TOTALE STRADE / VIE / PIAZZE / ETC.: |
221 |
INTITOLATE A UOMINI: |
93 |
INTITOLATE A DONNE: |
10 |
CRITERI DI CLASSIFICAZIONE DELLE STRADE INTITOLATE A DONNE |
Madonne (Immacolata, Beata Vergine, Santa Maria etc.): |
1 Nostra Signora di Bonaria (via) |
Sante, beate, martiri: |
1 Santa Maria Goretti (via) |
Suore e benefattrici religiose, benemerite, fondatrici ordini religiosi e/o enti assistenziali-caritatevoli: |
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Benefattrici laiche, fondatrici enti assistenziali-caritatevoli: |
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Letterate / umaniste (scrittrici, poete, letterate, critiche, giornaliste, educatrici, pedagoghe, archeologhe, papirologhe...): |
2 Grazia Deledda (via) Oriana Fallaci |
Scienziate (matematiche, fisiche, astronome, geografe, naturaliste, biologhe, mediche, botaniche, zoologhe...): |
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Donne dello spettacolo (attrici, cantanti, musiciste, ballerine, registe, scenografe...): |
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Artiste (pittrici, scultrici, miniaturiste, fotografe, fumettiste...): |
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Figure storiche e politiche (matrone romane, nobildonne, principesse, regine, patriote, combattenti della Resistenza, vittime della lotta politica / guerra / nazismo, politiche, sindacaliste, femministe...): |
6 Eleonora d'Arborea (via) Regina Margherita (via, 3 vicoli) Norma Cossetto |
Lavoratrici / imprenditrici / artigiane: |
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Figure mitologiche o leggendarie, personaggi letterari: |
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Atlete e sportive: |
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Altro (nomi femminili non identificati; toponimi legati a tradizioni locali, ad es. via delle Convertite, via delle Canterine, via della Moretta, via delle Zoccolette; madri di personaggi illustri...): |
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Censimento a cura di:Agnese Onnis e Laura Candiani
Fonte: Agenzia del Territorio (2011)
Nostra Signora di Bonaria o Madonna di Bonaria è il titolo con il quale laChiesa cattolica venera la, madre di Gesù. raffigurata nel simulacro custodito nell' omonimo santuario di Cagfliari. La Madonna di Bonaria è la patrona massima della Sardegna, protettrice dei naviganti e di Buenos Aires ed è festeggiata il 24 Aprile. Sul colle di Bonaria, nella città di Cagliari, nel1324, si insediarono i Catalani, che vi fondarono una cittadella fortificata. Nel 1335 la chiesa della cittadella, intitolata alla Trinità e alla Madonna, venne affidata ai frati mercedari.
Norma Cossetto (1920/1943) è stata vittima delle foibe.
La leggenda narra che il 25 marzo del 1370 una nave, che dalla Catalogna dirigeva verso l'Italia, si imbatté in una improvvisa e violenta tempesta. Nell'estremo tentativo di salvare l'equipaggio, il capitano della nave diede ordine di gettare in mare tutto il carico. Questa fu la sorte anche di una pesante e grande cassa, di cui si ignorava il contenuto, che fu gettata per ultima. Appena questa toccò acqua, la tempesta si placò. Successivamente la cassa approdò nella spiaggia situata alla base del colle di Bonaria, vicino a Cagliari, dove suscitò la curiosità dei presenti. Nessuno però riuscì ad aprirla o a sollevarla se non i frati mercedari, chiamati dal vicino convento, situato sulla cima del colle. I frati portarono la cassa al convento, la aprirono e verificarono che il contenuto era un'imponente statua lignea della Madonna col Bambino, la quale teneva nella mano destra una candela accesa Santa Maria della Candelora. La Madonna, raffigurata nella statua, prese quindi il nome di Nostra Signora di Bonaria, dal luogo in cui venne rinvenuta.
La chiesa del convento ospitò il simulacro, divenendo da allora il santuario della Madonna di Bonaria.
Sant’Antioco, la quarta isola per estensione nel Mediterraneo dopo l’Elba, abitata in epoca preistorica da popolazioni native dell'età nuragica. Nella parte nordorientale fu fondato dai fenici, attorno al IX sec. a.C., un insediamento urbano denominatoSulki. In seguito fu conquistata dai cartaginesi attorno al Vi sec. a.C., e poi sottomessa all'impero romano dopo le guerre puniche con il nome di Sulcis, che diede anche il nome attuale alla regione circostante.
Dopo la caduta dell'impero romano fu annessa all'impero romano d'oriente e godette di relativa autonomia sotto ilGiudicato di Cagliari. Subì invasioni barbariche, dominio pisano ed aragonese sino al trattato di Utrecht (1713) quando fu annessa con tutta la Sardegna al Regno di Sardegna dei Savoia.
Nel 1796 fu ceduta alla Francia con il trattato di Parigi. Tornò al Regno di Sardegna nel 1815.Per lungo tempo fu costantemente base di pirati, soprattutto nelle cale disabitate, il presidio si interruppe con la soppressione del fenomeno in tutto il Mediterraneo, attorno al 1830. Il nome di "Sant'Antioco" deriva dal fatto che, nel primo secolo dopo Cristo, lareligione cristiana fu portata da questo santo, proveniente dalMedio Oriente. Esiste oggi, restaurata, una delle prime chiese cristiane delMediterraneo, assunta al ruolo di basilica minore, con le catacombe di Sant'Antioco.
Sant'Antioco costituisce l'unico caso in Europa di isola minore sulla quale siano presenti popolazioni storicamente diverse per lingua, tradizioni e costumi. La parte settentrionale, appartenente al comune di Calasetta è abitata infatti da una popolazione di origine, cultura, e parlata liguri; tale popolazione è detta "tabarchina". L'insediamento di tale popolazione proveniente dalla Tunisia avvenne nel 1770; il termine "tabarchino" deriva dalla colonia ligure, proveniente da Pegli e dintorni, presso Genova, insediatasi attorno al 1540 in Tunisia avendo in concessione l'isolotto di Tabarca e poi trasferitasi nel 1738 sull'isola di San Pietro, dove fu fondato il centro di Carloforte, successivamente su Sant'Antioco. Nel centro di Sant'Antioco si parla invece una varietà della lingua sarda.
È uno dei pochi luoghi al mondo dove viene effettuata la filatura e tessitura del bisso, fibra ricavata dal mollusco denominato "pinna nobilis" presente nelle lagune locali a fondo sabbioso.