MARIA GAETANA AGNESI
La prima donna a pubblicare un manuale di matematica
Milano 16.5.1718 – 9.1.1799
A Maria Gaetana Agnesi è intitolata una via nei seguenti comuni: Roma, Milano, Pessano con Bornago (MI), Monza (MB), Varedo (MB), Cesano Maderno (MB), Desio (MB), Merate (LC), Missaglia (LC), Roncaro (PV), Castelnuovo del Garda (VR), Padova, Mira (VE), Modena, Bologna, Rimini, Caserta.
Le sono inoltre intitolate una scuola elementare femminile a Milano, una scuola elementare a Firenze, una scuola media statale a Varedo (MB), un istituto magistrale statale a Milano e un liceo statale a Merate (LC).
Primogenita di ventuno tra figlie e figli, Maria Gaetana Agnesi nacque a Milano il 16 maggio 1718, pochi anni dopo l’annessione della Lombardia all’Impero asburgico. Fin da piccola dimostrò di essere molto sveglia, intelligente e desiderosa d’imparare: così il padre Pietro decise di farla studiare, cosa non molto frequente per una donna nel Settecento, provvedendo alla sua istruzione con illustri precettori.
La casa degli Agnesi vantava uno dei salotti più in vista di Milano, frequentato da eminenti intellettuali italiani e di mezza Europa, che introdussero la giovane allo studio delle lingue e, in particolare, delle materie scientifiche. Nel 1740, a soli ventidue anni, Maria Gaetana iniziò un periodo di studi in collaborazione con padre Ramiro Rampinelli, professore di fisica e matematica a Milano e pioniere della matematica analitica, e con il matematico Jacopo Riccati. Anche se la cultura scientifica della giovane studiosa fu soprattutto enciclopedica, nel senso che si limitò ad apprendere i temi matematici trattati e discussi da altri studiosi, lei ebbe tuttavia il merito di farsene divulgatrice. In questo periodo iniziò, infatti, la stesura di un testo di analisi, Istituzioni analitiche ad uso della gioventù italiana, che venne pubblicato in italiano nel 1748. L’opera ebbe larga fama poiché, con uno stile chiaro e semplice, diffondeva in modo scolastico ma rigoroso quanto era allora noto sulle equazioni algebriche, la geometria analitica, il calcolo infinitesimale e le sue applicazioni.
Il manuale la rese famosa anche all’estero. L’Académie des Sciences di Parigi lo giudicò un’opera ingegnosa e certo maximum quod adhuc ex foeminae alicuius calamo prodierit. Lo stesso superamento di pregiudizi antifemministi manifestò papa Benedetto XIV che, ammirando l’ingegno di Maria Gaetana, volle offrirle la cattedra di Matematica all’Università di Bologna, incarico che comunque lei non assunse. Accettò solo l’aggregazione all’Accademia delle Scienze di Bologna, che le era stata conferita quando la sua opera era ancora in bozze.
Purtroppo la brillante carriera della giovane studiosa fu bruscamente interrotta nel 1751 alla morte del padre; forse sentendosi isolata rispetto a quel mondo culturale nel quale il padre l’aveva introdotta con tanto successo e rimasta sola in casa dopo il matrimonio della sorella Maria Teresa, abile musicista, perse la volontà di continuare nella via intrapresa. Cominciò così a dedicarsi a opere di carità e a scritti di carattere mistico, trasformando la propria casa in un ospizio. Singolare fu quindi la parabola culturale di questa donna che, conquistati notorietà e prestigio in campo scientifico, volle poi abbandonare tutto per dedicarsi a opere di assistenza.
Quando, grazie alla donazione del principe Antonio Tolomeo Trivulzio, fu istituito a Milano il Pio Albergo Trivulzio, Maria Gaetana Agnesi fu incaricata di dirigerne la sezione femminile. In questo ospizio lavorò per ben ventisei anni, dedicandosi contemporaneamente a studi religiosi e alla composizione dell’opera Il cielo mistico. Morì il 9 gennaio 1799.
La fama e la fortuna di cui godette tra i suoi contemporanei dovettero essere notevoli se si tiene conto delle numerose testimonianze che la riguardano, prime tra tutte quelle di Charles de Brosses e Carlo Goldoni. Il primo la paragonò a Pico della Mirandola per la sua conoscenza delle lingue e per gli studi scientifici; il secondo la immortalò nella commedia “Il medico olandese”, dove viene rimarcata la fortuna delle Istituzioni in Olanda, paese in cui l’opera era conosciuta e apprezzata.
Roberta Lamon
Fonti:
https://scienzaa2voci.unibo.it/biografie/1-agnesi-maria-gaetana
http://www.enciclopediadelledonne.it/biografie/maria-gaetana-agnesi/