Ha inizio oggi questo gioco che ci porterà a conoscere molte donne finora a noi poco note. Tuttavia magari le conoscete. Seguiteci e giorno dopo giorno le scoprirete. Con la collaborazione diEster Rizzo
04/09/2015
Seguite i suggerimenti giornalieri:
1. A lei sono intitolate una via di Caserta, una di Merate (LC), una di Missaglia (LC), una di Piazza-Ghisalba (LC), una di Bologna, una di Rimini, una di Mira (VE), una di Castelnuovo del Garda, una di Milano.
2. Fu la primogenita di ventuno figli. Si laureò in Filosofia Naturale nel 1751 e fu lettrice onoraria di Matematica all’Università di Bologna, anche se non ricoprì mai effettivamente questo suo ruolo. Il titolo di lettrice onoraria le era stato conferito da Papa Benedetto XIV nel 1750.
3. Fu anche una benefattrice e aprì un piccolo ospedale che accoglieva donne malate. Per far fronte alle spese di gestione dell’ospedale vendette tutti i suoi averi. In molti dei suoi saggi viene evidenziata la sua convinzione che anche le donne devono essere istruite.
4. La prima donna a pubblicare un manuale di matematica.
La donna in fotografia è Gaetana Agnesi (Milano, 16.05.1718 – 09.01.1799)
14/09/2015
Seguite i suggerimenti giornalieri:
1. Nessuna strada è a lei intitolata e la ricorda solo una targa commemorativa nella casa in cui visse a Roma insieme al marito
2. Possiamo definirla un’intellettuale eclettica: la sua produzione letteraria comprende racconti, romanzi, poesie, libretti d’opera, articoli per riviste e giornali. Condusse anche programmi radiofonici. Non fu una brava studentessa, infatti al secondo anno di liceo venne rimandata in fisica ed in matematica. Decise così di interrompere gli studi, ma non la sua preparazione culturale autonoma e la sua opera di scrittrice. Intensi furono i rapporti con quasi tutte le scrittrici italiane del suo tempo: Sibilla Aleramo, Alba De Cespedes, Ada Negri, Anna Maria Ortese, Luce d’Eramo, Maria Bellonci, Anna Banti, Natalia Ginzburg e Gianna Manzini.
4. La prima donna ad ottenere un riconoscimento al Premio Viareggio classificandosi al secondo posto.
La donna in fotografia è Paola Masino (Pisa, 20 maggio 1908 – Roma, 27 luglio 1989)
21/09/2015
Seguite i suggerimenti giornalieri:
1. A Gerusalemme una via è a lei intitolata nel quartiere di Beit Hanina.
2. Nacque da una famiglia di contadini in un villaggio a nord-est de Il Cairo.Dovette aspettare di compiere 23 anni prima di rivelare la sua vera identità, infatti la mentalità repressiva di un certo mondo islamico la costringeva a travestirsi da maschio quando si esibiva in pubblico.
3. Si trasferì a Il Cairo per studiare ed esibirsi nei teatri della città egiziana.
4. La prima cantante egiziana la cui voce venne diffusa via radio
La donna in fotografia è Umm Kulthum (al-Sanballāwayn, 1898, secondo altre fonti 1904 – Il Cairo, 03.02.1975)
27/09/2015
Seguite i suggerimenti giornalieri:
1. A lei è dedicato un edificio del Dipartimento del Lavoro degli Stati Uniti a Washington
2. Grazie a lei furono introdotte la legge sul salario minimo, l’indennità di disoccupazione, l’erogazione di benefit alle fasce più povere della società.
3. Sensibilissima al tema degli incidenti sul lavoro elaborò e fece approvare una lunga serie di leggi per prevenirli e si deve alla sua instancabile attività la legge che vietava il lavoro infantile e quella che stabiliva che la settimana lavorativa standard non poteva superare le quaranta ore. Queste leggi in seguito ispireranno la legislazione del lavoro in tutti i Paesi del mondo, ma lei è stata per lungo tempo ignorata dai libri di storia americana, anche perché la stampa dell’epoca non le diede il giusto risalto. Diceva che era necessario sviluppare e sottostare al principio etico secondo il quale era ingiusto che un uomo o una donna operosa potessero vivere e morire nella miseria. Agì sempre disinteressatamente senza percepire guadagni esosi o riconoscimenti prestigiosi, tanto è vero che trascorse gli ultimi anni della sua vita insegnando in diverse università (University of Illinois, University of Salzbourg, University of Wisconsin e Cornell University) e fino a settantatré anni continuò a lavorare per garantire una adeguata assistenza sanitaria al marito gravemente malato.
4. Prima donna al mondo a ricoprire la carica di Segretaria del Lavoro negli Usa.
La donna in fotografia è Frances Perkins (Boston, 10.04.1880 – New York, 14.05.1965)
05/10/2015
Seguite i suggerimenti giornalieri:
1. Una piazza è a lei intitolata a Leida, in Olanda , ed un edificio la ricorda ad Amsterdam. Un piccolo “indicatore” sul Nilo, tra gli altri esploratori, porta il suo nome ed una targa la ricorda a Tangeri, in Marocco.
3. Denunciò le condizioni disumane in cui versavano gli schiavi ed ottenne di edificare un “ritrovo” per schiavi liberati, proprio vicino alla sua abitazione. Durante le sue spedizioni fu anche una ricercatrice, infatti scoprì varie piante introducendo ventiquattro nuove specie di cui diciannove della famiglia della menta. Purtroppo la sua collezione di reperti etnografici, che era conservata a Liverpool, fu distrutta dai bombardamenti della Seconda guerra mondiale. Fu una donna temeraria e coraggiosa che sfidò la mentalità vittoriana del tempo che assegnava alle donne solo il ruolo di angeli del focolare.
4. La prima donna europea a tentare di attraversare il deserto del Sahara.
12/10/2015
Seguite i suggerimenti giornalieri:
1. A lei non è intitolata alcuna via, neanche nella sua città natale. Solo un’aula del Conservatorio di San Pietro a Majella di Napoli porta il suo nome. E’ stata una eccellente pianista, direttrice di coro e compositrice italiana: una persona importantissima della Napoli musicale del 900.
2. La sua dimora napoletana era sempre aperta ai musicisti, soprattutto quelli più giovani. Insieme al marito era pronta ad accoglierli nella loro abitazione. Nel 1918 fu cofondatrice con Maria De Sanna ed il poeta Salvatore di Giacomo dell’ “Associazione Musicale Alessandro Scarlatti”, sostenuta anche da molti intellettuali dell’epoca tra i quali Matilde Serao.
3. Nel ricordo dei suoi allievi fu una maestra rigorosa ed esigente. Possedeva un fiuto speciale per riconoscere i giovani talenti con “le carte in regola” per diventare ottimi musicisti.
4. Era integerrima: si narra che bocciò un candidato che era stato raccomandato da Mussolini in persona. La prima donna in Italia a conseguire il Diploma di Composizione.
La donna in fotografia è Emilia Gubitosi (Napoli, 03.03.1887 – 17.01.1972)
19/10/2015
Seguite i suggerimenti giornalieri:
1. Americana, nata nel 1974, ha vinto il premio Adventure del National Geographic.
2. E’ stata la prima donna, nel 2009, ad attraversare in mountain-bike la Valle del Panjshir. Ha percorso 225 km su un mezzo che in Afghanistan è di fatto precluso alle donne. E’ stata più che una impresa sportiva, un gesto simbolico, una battaglia per promuovere il riconoscimento ed il rispetto dei diritti delle donne.
3. Collaterale alla sua impresa ha anche fatto allestire una mostra fotografica, “Strade dell’Afghanistan” coinvolgendo i fotografi locali. I grandi pannelli fotografici realizzati sono stati esposti per le strade del Paese per sollecitare dibattiti, usando così l’arte come forma di attivismo. In questo modo sport e arte sono stati messi a servizio della cultura della parità.
4. Ha l’obiettivo di creare la prima squadra ciclistica femminile a Kabul, con la finalità di partecipare ai Giochi Olimpici del 2020 in Giappone.
La donna in fotografia è Shannon Galpin (1974)
26/10/2015
Seguite i suggerimenti giornalieri:
1. A lei è intitolata una casa di investimento.
2. Dopo aver lavorato per diverse società di intermediazione finanziaria denunciò che i colleghi maschi guadagnavano di più, a parità di mansioni svolte, e le fu consigliato che per ottenere un salario paritario avrebbe dovuto “comprarsi” un posto al New York Stock Exchange.
3. Negli anni Settanta lottò contro le “abitudini sessiste” dell’ambiente finanziario di Manhattan. Una volta, addirittura, non le fu permesso di usare l’ascensore proprio perché donna.
4. Per tutta la vita condannò pubblicamente le politiche discriminatorie degli ambienti di lavoro legati alla finanza. Ha ricevuto diciassette lauree ad honorem. E’ stata definita una pioniera della finanza a stelle e strisce. E' stata la prima donna a Wall Street ad acquistare nel 1967 un desk al New York Stock Exchange e la prima donna a guidare una società di investimento.
La donna in fotografia di Muriel Siebert (Cleveland, 12.09.1928 – New York, 24.08.2013)
02/11/2015
Seguite i suggerimenti giornalieri:
1. Matematica inglese, il suo interesse per questa materia si manifestò sin dalla prima giovinezza.
2. Aveva anche previsto la capacità dei computer di andare al di là del mero calcolo numerico. Un linguaggio di programmazione porta il suo nome.
3. Suo padre era un noto poeta inglese. In un suo articolo pubblicato nel 1843 descrisse la macchina analitica come uno strumento programmabile che sarebbe stato cruciale per il futuro della scienza.
4. La donna che per prima elaborò la macchina analitica, ossia il primo computer della storia.
La donna nella fotografia è Ada Lovelace (Londra, 10.12.1815 – 27.11.1852)
09/11/2015
Seguite i suggerimenti giornalieri:
1. E’ nata a Milano nel 1947, ha compiuto spedizioni in zone ancora inesplorate della terra ed in luoghi selvaggi, realizzando diversi documentari naturalistici per la televisione italiana.
2. Viaggia avventurosamente non per un senso di sfida né verso se stessa né verso la natura. Lei vuole entrare in sintonia con il deserto, lo ama profondamente.
3. Ha scritto un libro in cui descrive il senso di pace e di appagamento che prova nel corso delle sue traversate solitarie, nonostante le fatiche e le sofferenze. Ha compiuto la sua esplorazione più lunga in Cina, restando in solitudine per 24 giorni nel deserto del Taklimakan.
16/11/2015
Seguite i suggerimenti giornalieri:
1. Nasce in Kurdistan nel 1961 e cresce in un ambiente maschilista e fortemente influenzato dalle tradizioni islamiche. Sin da piccola si oppose fermamente a tutte le regole e le pratiche che sottomettevano le donne.
2. A soli quattordici anni la obbligarono a portare il velo e fu costretta ad un matrimonio forzato. Nonostante ciò riuscì comunque a diplomarsi.
3. Ha collaborato con le organizzazioni per i diritti umani e con un quotidiano curdo. E’ stata ripetutamente arrestata e torturata. Nel 1991 fu eletta Deputata della Grande Assemblea Turca
4. Ha ricevuto diversi premi internazionali e cittadinanze onorarie in tutta Europa. E’ la prima donna curda a ricevere il premio Sakharov.
La donna in fotografia è Leyla Zana (3 maggio 1961, Dyarbakir)
23/11/2015
Seguite i suggerimenti giornalieri:
1. Dopo aver discusso la tesi di laurea sulla condizione femminile nella società, superato brillantemente l’esame di abilitazione e svolto il prescritto periodo di praticantato nello studio di un collega, ebbe l’ardire di chiedere l’iscrizione all’Albo professionale della sua città.
2. L’iscrizione le fu negata ma, nonostante ciò, lei continuò a seguire la sua vocazione di difesa dei diritti non solo delle donne ma anche degli emarginati, dei minori e dei carcerati.
3. Solo anni più tardi ottenne l’iscrizione all’Ordine grazie ad una legge che consentì alle donne di accedere a tutte le carriere professionali, esclusa la Magistratura.
4. La prima avvocata italiana
La donna nella fotografia è Lidia Poet (Traverse di Perrero, TO, 26.08.1885 — Diano Marina, IM, 25.02.1949)
30/11/2015
Seguite i suggerimenti giornalieri:
1. Nasce a Kafr Tahla il 27 ottobre 1931 in una famiglia colta e benestante ma questo non le evita di subire la mutilazione genitale. A dieci anni si sottrae ad un matrimonio combinato.
2. Nel 1955 si laurea in Medicina, si specializza in Psichiatria ed inizia a lavorare in un piccolo villaggio rurale.
3. Viene nominata a Il Cairo direttrice della Sanità Pubblica e nel 1979 diventa consigliera presso l’ONU per il programma a favore delle donne in Africa e Medio Oriente.
4. A causa della sua critica all’Islam e al sistema politico egiziano fu imprigionata e in carcere scrisse “Memorie dal carcere delle donne”, tradotto in dodici lingue e pubblicato in tutto il mondo.
La donna nella fotografia è Nawal El Saadawi (27 ottobre 1931, Kafr Tahla, Egitto), prima donna araba a scrivere e denunciare la disumana pratica dell’infibulazione in “Women and Sex”.
07/12/2015
Seguite i suggerimenti giornalieri:
1. A lei è intitolata una via a Vicchio, in provincia di Firenze. Una strada porta il suo nome a Sidney, in Australia.
2. Politica, dopo la caduta del fascismo e la firma dell’armistizio, si impegna nell’opera di soccorso dei soldati e partecipa alle riunioni del Partito d’Azione, contribuendo attivamente alla Resistenza con la distribuzione di volantini antifascisti.
3. Si ricorda il suo impegno a favore della scuola pubblica, infatti si oppose fermamente alla parificazione tra le scuole pubbliche e quelle private, e la sua battaglia a favore di una legislazione meno discriminatoria nei confronti dei figli illegittimi.
4. Nel 1970 viene eletta consigliera comunale a Firenze nelle liste del PSDI, ricoprendo la carica di Vicesindaca. Fu una delle 21 ”Madri costituenti”
La donna nella fotografia è Bianca Bianchi (Vecchio. 31.07.1914 – 9.07.2000)
14/12/2015
Seguite i suggerimenti giornalieri:
1. Ha dichiarato: “Tutte le guerre si sono combattute e si combattono per accaparrarsi le risorse naturali che stanno diventando sempre più scarse in tutto il globo. Se veramente ci impegnassimo a gestire queste risorse in modo sostenibile, il numero dei conflitti armati diminuirebbe di certo. Preoccuparsi per la protezione dell’ambiente e lottare per l’armonia ecologica sono modi diretti di salvaguardare la pace”.
2. A lei è intitolata una via ad Audrieu (Francia), una a Montpellier (Francia) ed una a Norroy-le-Veneur (Francia). A Nairobi è intitolato a lei un edificio adiacente all’Università.
3. Ha operato nel campo dei diritti delle donne e attraverso l’istruzione, la pianificazione familiare e la lotta contro la corruzione, ha tracciato un cammino di emancipazione per le donne africane. Ha fondato nel 1977 il “Movimento cinture verdi” Green Belt, un movimento formato da donne che hanno piantato ad oggi più di 40 milioni di alberi in Africa.
4. E’ stata la prima donna centrafricana a laurearsi in Biologia nel 1966 e la prima donna in Kenya a diventare docente universitario. Il 10 febbraio 2006 a Torino ha partecipato alla cerimonia di apertura dei XX Giochi Olimpici Invernali, portando insieme ad altre sette donne la bandiera olimpica. E’ stata anche la prima donna africana nella storia a ricevere il Nobel per la Pace nel 2004.
La donna nella fotografia è Wangari Maathai (Nyeri, 01.04.1940 – Nairobi, 25.11.2011)
21/12/2015
Seguite i suggerimenti giornalieri:
1. Ha condotto innumerevoli battaglie legali in difesa dei diritti umani ed in particolare delle donne. Ancora oggi continua a ricevere minacce ma lei risponde a queste intimidazioni dicendo: “Difenderò i diritti umani finché sarò viva”.
2. Ha dichiarato: “Saranno le donne a cambiare l’Islam”. Si è laureata in legge nel 1969 ed ha iniziato la professione di avvocata diventando in seguito la prima magistrata nel suo Paese.
3. Dal 2009 vive in esilio ma porta avanti la “causa” per far conoscere al mondo ciò che succede in Iran, dove il 65% delle donne sono molto istruite e più brave degli uomini, ma sono costrette quotidianamente a combattere per l’affermazione dei loro diritti.
4. Nel 2003 ha vinto un Nobel diventando la prima donna iraniana e la prima donna musulmana ad ottenere questo riconoscimento.
La donna nella fotografia è Shirin Ebadi (Hamadan, Iran, 21.06.1947)
04/01/2016
Seguite i suggerimenti giornalieri:
1. E’ una scrittrice, giornalista e sceneggiatrice. Oggi vive negli Stati Uniti.
2. In un suo libro racconta la storia di alcune donne del suo paese che scelgono di rinunciare totalmente al loro essere donna per poter godere degli stessi diritti degli unomini
3. Il suo primo romanzo scritto nel 1998 s’intitola ”Senza bagagli’.
4. Nel suo ultimo libro racconta la guerra in Kosovo vista da tre giovani donne costrette a vivere nascoste, fra mille disagi, nella propria città sotto assedio.
La donna in fotografia è Elvira Dones (Durazzo, 1960)
11/01/2016
S
Seguite i suggerimenti giornalieri:
1. E’ una scrittrice che ha sempre sostenuto che il diritto alla libertà delle donne è perfettamente compatibile con i precetti del Corano.
Seguite i suggerimenti giornalieri:
1. Una via è a lei intitolata a Palermo. Insieme al marito, anche lui amante della pittura, accoglieva nella sua casa le personalità di spicco della cultura siciliana dell’epoca, creando così una sorta di cenacolo culturale in cui si dibattevano le nuove tendenze artistiche.
2. Fa riflettere la sua testimonianza quando, divertita, raccontava che per un certo periodo alcuni critici d’arte lodarono i suoi lavori credendo però che lei fosse un uomo. Per un po’ giocò a nascondere la sua vera identità, convinta che gli apprezzamenti fossero stati palesati proprio perché ritenuti frutto di un talento maschile. Infatti in una dichiarazione del 1937 affermò che “ad una donna è impossibile venir presa sul serio: una prevenzione razziale relega la femmina al ruolo di dilettante”.
3. Quando negli anni ’50 e ’60 nacquero i nuovi canoni dell’arte contemporanea, iniziarono per lei quelli che lei stessa definì “gli anni del silenzio”: le nuove strade artistiche non si addicevano alla sua ricerca figurativa. Continuò comunque a dipingere lasciandoci in eredità un notevole numero di opere.
4. La prima donna e la prima persona ad aprire a Palazzo De Seta a Palermo la prima galleria d’arte privata della Sicilia.
La donna nella fotografia è Lia Pasqualimo Noto (Palermo, 22.08.1909 – 25.02.1998)
25/01/2016
Seguite i suggerimenti giornalieri:
1. Una via è lei intitolata a San Benedetto del Tronto (AP) ed una a Pistoia, sua città natale. La Fidapa sezione di Pistoia le ha intitolato la sala della Biblioteca “San Giorgio” che ospita la narrativa italiana e straniera.
2. Eugenio Montale ebbe parole lusinghiere per lei: “Ha fatto già molto e molto ancora può fare per il romanzo italiano”. Fu la prima donna a vincere il Premio Campiello.
3. Le figure del padre e della madre ricorrono spesso nei suoi libri, soprattutto il primo che era stato un anarchico rivoluzionario, morto in un agguato fascista. Questa morte prematura fu sempre vissuta dalla scrittrice come una sorta di “rimorso della memoria”. Quel padre fiero, immolatosi per la libertà, lo ritroviamo in un suo romanzo dove “sul filo di una rievocazione teneramente affettuosa” vengono ricostruiti i momenti più importanti della sua famiglia: l’ambiente anarchico con i compagni di fede del padre, la separazione dei suoi genitori voluta fortemente da sua madre che riteneva pericolosamente utopistiche le idee del marito e quei tanti momenti di incomprensione tra padre e figlia pacificati solo con la morte: “Ma rimasta sola, senza la tua guida, io sbando, finisco col cercare altro, o cerco male. Sola: ho freddo, babbo”.
4. Nel 1934 si trasferì a Roma e forse contagiata dalla frivolezza degli ambienti e si cimentò come cronista di moda. Diventò inoltre collaboratrice del “Giornale d’Italia”, di “Oggi” e di “Fiera letteraria”, curando anche rubriche fisse ma firmandosi con due pseudonimi: Pamela e Vanessa. Margherita Ghilardi, tracciando il suo profilo, così scrive: “Fu la sola distrazione concessa ad un impegno che fu tirannico e assoluto”. Un impegno che la portò con le sue opere a fuggire nel mondo dei ricordi e dei sogni per tentare di sottrarsi alla solitudine umana.
La donna in fotografia è Gianna Manzini (Pistoia, 24.03.1896 – Roma, 31.08.1974)