Eugenija Šimkūnaitė
Giovanni Trinco



Alessia Tzimas

 

Leggendo la biografia di Eugenija Šimkūnaitė, si può quasi affermare che fosse una vera e propria predestinata. Nacque l’11 marzo 1920 a Novorossijsk (Russia) da una famiglia particolarmente colta – il padre era farmacista e la madre infermiera – che la sostenne sempre nelle sue ambizioni di studio. Pochi anni più tardi, nel 1922, i genitori decisero di tornare in Lituania con altri rifugiati e di stabilirsi definitivamente a Tauragnai (distretto di Utena), dove il padre aprì una farmacia e acquistò diversi ettari di terra. Fu, quindi, l’assistenza all’attività di famiglia che permise a Eugenija di venire a conoscenza del mondo delle erbe medicinali già in tenera età. Inoltre, proprio la località di Tauragnai rappresentò per la giovane un vero e proprio bagaglio culturale e ambientale fondamentale, che influenzò inevitabilmente le sue scelte di vita, le sue ricerche e la sua carriera accademica. Per avere un’idea del patrimonio culturale del luogo, basti pensare che lo stesso nome del lago Tauragnas, su cui si specchia il paese di Tauragnai, sembra derivare da una storia folcloristica che ha visto coinvolti il leggendario duca Rigimandas e dei tori che vivevano nelle foreste attorno al lago. Narra la leggenda che una notte sulle rive del lago apparvero due tori al duca, i quali gli rivelarono il posto migliore dove poter costruire il suo castello: la collina dove risiede l’attuale Taurapilis. In segno di riconoscimento verso quei tori, il lago venne chiamato Tauragnas. Dal punto di vista ambientale, invece, il lago fa parte del Parco nazionale dell’Aukštaitija, il più antico della Lituania. Ricoperto da laghi (molti dei quali collegati fra loro da piccoli corsi d’acqua) e posto a un’altitudine di livello basso-collinare, il parco è una zona rigogliosissima di vegetazione. Infatti, la stragrande maggioranza della sua superficie è coperta da foreste, composte al loro interno persino da esemplari ultracentenari. Oltre a questo, però, il Parco nazionale dell’Aukštaitija si caratterizza anche per la sua enorme e allo stesso tempo fragile biodiversità sia di flora che di fauna, con diverse specie animali e vegetali inserite nel libro rosso della Lituania. Per chi si occupa di conservazione della biodiversità, creare un libro rosso è uno degli obiettivi più importanti, poiché aiuta a definire le priorità, a individuare i fattori di rischio e a trovare la formula per salvare le popolazioni animali e vegetali attraverso la raccolta, la classificazione e l’analisi di dati e informazioni attuali e, soprattutto, affidabili.

 

Tornando a Eugenija Šimkūnaitė, a Tauragnai trascorse gli anni della sua gioventù tra un’istruzione formale e una educazione “informale” conferitale dalle sue vecchie zie e da altri anziani del luogo, i quali non solo la formarono al riconoscimento delle erbe e alla loro preparazione, ma le tramandarono anche un ammontare non indifferente di canzoni, leggende e tradizioni. Grazie a tutta questa ricchezza naturale e folcloristica ricevuta sin da bambina, non stupisce, quindi, il fatto che la più grande passione di Eugenija fossero le erbe, specialmente se legate alla cultura e al folclore locali. Era infatti convinta che tutte quelle canzoni, storie e pratiche medicinali rappresentassero la saggezza degli antenati e in quanto tale non dovesse andare sprecata. Tuttavia, tutto questo suo interesse e smania di conoscenza non era mai fine a sé stessa. Al contrario, nel corso della sua vita Eugenija Šimkūnaitė fu ben disposta a condividere quel che aveva imparato con il pubblico lituano (in particolare con i/le giovani), presenziando in decine di conferenze affollate e comparendo in numerose interviste radiofoniche e televisive; senza contare la vastissima produzione di articoli. Addirittura, viene riportato che aiutasse più che volentieri coloro che bussavano alla sua porta per consigli, prescrizioni o rimedi senza chiedere denaro in cambio. Non stupisce, pertanto, il fatto che fosse (e sia ancora) così amata e rispettata dal popolo lituano. Seguendo la sua vocazione, dopo aver ottenuto il diploma prima alla Scuola elementare di Tauragnai e poi all’Utena Gymnasium, nel 1937 Eugenija si iscrisse e iniziò a studiare farmacia all’Università Vytautas Magnus della città di Kaunas. All’epoca l’Università Vytautas Magnus era considerata l’apice dell’istruzione lituana e doveva il suo nome al Gran Duca Vytautas Magnus, storico governante del Granducato di Lituania ed eroe nazionale (l’Università venne nominata così in suo onore in occasione del 500º anniversario della sua morte). In questo senso, percorrendo la carriera accademica di Eugenija Šimkūnaitė, è utile ricordare che purtroppo il governo sovietico chiuse tale università nel 1950, sebbene alcune delle sue facoltà siano state poi riutilizzate come “fondamenta” per altre scuole di istruzione superiore. Nonostante ciò, lo spirito e la tradizione accademica dell’Università Vytautas Magnus riuscirono incredibilmente a sopravvivere fino al 1989, anno in cui la stessa venne ristabilita. Eugenija si laureò nel 1943, lavorando nel frattempo come assistente di diversi personaggi illustri al Giardino farmacognostico dell’Università di Vilnius. Nel mentre, la Seconda guerra mondiale le portò via la farmacia di famiglia (bruciata) e l’amato padre (ucciso). La madre riuscì a sopravvivere, seppur in pessime condizioni di salute; questo fatto, unito alla conseguente situazione di povertà incombente, la costrinse a lasciare l’accademia e a iniziare a lavorare come capo della farmacia del Primo ospedale sovietico di Vilnius.

 

La passione per lo studio e la ricerca era però troppa, così decise di tornare all’università solo per scoprire che la guerra si era portata via anche il Giardino farmacognostico. Dopo questa bruciante delusione, inizio a lavorare nel Consiglio farmaceutico della Divisione commercio presso il Ministero della salute. Non dovette aspettare molto per ricominciare a inseguire i suoi sogni e la sua vocazione, ultima eredità del defunto padre. Dopo una breve parentesi come ricercatore junior presso il Giardino botanico di Kaunas tra il 1949 e il 1950, ritornò a Vilnius per continuare il suo lavoro di ricerca all’Istituto di biologia dell'Accademia delle scienze, dove poi discusse la sua prima tesi di dottorato nel 1952. Dopo un’altra breve parentesi durata due anni (tra il 1955 e il 1957 in Kazakistan), tornò in Lituania dove trovò impiego nel Consiglio di farmacia, ove successivamente diresse uno specifico dipartimento erboristico. Nel 1971 sostenne una nuova tesi di dottorato all’Università di Vilnius. Per tutto il resto della sua vita continuò a dedicarsi allo studio delle piante medicinali, alla medicina popolare e alle tradizioni locali, interessandosi a un certo punto anche all’archeobotanica. Il suo impegno e talento le valsero diversi riconoscimenti e onorificenze di prestigio nazionale. Prima della morte, avvenuta in maniera improvvisa nel 1996, tra il 1971 e il 1994 scrisse diversi libri: Herbs; Forest trees, green greens; The kingdom of snakes; e What a witch just knows, or life without pills. Attualmente è sepolta a Tauragnai vicino ai suoi genitori, in quella località dove tutto ebbe inizio e a cui lei deve tutto. Il suo modo di fare e di essere nel corso della sua vita ha ispirato lituani e lituane, giovani e non; tanto che, circa un anno dopo la sua morte, nel 1997 venne fondata la Fondazione di beneficenza e sostegno Eugenija Šimkūnaitė, tra i cui obiettivi principali vi sono, ad esempio: la promozione delle letture scientifiche e degli eventi culturali dedicati a Eugenija Šimkūnaitė; il supporto degli studenti delle facoltà di farmacia e scienze; la divulgazione dell’erboristeria lituana sia dentro che fuori lo Stato della Lituania. Infine, dal 1998 a oggi la Scuola media di Tauragnai porta il suo nome, quasi come se lei stessa fosse diventata come una di quelle leggende che tanto amava quand’era ancora in vita.

 

Traduzione francese
Piera Negri

 

En lisant la biographie d'Eugenija Šimkūnaitė, on peut presque dire qu'elle était vraiment prédestinée. Elle est née le 11 mars 1920 à Novorossiysk (Russie) dans une famille particulièrement cultivée - le père était pharmacien et la mère infirmière - qui l'a toujours soutenue dans ses ambitions d'études. Quelques années plus tard, en 1922, les parents décident de retourner en Lituanie avec d'autres réfugiés et de s'installer définitivement à Tauragnai (district d'Utena), où le père ouvre une pharmacie et achète plusieurs hectares de terrain. C'est donc l'aide à l'entreprise familiale qui a permis à Eugenija de découvrir le monde des herbes médicinales dès son plus jeune âge. De plus, la localité de Tauagnai a représenté pour la jeune femme un véritable bagage culturel et environnemental fondamental, qui a inévitablement influencé ses choix de vie, ses recherches et son parcours universitaire. Pour se faire une idée du patrimoine culturel du lieu, il suffit de penser que le nom même du lac Tauragnas, sur lequel se reflète la ville de Tauragnai, semble dériver d'une histoire folklorique impliquant le légendaire duc Rigimandas et les taureaux qui vivaient dans les forêts autour du lac. La légende raconte qu'une nuit sur les rives du lac, deux taureaux apparurent au duc, qui lui ont révélé le meilleur endroit pour construire son château : la colline où réside l'actuel Taurapilis. En reconnaissance de ces taureaux, le lac s'appela Tauragnas. D'un point de vue environnemental, cependant, le lac fait partie du parc national d'Aukštaitija, le plus ancien de Lituanie. Couvert de lacs (dont beaucoup sont reliés entre eux par de petits ruisseaux) et situé à un niveau bas-vallonné, le parc est une zone de végétation très luxuriante. En effet, la grande majorité de sa surface est couverte de forêts, même à l'intérieur de celles-ci composées de spécimens plus que centenaires. En plus de cela, cependant, le parc national d'Aukštaitija se caractérise également par son énorme et fragile biodiversité à la fois de la flore et de la faune, avec diverses espèces animales et végétales insérées dans le livre rouge de la Lituanie. Pour les acteurs de la conservation de la biodiversité, la création d'un livre rouge est l'un des objectifs les plus importants, car il permet de définir les priorités, d'identifier les facteurs de risque et de trouver la formule pour sauver les populations animales et végétales à travers la collecte, la classification et l'analyse des données actuelles et, avant tout, des données et des informations fiables.

 

De retour à Eugenija Šimkūnaitė, à Tauagnai elle passa les années de sa jeunesse entre une éducation formelle et une éducation « informelle » qui lui furent conférées par ses vieilles tantes et autres anciens locaux, qui non seulement la formèrent à la reconnaissance des herbes et à leur préparation, mais ils ont également transmis une quantité considérable de chansons, de légendes et de traditions. Grâce à toute cette richesse naturelle et folklorique reçue depuis son enfance, il n'est donc pas surprenant que la plus grande passion d'Eugénija soient les herbes, surtout si elles sont liées à la culture et au folklore locale. Elle était en fait convaincue que toutes ces chansons, histoires et pratiques médicinales représentaient la sagesse des ancêtres et donc qu’elle ne devait pas être gaspillée. Cependant, tout cet intérêt et ce désir de connaissance n'a jamais été une fin en soi. Au contraire, tout au long de sa vie, Eugenija Šimkūnaitė a été disposée à partager ce qu'elle avait appris avec le public lituanien (en particulier avec les jeunes), en assistant à des dizaines de conférences bondées et en apparaissant dans de nombreuses interviews à la radio et à la télévision ; sans considérer l'énorme production d'articles. En effet, c’est dit qu'elle a plus que volontairement aidé ceux qui frappaient à sa porte pour obtenir des conseils, des prescriptions ou des remèdes sans demander d'argent en retour. Il n'est donc pas surprenant qu'elle ait été (et soit toujours) si aimée et respectée par le peuple lituanien. Suivant sa vocation, après avoir obtenu son diplôme d'abord à l'école primaire Tauragnai puis au gymnase d'Utena, Eugenija s'inscrit en 1937 et commence ses études de pharmacie à l'Université Vytautas Magnus de la ville de Kaunas. À l'époque, l'Université Vytautas Magnus était considérée comme le summum de l'éducation lituanienne et devait son nom au Grand-Duc Vytautas Magnus, souverain historique du Grand-Duché de Lituanie et héros national (l'Université a été nommée en son honneur à l'occasion du 500° anniversaire de sa mort). Dans ce sens, suivant la carrière universitaire d'Eugenija Šimkūnaitė, il est utile de rappeler que malheureusement le gouvernement soviétique a fermé cette université en 1950, bien que certaines de ses facultés aient ensuite été réutilisées comme « fondations » pour d'autres écoles d'enseignement supérieur. Malgré cela, l'esprit et la tradition académique de l'Université Vytautas Magnus ont incroyablement réussi à survivre jusqu'en 1989, date à laquelle elle a été rétablie. Eugenija a obtenu son diplôme en 1943, travaillant entretemps comme assistante de plusieurs personnalités illustres au Jardin pharmacognostique de l'Université de Vilnius.

 

 

Pendant ce temps, la Seconde Guerre mondiale a emporté sa pharmacie familiale (brûlée) et son père bien-aimé (tué). La mère a réussi à survivre, bien qu'en mauvaise santé ; ce fait, combiné à la situation de pauvreté imminente qui en résultait, la força à quitter l'académie et à commencer à travailler comme chef de la pharmacie du premier hôpital soviétique de Vilnius. Cependant, la passion pour l'étude et la recherche était trop forte, elle décide alors de retourner à l'université pour découvrir que la guerre avait également emporté le Jardin pharmacognostique. Après cette déception brûlante, elle a commencé à travailler au Conseil pharmaceutique de la Division du commerce au Ministère de la Santé. Elle n'a pas dû attendre longtemps pour recommencer à poursuivre ses rêves et sa vocation, le dernier héritage de son père. Après un bref passage en tant que chercheur junior au Jardin botanique de Kaunas entre 1949 et 1950, elle revient à Vilnius pour poursuivre ses travaux de recherche à l'Institut de biologie de l'Académie des sciences, où elle discute plus tard sa première thèse de doctorat en 1952. Après un autre bref intermède de deux ans (entre 1955 et 1957 au Kazakhstan), elle revient en Lituanie où elle a trouvé un emploi au Conseil de la pharmacie, où ensuite elle dirigera un département spécifique à base de plantes. En 1971, elle soutient une nouvelle thèse de doctorat à l'Université de Vilnius. Pour le reste de sa vie, elle a continué à se consacrer à l'étude des plantes médicinales, de la médecine populaire et des traditions locales, s'intéressant également à un moment donné à l'archéobotanique. Son engagement et son talent lui ont valu plusieurs prix et distinctions de prestige national. Avant sa mort, survenue soudainement en 1996, entre 1971 et 1994, elle a écrit plusieurs livres : Herbs; Forest trees, green greens; The kingdom of snakes; et What a witch just knows, or life without pills Elle est actuellement enterrée à Tauagnai près de ses parents, là où tout a commencé et auquel elle doit tout. Sa façon de faire et d'être tout au long de sa vie a inspiré des Lituaniens et des Lituaniens, jeunes et moins jeunes ; à tel point que, environ un an après sa mort, la Fondation caritative et de soutien Eugenija Šimkūnaitė, fondée en 1997, dont les principaux objectifs sont, par exemple : la promotion de lectures scientifiques et d'événements culturels dédiés à Eugenija Šimkūnaitė ; le soutien des étudiants des facultés de pharmacie et des sciences ; la diffusion de la phytothérapie lituanienne à l'intérieur et à l'extérieur de l'État de Lituanie. Enfin, de 1998 à aujourd'hui, le Collège Tauragnai porte son nom, presque comme si elle-même était devenue comme une de ces légendes qu'elle avait bien aimé au cours de sa vie.

 

Traduzione inglese
Syd Stapleton

 

Reading the biography of Eugenija Šimkūnaitė, one can almost say that she was a genuinely predestined person. She was born on March 11, 1920 in Novorossiysk (Russia) to a particularly cultured family - her father was a pharmacist and her mother a nurse. A few years later, in 1922, her parents decided to return to Lithuania with other refugees and to settle permanently in Tauragnai (Utena district), where her father opened a pharmacy and bought several hectares of land. It was, therefore, the assistance she gave to her family’s business that allowed Eugenija to learn about the world of medicinal herbs from an early age. Her parents also always supported her in her ambitions to learn. Furthermore, the locality of Tauragnai represented for the young woman a deep and fundamental cultural and environmental background, which inevitably influenced her life choices, her research and her academic career. To get an idea of the cultural heritage of the place, it’s enough to think that the very name of the Lake Tauragnas, on which the village of Tauragnai is mirrored, seems to derive from a folkloric story that involved the legendary Duke Rigimandas and some bulls that lived in the forests around the lake. According to the legend, one night two bulls appeared before the duke on the shores of the lake. They revealed to him the best place where he could build his castle - the hill where the present Taurapilis is found. As a sign of recognition to those bulls, the lake was called Tauragnas. From the environmental point of view, the lake is part of the Aukštaitija National Park, the oldest in Lithuania. With many lakes (often connected to each other by small watercourses) and located among low altitude hills, the park is an area of lush vegetation. The vast majority of its surface is covered by forests, including, in their interior, even specimens of over 100 years old. In addition to this, the Aukštaitija National Park is also characterized by its enormous and at the same time fragile biodiversity of both flora and fauna, with several animal and plant species included in the “red book” of Lithuania. For those involved in biodiversity conservation, creating a “red book” is one of the most important goals, as it helps to set priorities, identify risk factors and works to find a formula with which to save animal and plant populations through collection, classification and analysis of current and, most importantly, reliable data and information.

 

Returning to Eugenija Šimkūnaitė, she spent the years of her youth in Tauragnai between a formal education and an "informal" education given to her by her old aunts and other local elders, who not only trained her in the recognition of herbs and their preparation, but also handed down to her many songs, legends and traditions. Given all this natural and folkloric richness she received during her childhood and youth, it’s not surprising that Eugenija's greatest passion was herbs, especially those related to local culture and folklore. She was in fact convinced that all those songs, stories and medicinal practices represented the wisdom of their ancestors and as such should not be wasted. However, her strong interest in and eagerness for knowledge was never an end in itself. On the contrary, throughout her life Eugenija Šimkūnaitė was willing to share what she had learned with the Lithuanian public (especially with young people), attending dozens of crowded conferences and appearing in numerous radio and television interviews, not to mention her vast production of writings. She was reported to be more than willing to help those who knocked on her door for advice, prescriptions or remedies, without asking for money in return. It is not surprising, therefore, that she was (and still is) so loved and respected by the Lithuanian people. Following her passion, after graduating from Tauragnai Elementary School and then from Utena Gymnasium in 1937, Eugenija enrolled at Vytautas Magnus University in the city of Kaunas and began studying pharmacy. At that time Vytautas Magnus University was considered the pinnacle of Lithuanian education and was named after Grand Duke Vytautas Magnus, the historical ruler of the Grand Duchy of Lithuania and a national hero (the University was named in his honor on the occasion of the 500th anniversary of his death). Going through the academic career of Eugenija Šimkūnaitė, it is useful to remember that unfortunately the Soviet government closed this university in 1950, although some of its faculties were then reused as "foundations" for other schools of higher education. Nevertheless, the spirit and academic tradition of Vytautas Magnus University incredibly managed to survive until 1989, when it was re-established. Eugenija graduated in 1943, working in the meantime as an assistant to several famous people at the Pharmacognostic Garden of Vilnius University. In the meantime, the family pharmacy was destroyed during the Second World War (burned down) and her beloved father was killed. Her mother managed to survive, although in very poor health. This fact, combined with the consequent situation of impending poverty, forced her to leave the academy and to start working as head of the pharmacy of the First Soviet Hospital in Vilnius.

 

 

However, her passion for study and research was such that she decided to return to the university, only to discover the Pharmacognostic Garden had not survived the war. After this burning disappointment, she began working in the Pharmaceutical Council of the Trade Division at the Ministry of Health. She didn't have to wait long to start pursuing her dreams and vocation again, the last legacy of her late father. After a brief interlude as a junior researcher at the Botanical Garden of Kaunas between 1949 and 1950, she returned to Vilnius to continue her research work at the Institute of Biology of the Academy of Sciences, where she defended her first doctoral thesis in 1952. After another brief interlude lasting two years (between 1955 and 1957) in Kazakhstan, she returned to Lithuania where she found employment with the Council of Pharmacy, where she later directed a department specific devoted to herbalist remedies. In 1971 she defended a new doctoral thesis at Vilnius University. For the rest of her life she continued to devote herself to the study of medicinal plants, folk medicine and local traditions, at a certain point also becoming interested in archeobotany. Her commitment and talent earned her several awards and honors of national prestige. Between 1971 and 1994 she wrote several books: Herbs, Forest Trees, Green Greens, The Kingdom of Snakes, and What a Witch Just Knows, or life without pills. Her death occurred suddenly and unexpectedly in 1996. She is buried in Tauragnai near her parents, in the place where everything began for her, and to which she owed everything. Her way of acting, and being, during her life inspired Lithuanians, young and otherwise - so much so that, in 1997, about a year after her death, the Eugenija Šimkūnaitė Charity and Support Foundation was founded. Its main objectives are, for example, the promotion of scientific readings and cultural events dedicated to Eugenija Šimkūnaitė, the support of students at the Faculty of Pharmacy and Science, and the dissemination of Lithuanian herbalism both inside and outside of Lithuania. Finally, from 1998 to the present day, the Tauragnai Middle School bears her name, almost as though she herself had become one of those legends she loved so much when she was still alive.

 

Traduzione spagnola
Aria Arianna Calabretta

 

Leyendo la biografía de Eugenija Šimkūnaitė, casi se podría afirmar que fue una auténtica predestinada. Nació el 11 marzo de 1920 en Novorossijsk (Rusia) en el seno de una familia especialmente culta –el padre era farmacéutico y la madre era enfermera– que siempre la apoyó en sus ambiciones de estudio. Unos años más tarde, en 1922, sus padres decidieron volver a Lituania junto a otros refugiados y establecerse definitivamente en Tauragnai (distrito de Utena), donde el padre abrió una farmacia y compró unas hectáreas de tierra. Por tanto, la ayuda en el negocio familiar permitió que Eugenija ya en tierna edad se acercara al mundo de las hierbas medicinales. Además, justo la localidad de Tauragnai representó para ella un bagaje cultural y medioambiental muy importante, que inevitablemente influyó en su estilo de vida, sus investigaciones y su carrera académica. Para hacerse una idea del patrimonio cultural del sitio, es suficiente pensar que al parecer el mismo nombre del lago Tauragnas, sobre el que se refleja el pueblo de Tauragnai, deriva de una historia folclórica que involucra al legendario duque Rigimandas y a unos toros que vivían en los bosques alrededor del lago. La leyenda cuenta que una noche, a orillas del lago, al duque le aparecieron dos toros, que le revelaron el mejor lugar donde construir su castillo: la colina donde se encuentra la actual Taurapilis. En señal de reconocimiento a aquellos toros, el lago fue llamado Tauragnas. En cambio, desde de un punto de vista ambiental, el lago pertenece al Parque Nacional de Aukštaitija, el más antiguo de Lituania. Recubierto de lagos (muchos de los cuales están conectados por pequeños arroyos) y situado en una altitud de bajo nivel montañoso, el parque es una zona de vegetación exuberante . Efectivamente, la gran mayoría de su superficie está cubierta por bosques, en cuyo interior se encuentran incluso ejemplares ultracentenarios. Sin embargo, más allá de este aspecto, el Parque Nacional del Aukštaitija también está caracterizado por su enorme a la vez que frágil biodiversidad tanto de flora como de fauna, con varias especies animales y vegetales recogidas en el libro rojo de Lituania. Para quienes se ocupan de la conservación de la biodiversidad, crear un libro rojo es uno de los objetivos más importantes, porque permite definir las prioridades, individuar los factores de riesgo y encontrar la fórmula para salvar las poblaciones de animales y vegetales mediante la recopilación, la clasificación y el análisis de datos e informaciones recientes y, sobre todo, fiables.

 

Regresando a Eugenija Šimkūnaitė, en Tauragnai pasó los años de su juventud entre una educación formal y una “informal”, dada por sus ancianas tías y otros ancianos del lugar, quienes no solo la formaron en el reconocimiento de las hierbas y su preparación, sino que también le transmitieron una gran cantidad de canciones, leyendas y tradiciones. Gracias a toda esta herencia natural y folclórica que recibió de pequeña, no sorprende, por tanto, que la mayor pasión de Eugenija fueran las hierbas, sobre todo aquellas relacionadas con la cultura y el folclore locales. De hecho, estaba convencida de que todas aquellas canciones, cuentos y prácticas medicinales representaban la sabiduría de los ancestros y, como tal, no tenía que desaprovecharse. Sin embargo, todo su interés y afán de conocimiento nunca fue un fin en sí mismo. Al revés, a lo largo de su vida Eugenija Šimkūnaitė estuvo bien dispuesta a compartir lo que aprendió con el público lituano (especialmente con la juventud), participando a decenas de conferencias atestadas y apareciendo en numerosas entrevistas radiofónicas y televisivas; sin contar la vastísima producción de artículos. Incluso se dice que ayudaba con gusto a la gente llamaba a su puerta para pedir consejos, recetas o remedios sin pretender dinero a cambio. Por tanto, no es de extrañar que fuera (y siga siendo) tan querida y respetada por el pueblo lituano. Siguiendo su vocación, después de obtener el diploma primero en la escuela primaria de Tauragnai y luego en el Utena Gymnasium, en 1937 Eugenija se dio matriculó y empezó a estudiar farmacia en la Universidad Vytautas Magnus de la ciudad de Kaumas. En esa época la Universidad Vytautas Magnus era considerada la cumbre de la educación lituana y llevaba el nombre del Gran Duque Vytautas Magnuns, histórico gobernador del Gran Ducado de Lituania y héroe nacional (la Universidad fue llamada así en su honor en ocasión del 500 aniversario de su muerte). En este sentido, al recorrer la carrera académica de Eugenija Šimkūnaitė, es útil recordar que, lamentablemente, el gobierno soviético cerró esta universidad en 1950, si bien algunas de sus facultades fueron reutilizadas como “cimientos” para otras escuelas de enseñanza superior. A pesar de ello, el ánimo y la tradición académica de la Universidad Vytautas Magnus pudieron sobrevivir increíblemente hasta el 1989, año en que fue restablecida. Eugenija se graduó en 1943 mientras trabajaba ayudando a diferentes personajes ilustres en el Jardín Farmacognóstico de la Universidad de Vilnius. Entretanto, la Segunda Guerra Mundial le quitó la farmacia familiar (quemada) y su querido padre (asesinado). Su madre sobrevivió, aun en pésimas condiciones de salud; eso, junto a la consecuente situación de pobreza incumbente, la obligó a dejar la academia y a empezar a trabajar como jefa de la farmacia del Primer Hospital Soviético de Vilnius.

 

 

Sin embargo, la pasión por el estudio y la investigación era enorme, así que decidió regresar a la universidad solo para darse cuenta de que la guerra también se había llevado el Jardín Farmacognóstico . Tras esta ardiente decepción, empezó a trabajar en el Consejo farmacéutico de la División de Comercio del Ministerio de la Sanidad. No tuvo que esperar mucho para volver a perseguir sus sueños y su vocación, último patrimonio del padre fallecido. Después de un breve paréntesis como investigadora junior en el Jardín botánico de Kaunas entre 1949 y 1950, volvió a Vilnius para seguir con su trabajo de investigación en el Instituto de Biología de la Academia de las Ciencias, donde defendió en 1952 su primera Tesis de doctorado. Tras otro breve periodo de dos años (entre 1955 y 1957 en Kazajstán), regresó a Lituania encontrando empleo en el Consejo de Farmacia, y donde sucesivamente dirigió un departamento específico de herboristería. En 1971 presentó una nueva Tesis doctoral en la Universidad de Vilnius. El resto de su vida siguió dedicándose al estudio de las plantas medicinales, a la medicina popular y a las tradiciones locales, y en dado momento también se interesó por la arqueobotánica. Su compromiso y talento le valieron varios reconocimientos y honores nacionales de prestigio. Antes de su muerte, ocurrida improvisamente en 1996, entre 1971 y 1994 escribió numerosos libros: Herbs; Forest trees, green greens; The kingdom of snakes y What a witch just knows, or life without pills. Actualmente está enterrada en Tauragnai al lado de sus padres, en esa localidad donde todo empezó y a la que se lo debe todo. Su modo de ser y de actuar a lo largo de su vida inspiró a lituanos y lituanas, jóvenes y mayores; a tal punto que, en torno a un año después de su fallecimiento, en 1997, se fundó la Fundación Benéfica y de Apoyo Eugenija Šimkūnaitė, entre cuyos objetivos principales se encuentran, por ejemplo: la promoción de las lecturas científicas y de los eventos culturales dedicados a Eugenija Šimkūnaitė; el apoyo a los estudiantes de la Facultad de Farmacia y Ciencias; la divulgación de la herboristería lituana tanto dentro como fuera del Estado lituano. Y, por último, desde 1998 hasta hoy la Escuela secundaria de Tauragnai lleva su nombre, casi como si ella misma se hubiera convertido en una de esas leyendas que tanto le gustaban cuando estaba viva.