scrittrice rifiuta il matrimonio come sistemazione per la vita. L’autrice esprime tutta la sua avversione e il rifiuto verso il sistema etico e morale dell’epoca in Sicilia, che mortifica e opprime la sensibilità e dignità di tutte le donne. Annuzza è una volpicina, una scintilla dentro il conformismo borghese del paese. Vecchia la storia, ma nuovissimo il pathos, tanto che Leonardo Sciascia scrive del romanzo: «In questo libro vi sono molte verità che non invecchiano». Una scrittrice, Elvira Mancuso, ritenuta oggi fondamentale nella storia della letteratura femminile italiana. A Lei dedicato il pannello che ne descrive la vita e l’opera, che insieme ai suoi libri e a foto, rende accogliente e intimo lo spazio a lei intitolato.
Casa Le Pigne, Avola
Alla Signora dell’editoria, Elvira Giorgianni Sellerio, nella Casa Le Pigne (Avola), è intitolata una camera. Diventata un’icona nell’immaginario culturale italiano per il suo amore per la letteratura, Elvira, con la casa editrice fondata con il marito Enzo, la Sellerio, è stata una pioniera del panorama culturale nel secondo Novecento. Sempre pronta a incoraggiare il lavoro femminile e il talento di scrittrici e scrittori siciliani, come Gesualdo Bufalino, Maria Messina, Luisa Adorno, Alicia Gimenez-Bartlett e soprattutto Andrea Camilleri, creatore dell’amato commissario Montalbano, che ha stretto con lei un’amicizia fraterna, la Signora, e la sua casa editrice, si distingue per la sua delicatezza, per il suo taglio sociale più implicito e per la nascita di una collana: i celebri volumetti tascabili de La memoria, con la loro copertina blu e la loro grafica raffinata. Uno splendido pannello, in questo luogo ospitale sul lungomare di Avola, racconta la sua storia, insieme a foto e libri a lei dedicati. La Signora amava le storie, sapeva riconoscerle, custodirle, restituirle nella felicità del proprio racconto e nel talento del mestiere. Con un solo filo si è fatta tramite di un rapporto bellissimo tra gente che racconta storie e altra gente che le ascolta.
Villa Eben-Ezer, Avola
A due passi dal mare, ad Avola, c’è il B&B Villa Eben-Ezer. Entrando, nella hall della struttura, si rimane colpiti dallo sguardo riflessivo di Maria Grazia Cutuli, la giornalista a cui è intitolata la camera d’autrice. Caparbia, impegnata, testarda, bella, professionale: tutto questo era Maria Grazia Cutuli. Caparbia per la sua ferrea volontà di scalare il muro di una professione come quella giornalistica, considerata difficile, se non impossibile, per una donna e per giunta meridionale. Impegnata socialmente a difesa dei più deboli, veniva considerata una «rompiscatole» per l’insistenza con cui chiedeva risposte a ciò che cercava. Catanese, da sempre interessata alla scrittura e comunicazione giornalistica, collabora a «La Sicilia», lavora a Telecolor ma si occupa di politica con l’ufficio stampa della Camera del lavoro della CGIL. Poi il settimanale «Epoca», e la sua politica estera, prima dalla redazione e, finalmente, come inviata. Una giornalista in prima linea. Il migliore, la migliore giornalista è quella che riesce ad essere prima di altri nel posto giusto al momento giusto. Quel luogo per Maria Grazia è l’Afganistan dei talebani. Dopo l’11 settembre l’Afganistan si fa rovente. È a Kabul che scrive il suo ultimo reportage: ha visitato un campo talebano in cui c’era del gas nervino. Viene assassinata il 19 novembre 2001. Un’inviata speciale Maria Grazia Cutuli, che va ricordata per l’esemplare pregnanza della sua vita. In questo accogliente luogo, Villa Eben-Ezer, si potrà leggere la storia della giornalista, un bel libro a fumetti di Paola Cannatella e Giuseppe Galeani “Maria Grazia Cutuli. Dove la terra brucia”, ammirare le sue foto e curarne la memoria.
Maison Bijou, Avola
In pieno centro di Avola, in una posizione che guarda al mare, c’è il B&B Maison Bijou, un luogo accogliente in cui ogni camera è dedicata ad una pietra preziosa, Diamante, Acquamarina, Smeraldo. Posto perfetto per la nostra Incantadora Tina Di Lorenzo. L’attrice teatrale, amatissima durante la Belle Époque, figlia del marchese Corrado di Lorenzo del Castelluccio, ha sangue netino ma il teatro già da piccola scorreva nelle sue vene. È a Noto che “il fuoco sacro” in lei divampa. Gli applausi di Napoli la rendono l’astro nascente dell’arte drammatica: bellissima nel tratto, dolcissima per la voce, nobile nel portamento e nei modi. Dopo Napoli, sarà la volta del teatro Paganini di Genova, quello Nuovo di Firenze, e ancora Torino, Roma e Bologna. Qui, Gabriele D'Annunzio rimane incantato davanti a tanta bellezza e grazia. Eppure, Tina non è un’attrice dannunziana. Non le piace l’artificio e la posa, la gestualità esagerata e l’effetto. Eternamente composta, preferisce un repertorio piano e cordiale, ricco di umanità e di borghese realismo. Un’anti Duse. Riconosciuta come una delle maggiori interpreti del teatro italiano tra Ottocento e Novecento, i consensi di critica e pubblico l’hanno soprannominata “Angelicata” e, in America Latina, “Encantadora”. Negli anni ’20 decide di smettere, rimane a Milano, dedita agli affetti. A Milano è sepolta. La sua tomba, impreziosita da un bassorilievo in bronzo dello scultore Leonardo Bistolfi, la rappresenta in compagnia di due figure allegoriche alate: la Bontà e l’Arte. Il Teatro Comunale di Noto, in precedenza intitolato a re Vittorio Emanuele II, dal 2011 porta il suo nome, per mantenere viva la memoria quest’illustre artista. Qui, nella preziosa Maison Bijou, ad Avola, potrete conoscere la sua storia, ammirarne le immagini e leggere di lei, della sua vita, delle sue opere.
B&b Villa Urso, Avola
Il solare B&b Villa Urso non poteva non intitolare la sua camera d’autrice a Giuni Russo, un’artista di ricerca, sperimentale e d’avanguardia: la voce del sole. Ha spaziato nella sua carriera tra vari generi, incluso il pop, la musica sacra, il jazz e l'elettronica, sfruttando la sua estensione vocale che le permetteva facili cambi di registro. Era in grado di coprire cinque ottave e raggiungere, per acutezza, toni che imitavano il pezzo che l’ha resa famosa. Professionalmente legata ad artisti come Franco Battiato, Giuni Russo è stata una ricercatrice severa di vie altre, sia in ambito musicale che in quello spirituale. Le grandi e i grandi mistici diventano per lei fonte di nuova ispirazione, in un rapporto dialettico tra suono e silenzio. Considerata tra le grandi interpreti del Novecento, il suo patrimonio artistico è tutelato e promosso dall’Associazione GiuniRussoArte. Villa Urso, una struttura ricettiva sul mare, è piena di colori caldi, il giallo dei limoni e il verde intenso delle sue foglie, il luogo perfetto per la grande artista a cui è intitolata la camera d’entrata. Un meraviglioso pannello, artisticamente decorato, racconta di Giuni Russo, insieme a foto e libri a lei dedicati.
Villa Trinacria al borgo, Avola
Non poteva esserci luogo migliore per la scrittrice e attrice Goliarda Sapienza della Villa Trinacria al borgo, la casa dallo stile liberty sita a ridosso del Borgo Marinaro, ad Avola. Una donna autentica, pronta a mettersi in gioco con estrema passionalità, questa è stata Goliarda. Catanese, figlia di un avvocato socialista e di una sindacalista, respira un clima di assoluta libertà. Attraverso la recitazione Goliarda esprime la pienezza e contraddizione del suo animo. In ogni situazione e persona legge quel risvolto poetico che poi trasporterà in letteratura. Attraverso una scrittura politica e intimista, riesce a svelare l’estrema problematicità dell’esistenza umana. È «L'arte della gioia», il suo romanzo pubblicato postumo, che con la sua protagonista, Modesta, scardina modelli letterari e comportamenti codificati. È una donna vitale e scomoda, potentemente immorale. Una donna siciliana in cui si fondono carnalità e intelletto, che attraversa bufere storiche e tempeste sentimentali protetta da un infallibile talismano interiore: «l’arte della gioia». Un romanzo da leggere perché «L’allegria, come il pane e le lacrime, con tutti s’ha da spartire». Nella bellissima saletta di lettura della Villa Trinacria al borgo, a lei intitolata, ci si può immergere nei suoi scritti, godere delle immagini a lei dedicate e sentirsi avvolti dai colori intensi di Sicilia.
Guesthouse FanfullArt, Roma
Nell’ambito del progetto Altra Verso, realizzato con il contributo della Regione Lazio, la Guesthouse FanfullArt, sita nel quartiere Pigneto di Roma, l’8 giugno 2024 dedica una serie di nove camere d’autrice a nove viaggiatrici che hanno scritto, disegnato e raccontato il mondo.
NELLIE BLY
05/05/1864 – 27/01/1922
Giornalista statunitense, autrice sotto copertura di inchieste sociologiche su temi urgenti e viaggiatrice instancabile. Raggiunse la notorietà nel 1899, quando partì da sola da New York a spese del giornale per cui scriveva, il World, riuscendo a compiere il giro del mondo in soli 72 giorni.
ANITA CONTI
17/05/1899 – 25/12/1997
Celebre per essere stata la prima oceanografa di Francia, il suo lavoro la portò a viaggiare assiduamente. Tra le sue attività, realizza carte nautiche, disinnesca le mine finite nei fondali marini durante la Seconda Guerra Mondiale, studia gli allevamenti di ostriche e la pesca del salmone, intuendo precocemente i rischi ambientali che ne derivano.
AMELIA EARHART
24/07/1897 – 02/07/1937
Aviatrice statunitense, nel 1931 è la prima donna a sorvolare l’Atlantico in aereo e nel 1935 la prima ad attraversare il Pacifico in solitaria. Scompare con il suo aereo nel 1937, mentre tenta il giro del mondo volando sopra l’equatore. Tra le sue attività, quella di stilista si distingue per l’interesse a ideare un vestiario femminile più comodo e pratico.
ALEXANDRA DAVID-NÉEL
28/10/1868 – 08/09/1969
Viaggiatrice e studiosa dell’Oriente, in particolare delle dottrine indo-buddhiste. Soggiorna per quattordici anni da sola tra India, Cina e Tibet. La sua impresa più celebre fu quella di entrare nella città proibita di Lhasa, capitale del Tibet, nell’inverno del 1923 dopo mesi di cammino. Fu la prima donna occidentale a riuscire in questo intento.
GERTRUDE BELL
14/07/1868 – 12/07/1926
A venticinque anni si dedica all’esplorazione del Medio Oriente, in particolare i siti archeologici come Petra o l’antica Babilonia, scattando migliaia di fotografie e raccogliendo informazioni e approfondimenti sul mondo arabo. La sua competenza le permette di giocare un ruolo diplomatico fondamentale nella nascita dell’attuale Iraq.
ISABELLA BIRD
15/10/1831 – 07/10/1804
Scrittrice inglese dalla sconfinata curiosità, iniziò a esplorare il mondo, dal Canada al Giappone, dall’Himalaya alle Hawaii, dal Medio Oriente al Magreb, spinta dalla volontà di curare la salute cagionevole. Fu la prima donna invitata dalla Royal Geographical Society a tenere una conferenza.
MARIA SIBYLLA MERIAN
1647 – 1717
Entomologa, illustratrice e imprenditrice tedesca. La sua passione per i fiori e il ciclo vitale delle farfalle la porta a viaggiare in Suriname, in America meridionale. Nel 1705 le sue ricerche vengono pubblicate nel volume Metamorfosi Insectorum Surinamensium, in cui compaiono anche le sue vivaci illustrazioni.
ELLA MAILLART
20/02/1903 – 27/03/1997
Fotografa e scrittrice, nel 1939 parte da Ginevra con Annamarie Schwarzenbach. Le due raggiungono Kabul dopo sei mesi di viaggio in auto, passando per la Jugoslavia, la Turchia e l’Iran. Una volta arrivate in Afghanistan, Maillart prosegue da sola fino in India. Il resoconto di questo lungo viaggio viene pubblicato nel volume La via crudele.
ANNIE LONDONDERRY
(data di nascita incerta) 1870 - 11/11/1947
Ciclista dilettante, si cimentò nel giro del mondo in bicicletta in solitaria. Partì da Boston il 25 giugno del 1894 e concluse il suo tour il 12 settembre 1895. Dopo la sua impresa molte donne seguirono il suo esempio e cominciarono a guidare le biciclette.
L’area compresa tra il capoluogo trentino e il Lago di Garda accoglie la proposta di due classi turistiche dell’Istituto Tecnico Tambosi, in partenariato con il Liceo delle arti Vittoria, per dare vita a una rete di strutture ricettive desiderose di valorizzare l’ingegno femminile aderendo all’iniziativa Camera d’autrice. Con il sostegno della Fondazione Caritro, il supporto dell’APT Garda Trentino, del Consorzio Turistico e della Comunità Valle dei Laghi, e la partecipazione di Fidapa e BPW Italy, il progetto ha portato a inaugurare, il 29 maggio 2024, quattro camere d’albergo, due in B&B e una in agriturismo intitolandole ad altrettante figure femminili nate o vissute nel territorio.
L’hotel garnì Lillà di Terlago intitola una sua camera ad Anna Proclemer, attrice e doppiatrice trentina di chiara fama.
L’hotel Ideal di Sarche dedica due camere contigue a due grandi donne, unite da una profonda amicizia, Nedda Falzolgher, poeta e scrittrice ed Edda Albertini, attrice.
L’albergo Miralaghi di Padergnone sceglie di ricordare la cantante lirica soprano Alide Maria Salvetta.
La Casa di Ines, a Calavino di Madruzzo dedica a Luisa Zeni, agente segreta irredentista.
La Dimora Ai Volti, di Stravino, intitola a Erika Giovanna Klien, pittrice e pedagoga, rappresentante dell’arte cinetica.
L’agriturismo La Corte dei Ciliegi a Vigolo Baselga, omaggia Paola de Manincor, autrice di affreschi dalla Cina al Brasile, dalla Bosnia all’Australia.