Toponomastica femminile a Bruxelles con una sezione della mostra sulle musiciste.
Note femminili illustra, nei suoi pannelli biografici, una parte significativa del mondo musicale cancellata dalla storiografia europea dell’Ottocento. Compositrici e musiciste sono infatti indicatrici di un’identità sociale discriminatoria e misogina che ha negato alle figure femminili ogni visibilità e memoria. Eppure le donne sono state attive nelle arti, autorevoli e stimate.
La mostra ripercorre i secoli, a partire dal tempo lontano delle trovatrici, per arrivare ai nostri giorni, restituendo i dovuti onori a centinaia di artiste; attraversa i territori europei, seguendo la lenta e discontinua evoluzione della civiltà musicale che muove i suoi centri nevralgici di città in città, di Paese in Paese; sconfina oltreoceano, dove le musiciste del Novecento trovano finalmente un terreno fertile, e raggiunge il continente nero, in cui le grandi protagoniste dell’emancipazione musicale femminile hanno ottenuto anche un peso politico e un ruolo attivo all’interno delle società di appartenenza.