Donna Strickland
Alessia Carofiglio
Juliette Bonvallet
Donna Theo Strickland, scienziata canadese, 62 anni, riceve il premio Nobel per la Fisica nel 2018 per aver inventato, con il professor Mourou, l’amplificazione a impulsi chirp per laser. È la terza donna ad aver ricevuto il massimo riconoscimento per la Fisica.
È nata il 27 maggio 1959 a Guelph in Canada. Conosciuta come una donna piena di energia, ha dichiarato di essere stata in dubbio, in passato, se dedicarsi all'ingegneria o alla fisica. Consegue un master in fisica ingegneristica presso la McMaster University nel 1981 e completa un dottorato di ricerca in ottica presso l'Università di Rochester nel 1989, per cui elabora una tesi sullo Sviluppo di un laser ultra luminoso e un'applicazione alla ionizzazione multifotone. Relatore sarà il fisico francese Gérard Mourou. Durante gli anni alla Mc Master University nell’Ontario è attratta da un corso sui laser, ma in particolar modo dal fatto che «fossero molto divertenti». Approfondisce l’argomento fino al dottorato. Le fu affidato di sviluppare l’idea del collega Gerard Mourou: espandere l’impulso di luce laser, amplificarlo e infine comprimerlo. Un processo che permette di produrre un impulso di potenza più elevata. Dopo i primi insuccessi, raggiunge l’obiettivo: tramite l’utilizzo di un cavo in fibra ottica lungo 1.4 chilometri riesce a espandere gli impulsi laser. Dal 1988 al 1991, Donna Theo Strickland è stata assistente di ricerca presso il National Research Council Canada, dove ha lavorato con Paul Corkum nella sezione Ultrafast Phenomena, che all’epoca deteneva il primato di aver prodotto il laser a impulso corto più potente. Successivamente ha fatto parte del dipartimento laser del Lawrence Livermore National Laboratory, dal 1991 al 1992, e poi è diventata tecnica di laboratorio presso l'Advanced Technology Center for Photonics and materials opto electronic dell'Università di Princeton.
Attualmente è professoressa di Fisica Ottica presso il Department of Physics and Astronomy dell’University of Waterloo in Canada, dove continua a studiare le tecniche laser ultraveloci, corte e ad alta intensità. Era una professoressa associata quando le è stato assegnato il Premio. Nell’Ottobre 2018 ha detto alla BBC di aver presentato domanda ed essere stata promossa come professoressa ordinaria presso l’Università di Waterloo. È membro del The Optical Society, dove ha ricoperto la carica di vicepresidente dal 2011 al 2013, anno in cui è diventata presidente. È membro pure della National Academy of Sciences degli Stati Uniti d’America. Nel 2021 viene nominata membro ordinario della Pontificia Accademia delle Scienze da Papa Francesco.
Donna Theo Strickland è sposata con Douglas Dykaar, che ha conseguito un dottorato in ingegneria elettrica presso l’Università di Rochester. Hanno due figli: Hannan, laureata in astrofisica presso l’Università di Toronto e Adam, studente di commedia presso l’Humber College. È un membro attivo della Chiesa unita del Canada. Inoltre, nel 2019 è stata nominata Companion of the Order of Canada, una delle più prestigiose onorificenze civili del Canada. Nel 2018, riceve il Premio Nobel per la Fisica per «il suo metodo per generare gli impulsi laser più brevi e intensi creati dall'umanità», come recitava la motivazione del premio, insieme a Gérard Mourou a Arthur Ashkin. Il lavoro sulla tecnica di amplificazione alla deriva di frequenza inizia come parte del suo dottorato. Processo attraverso cui un impulso di radiazione elettromagnetica viene amplificato in tre fasi: nella prima fase la durata dell’impulso viene dilatata utilizzando un sistema ottico dispersivo (reticoli e fibre ottiche) in cui le diverse componenti cromatiche che compongono l’impulso percorrono cammini ottici di diversa lunghezza. Questo processo separa i diversi colori all’interno dell’impulso, risultando chirped, ossia con una frequenza che varia tra il fronte e la coda. Nella seconda fase l’energia dell’impulso viene amplificata in un opportuno mezzo materiale. Per esempio, nel caso di impulsi laser in un cristallo cui viene congruamente somministrata energia dall’esterno. Nella terza fase, l’impulso così amplificato ripercorre al contrario il percorso compiuto nella prima fase. Ciò porta a una riduzione dell’impulso amplificato e, di nuovo a parità di energia, a un corrispondente aumento dell’intensità dei campi. Cioè, il processo di decompressione e di compressione permette di variare la potenza a energia costante. La tecnica nell’ultimo decennio ha trovato applicazioni nel campo dei laser di potenza, permettendo di amplificare impulsi ultrabrevi, fino a durate dell’ordine delle decine di femtosecondi (10−15 s) e con lunghezze d’onda dell’ordine dei micrometri, fino a potenze dell’ordine dei petawatt (1015 W). L'impulso viene quindi ricompresso per raggiungere intensità che l'amplificazione convenzionale non consentirebbe.
I risultati delle ricerche di Strickland hanno permesso di studiare in modo innovativo e preciso oggetti di dimensioni minuscole. Le applicazioni riguardano numerosi campi, dall’industria alla biomedicina. Nel campo medico, questa tecnica contribuisce a nuovi progressi nella chirurgia refrattiva dell'occhio e nel trattamento della cataratta e della miopia. L’amplificazione a impulsi chirp per laser, impulsi ottici ultracorti e ad alta intensità con i laser che vengono utilizzati in interventi di chirurgia oculistica correttiva eseguiti ogni anno in tutto il mondo.
Strickland ha condiviso il Nobel con i colleghi Ashkin e Mourou per aver dato origine a una rivoluzione della fisica del laser. Ai tre ricercatori è stato consegnato un premio di nove milioni di corone (più di un milione di dollari circa) di cui la metà viene consegnata a Ashkin. Arthur Ashkin ha il merito di aver perfezionato le “pinzette ottiche’’, trappole per la luce che consentono di manipolare oggetti di dimensioni minuscole, avvalendosi solo della luce come unico strumento, come atomi, molecole e cellule biologiche. A Donna Theo Strickland e Gèrard Mourou è stata riconosciuta l’invenzione del metodo «per generare gli impulsi laser più brevi e intensi creati dall'umanità». Hanno reso il laser più eclettico, con la produzione di impulsi ultra-brevi.
In tutta la storia dei Nobel, Donna Theo Strickland è la terza ad aver ricevuto la prestigiosa onorificenza in Fisica dopo Marie Skłodowska Curie, nel 1903, per le ricerche sulla radioattività e dopo la scienziata americana Maria Goeppert Mayer, 1963, premiata per le sue scoperte sul nucleo degli atomi. Dopo la dichiarazione, commenta: «Dobbiamo ovviamente celebrare le donne fisiche, perché sono là fuori. Speriamo che nel tempo inizieranno a crescere a un ritmo più veloce». La sua stessa carriera costituisce un esempio per altre donne impegnate nel campo della fisica e ha lavorato per portare sempre più scienziate nel suo dipartimento a Warerloo. Si tratta di un riconoscimento significativo se pensiamo al fatto che si creda che le donne siano meno inclini alla scienza rispetto agli uomini. Donna Theo Strickland, insieme a due uomini, ha dimostrato l’esatto contrario, dicendo al Guardian: «Non mi vedo come una donna nella scienza. Mi vedo come una scienziata!»
Traduzione francese
Guenoah Mroue
Donna Theo Strickland, scientifique canadienne de 62 ans, elle reçoit le prix Nobel de physique en 2018 pour avoir inventé, avec le professeur Mourou, l’amplification par impulsions chirp pour laser. Elle est la troisième femme à avoir reçu la plus grande reconnaissance pour la Physique.
Elle est née le 27 mai 1959 à Guelph au Canada. Connue comme une femme pleine d’énergie, elle a déclaré qu’elle avait des doutes dans le passé sur le fait de se consacrer à l’ingénierie ou à la physique. Elle obtient une maîtrise en physique de l’ingénierie à l’Université McMaster en 1981 et termine un doctorat en optique à l’Université de Rochester en 1989, C’est pourquoi elle rédige une thèse sur le Développement d’un laser ultra lumineux et une application à l’ionisation multiphoton. Le physicien français Gérard Mourou sera le rapporteur. Pendant ses années à la Mc Master University en Ontario, elle est attirée par un cours sur les lasers, mais surtout par le fait qu’ils « étaient très amusants ». Elle approfondit le sujet jusqu’au doctorat. Il lui a été confié de développer l’idée de son collègue Gerard Mourou : étendre l’impulsion de lumière laser, l’amplifier et enfin la compresser. Un processus qui permet de produire une impulsion de puissance plus élevée. Après les premiers échecs, elle atteint l’objectif : grâce à l’utilisation d’un câble à fibre optique de 1,4 kilomètre de long, elle parvient à étendre les impulsions laser. De 1988 à 1991, Donna Theo Strickland a été assistante de recherche au National Research Council Canada, où elle a travaillé avec Paul Corkum dans la section Ultrafast Phenomena, qui à l’époque détenait le record d’avoir produit le laser à impulsion courte le plus puissant. Par la suite, elle a fait partie du département laser du Lawrence Livermore National Laboratory de 1991 à 1992, puis elle est devenue technique de laboratoire au Advanced Technology Center for Photonics and Materials opto electronic de l’Université de Princeton.
Elle est actuellement professeur de Physique Optique au Département de Physique et d’Astronomy de l’Université de Waterloo au Canada, où elle continue d’étudier les techniques laser ultra-rapides, courtes et de haute intensité. Elle était professeur associée lors de la remise du prix. En octobre 2018, elle a déclaré à la BBC qu’elle avait postulé et qu’elle avait été promue professeur ordinaire à l’Université de Waterloo. Elle est membre de la Optical Society, où elle a été vice-présidente de 2011 à 2013, année où elle est devenue présidente. Elle est également membre de l’Académie nationale des sciences des États-Unis. En 2021, elle est nommée membre ordinaire de l’Académie pontificale des sciences par le Pape François.
Donna Theo Strickland est mariée à Douglas Dykaar, qui est titulaire d’un doctorat en génie électrique de l’Université de Rochester. Ils ont deux enfants : Hannan, diplômée en astrophysique de l’Université de Toronto et Adam, étudiante en comédie au Humber College. Elle est un membre actif de l’Église unie du Canada. En outre, en 2019, elle a été nommée Companion of the Order of Canada, l’une des plus prestigieuses distinctions civiles du Canada. En 2018, elle reçoit le Prix Nobel de Physique pour « sa méthode pour générer les impulsions laser les plus courtes et intenses créées par l’humanité », comme l’indiquait la motivation du prix, avec Gérard Mourou et Arthur Ashkin. Le travail sur la technique d’amplification à la dérive de fréquence commence dans le cadre de son doctorat. Processus par lequel une impulsion de rayonnement électromagnétique est amplifiée en trois étapes : dans la première étape, la durée de l’impulsion est dilatée à l’aide d’un système optique dispersif (réticules et fibres optiques)où les différentes composantes chromatiques qui composent l’impulsion parcourent des chemins optiques de longueur différente. Ce processus sépare les différentes couleurs à l’intérieur de l’impulsion, résultant chirped, c’est-à-dire avec une fréquence qui varie entre le front et la queue. Dans la deuxième phase, l’énergie de l’impulsion est amplifiée dans un milieu matériel approprié. Par exemple, dans le cas d’impulsions laser dans un cristal où l’énergie est convenablement fournie de l’extérieur. Dans la troisième phase, l’impulsion ainsi amplifiée retrace au contraire le parcours accompli dans la première phase. Cela conduit à une réduction de l’impulsion amplifiée et, à nouveau à parité d’énergie, à une augmentation correspondante de l’intensité des champs. C’est-à-dire que le processus de décompression et de compression permet de faire varier la puissance à énergie constante. La technique au cours de la dernière décennie a trouvé des applications dans le domaine des lasers de puissance, permettant d’amplifier des impulsions ultra-courtes, jusqu’à des durées de l’ordre de dizaines de femtosecondes (10 15 s) et avec des longueurs d’onde de l’ordre des micromètres, jusqu’à des puissances de l’ordre des pétawatts (1015 W). L’impulsion est alors réapparue pour atteindre des intensités que l’amplification conventionnelle ne permettrait pas.
Les résultats des recherches de Strickland ont permis d’étudier de manière innovante et précise des objets de dimensions minuscules. Les applications couvrent de nombreux domaines, de l’industrie à la biomédecine. Dans le domaine médical, cette technique contribue à de nouveaux progrès dans la chirurgie réfractive de l’œil et dans le traitement de la cataracte et de la myopie. L’amplification d’impulsions chirp pour les lasers, les impulsions optiques ultra-courtes et de haute intensité avec des lasers qui sont utilisés dans la chirurgie oculaire corrective effectuée chaque année dans le monde entier.
Strickland a partagé le prix Nobel avec ses collègues Ashkin et Mourou pour avoir déclenché une révolution de la physique laser. Les trois chercheurs ont reçu un prix de neuf millions de couronnes (plus d’un million de dollars environ), dont la moitié est remise à Ashkin. On a identifié à Donna Theo Strickland et Gèrard Mourou l’invention de la méthode « pour produire les impulsions laser les plus courtes et intenses créées par l’humanité ». Ils ont rendu le laser plus éclectique, avec la production d’impulsions ultra-courtes.
Dans toute l’histoire des Nobel, Donna Theo Strickland est la troisième à avoir reçu la prestigieuse distinction en physique après Marie Skłodowska Curie, en 1903, pour les recherches sur la radioactivité et après la scientifique américaine Maria Goeppert Mayer, 1963, récompensée pour ses découvertes sur le noyau des atomes. Après la déclaration, elle commente : «Nous devons évidemment célébrer les femmes physiques, parce qu’elles y sont. Nous espérons qu’au fil du temps elles commenceront à croître à un rythme plus rapide ». Sa propre carrière est un exemple pour d’autres femmes dans le domaine de la physique et elle a travaillé pour amener de plus en plus de scientifiques dans son département à Warerloo. Il s’agit d’une reconnaissance significative si l’on pense que les femmes sont moins sujettes à la science que les hommes. Donna Theo Strickland, à l’aide de deux hommes, a pu prouvé le contraire, en disant au Guardian : «Je ne me vois pas comme une femme dans la science. Je me vois comme une scientifique.»
Traduzione inglese
Syd Stapleton
Donna Theo Strickland, a 62-year-old Canadian scientist, received the 2018 Nobel Prize in Physics for inventing, with Professor Gérard Mourou, chirped pulse amplification for lasers. She is the third woman to receive the Nobel award for Physics.
She was born on May 27, 1959, in Guelph, Canada. Known as an energetic woman, she has said she was in doubt in the past whether to pursue engineering or physics. She earned a master's degree in engineering physics from McMaster University in 1981 and completed a PhD in optics at the University of Rochester in 1989, for which she developed a thesis titled Development of an Ultra-Bright Laser and an Application to Multiphoton Ionization. Her thesis supervisor was the French physicist Gérard Mourou. During her years at McMaster University in Ontario she was attracted to a course on lasers, especially by the fact that "they were a lot of fun." She delved deeper into the subject until she earned her doctorate. She was assigned to develop colleague Gerard Mourou's idea - to expand the laser light pulse, amplify it and finally compress it. A process that allows a higher power pulse to be produced. After initial setbacks, she achieved her goal. Through the use of a 1.4-kilometer-long fiber optic cable, she succeeded in expanding laser pulses. From 1988 to 1991, Donna Theo Strickland was a research assistant at the National Research Council Canada, where she worked with Paul Corkum in the Ultrafast Phenomena section, which at the time held the record for producing the most powerful short-pulse laser. She then was part of the laser department at Lawrence Livermore National Laboratory, from 1991 to 1992, and then joined the technical staff at the Advanced Technology Center for Photonics and Opto-electronic Materials at Princeton University.
She is currently a professor of Optical Physics in the Department of Physics and Astronomy at the University of Waterloo in Canada, where she continues to study ultrafast, short and high-intensity laser techniques. She was an associate professor when she was awarded the Nobel Prize. In October 2018, she told the BBC that she had applied for and been promoted to full professor at the University of Waterloo. She is a member of The Optical Society, where she served as vice president from 2011 to 2013, when she became president. She is also a member of the National Academy of Sciences of the United States of America. In 2021, she was appointed a member of the Pontifical Academy of Sciences by Pope Francis.
Donna Theo Strickland is married to Douglas Dykaar, who holds a doctorate in electrical engineering from the University of Rochester. They have two children, Hannah, an astrophysics major at the University of Toronto, and Adam, who is studying comedy at Humber College. She is an active member of the United Church of Canada. In addition, in 2019 she was named Companion of the Order of Canada, one of Canada's most prestigious civilian honors. In 2018, she received the Nobel Prize in Physics together with Gérard Mourou, for "her method for generating the shortest and most intense laser pulses created by mankind," as the motivation for the prize read. They made the laser more versatile by producing ultra-short pulses. Arthur Ashkin received the other half of the one million dollar prize for unrelated work on perfecting optical tweezers - light traps that make it possible to manipulate tiny objects such as atoms, molecules and biological cells using only light as the tool. Work on the frequency drift amplification technique began as part of her PhD. It is a process by which a pulse of electromagnetic radiation is amplified in three stages. In the first stage, the duration of the pulse is dilated using a dispersive optical system (gratings and optical fibers) in which the different color components that make up the pulse travel optical paths of different lengths. This process separates the different colors within the pulse, resulting in a “chirped” pulse, that is, with a frequency that varies between the front and the tail. In the second stage, the pulse energy is amplified in an appropriate material medium. For example, in the case of laser pulses in a crystal to which energy is congruently delivered from outside. In the third phase, the pulse thus amplified and retraces in reverse to the path taken in the first phase. This leads to a reduction in the amplified pulse and, again at the same energy, a corresponding increase in the intensity of the fields. That is, the process of decompression and compression allows the power to vary at constant energy. The technique in the last decade has found applications in the field of power lasers, allowing ultrashort pulses to be amplified, up to durations on the order of tens of femtoseconds (10-15 seconds) and with wavelengths on the order of micrometers, to powers on the order of petawatts (1015 watts). The pulse is then recompressed to reach intensities that conventional amplification would not allow.
Strickland's research results have made it possible to study tiny objects in innovative and precise ways. Applications cover numerous fields, from industry to biomedicine. In the medical field, this technique has contributed to new advances in refractive eye surgery and the treatment of cataracts and myopia. Pulse chirp amplification for lasers creates ultrashort, high-intensity optical pulses that are used in corrective eye surgeries performed worldwide each year.
In the entire history of Nobel Prizes, Donna Theo Strickland is only the third woman to receive the prestigious honor in Physics, after Marie Skłodowska Curie in 1903, for her research on radioactivity, and after American scientist Maria Goeppert Mayer in 1963, awarded the prize for her discoveries on the nucleus of atoms.
After the announcement of the prize, she commented, "We obviously need to celebrate women physicists, because they are out there. Hopefully over time their numbers will start to grow at a faster rate." Her own career sets an example for other women involved in physics, and she has worked to bring more and more female scientists into her department at Waterloo. This is a significant recognition when we think about the belief that women are less capable at science than men. Donna Theo Strickland, along with two men, proved the exact opposite, telling the Guardian, "I don't see myself as a woman in science. I see myself as a scientist!"
Traduzione spagnola
Vanessa Dumassi
Donna Theo Strickland, científica canadiense de 62 años, recibió el Premio Nobel de Física en 2018 por inventar, junto con el profesor Mourou, la amplificación de impulsos chirp para láseres. Es la tercera mujer que recibe el máximo galardón de Física.
Nació el 27 de Mayo de 1959 en Gueph, Canadá. Conocida como una mujer enérgica, dijo que en el pasado había dudado si estudiar ingeniería o física. Consiguió un máster en ingeniería física en la Universidad McMaster en 1981 y se doctoró en óptica en la Universidad de Rochester en 1989 con una tesis sobre El desarrollo de un láser ultrabrillante y su aplicación a la ionización multifotónica, cuyo director fue el físico francés Gérard Mourou. Durante los años en la Universidad Mc Master de Ontario la atrajo un curso sobre láser, pero sobre todo la atrajo el hecho de que «fuesen muy divertidos». Profundizó en el tema hasta su doctorado. Recibió el encargo de desarrollar la idea de su colega Gérard Mourou: expandir el pulso de luz láser, amplificarlo y, por último, comprimirlo. Un proceso que permite producir un pulso de mayor potencia. Tras los fracasos iniciales, logró su objetivo utilizando un cable de fibra óptica de 1,4 kilómetros de longitud con el que pudo ampliar los pulsos láser. De 1988 a 1991, Donna Theo Strickland fue ayudante de investigación en el Consejo Nacional de Investigación de Canadá, donde trabajó con Paul Corkum en la sección de Fenómenos Ultrarrápidos, que en aquel momento ostentaba el récord de producción del láser de pulso corto más potente. Más tarde se incorporó al departamento de láseres del Laboratorio Nacional Lawrence Livermore, de 1991 a 1992, y después pasó a ser técnica de laboratorio en el Centro de Tecnología Avanzada de Fotónica y materiales optoelectrónicos de la Universidad de Princeton.
Actualmente es catedrática de Física Óptica en el Departamento de Física y Astronomía de la Universidad de Waterloo (Canadá), donde sigue estudiando técnicas láser ultrarrápidas, cortas y de alta intensidad. Era profesora titular cuando recibió el Premio. En octubre de 2018 declaró a la BBC que había presentado su candidatura y había sido nombrada profesora titular de la Universidad de Waterloo. Es componente de The Optical Society, donde ocupó el cargo de Vicepresidenta de 2011 a 2013, cuando pasó a ser Presidenta. También es componente de la Academia Nacional de Ciencias de los Estados Unidos de América. En 2021 fue nombrada socia ordinaria de la Academia Pontificia de las Ciencias por el Papa Francisco.
Donna Theo Strickland está casada con Douglas Dykaar que se doctoró en ingeniería eléctrica en la Universidad de Rochester. Tienen dos hijos: Hannan, licenciado en astrofísica por la Universidad de Toronto, y Adam, estudiante de comedia en el Humber College. Es una componente activa de la Iglesia Unida de Canadá. Además, en 2019 fue nombrada Compañera de la Orden de Canadá, uno de los honores civiles más prestigiosos de Canadá. En 2018 recibió el Nobel de Física junto a Gérard Mourou y Arthur Ashkin por «su método de generación de los pulsos láser más cortos e intensos creados por la humanidad», así como rezaba la motivación del premio. Los trabajos sobre la técnica de amplificación a la deriva de frecuencia comenzaron como parte de su doctorado. Proceso por el que un impulso de radiación electromagnética se amplifica en tres etapas: en la primera fase la duración del pulso se dilata utilizando un sistema óptico dispersivo (rejillas y fibras ópticas) en el que los distintos componentes de color que forman el pulso recorren trayectos ópticos de longitudes diferentes. Este proceso separa los distintos colores dentro del pulso, resultando chirped, es decir, con una frecuencia que varía entre la parte frontal y la cola. En la segunda fase la energía del pulso se amplifica en un medio material adecuado. Por ejemplo, en el caso de pulsos láser en un cristal al que se suministra energía de forma congruente desde el exterior. Esto conlleva una reducción del pulso amplificado y, de nuevo con la misma energía, a un aumento correspondiente de la intensidad de campo. Todo esto significa que el proceso de descompresión y compresión permite variar la potencia a energía constante. En la última década la técnica ha encontrado aplicaciones en el campo de los láseres de potencia, permitiendo amplificar pulsos ultracortos, hasta duraciones del orden de decenas de femtosegundos (10-15 s) y con longitudes de onda del orden de micrómetros, hasta potencias del orden de petawatt (1015 W). El pulso se vuelve a comprimir para alcanzar intensidades que la amplificación convencional no permitiría.
Los resultados de las investigaciones de Strickland han permitido estudiar objetos diminutos de forma innovadora y precisa. Las aplicaciones abarcan numerosos campos, desde la industria a la biomedicina. En el ámbito médico esta técnica contribuye a nuevos avances en la cirugía refractiva ocular y el tratamiento de las cataratas y la miopía. La amplificación de pulsos chirp para láseres, pulsos ópticos ultracortos y de alta intensidad con láseres que se utilizan en cirugías correctivas oculares realizadas cada año en todo el mundo.
Strickland compartió el Premio Nobel con sus colegas Ashkin y Mourou por originar una revolución en la física del láser. Los tres investigadores recibieron un premio de nueve millones de coronas (más de un millón de dólares aproximadamente), la mitad del cual se entregó a Ashkin. A este último se le atribuye el perfeccionamiento de las “pinzas ópticas”, trampas de luz que permiten manipular objetos de tamaño diminuto utilizando sólo la luz como herramienta, como átomos, moléculas y células biológicas. A Donna Theo Strickland y a Gérard Mourou se les atribuye la invención del método “para generar los pulsos láser más cortos e intensos creados por la humanidad”. Han creado el láser más ecléctico que nunca al producir pulsos ultracortos. En toda la historia de los Premios Nobel, Donna Theo Strickland es la tercera en recibir el prestigioso honor en Física después de Marie Skłodowska Curi en 1903, por sus investigaciones sobre la radiactividad, y después de la científica estadounidense Maria Goeppert Mayer en 1963, galardonada por sus descubrimientos sobre el núcleo de los átomos.
Tras su declaración, comentó: «Obviamente tenemos que celebrar a las mujeres físicas, porque están ahí fuera. Esperemos que, con el tiempo, empiecen a crecer a un ritmo más rápido». Su propia carrera sirvió de ejemplo para otras mujeres en el campo de la física y trabajó para que cada vez hubiera más científicas en su departamento de Waterloo. Se trata de un reconocimiento significativo si pensamos es opinión común que las mujeres son menos propensas a la ciencia que los hombres. Donna Theo Strickland, junto con dos hombres, demostró exactamente lo contrario, declarando a The Guardian: «No me veo como una mujer en la ciencia. Me veo como una científica».