Una rotonda intitolata a Noto a Gaetana Midolo, una delle 129 operaie perite nel rogo della fabbrica di camicette bianche
A Noto, splendida città barocca della Sicilia, è stata intitolata una rotatoria a Gaetana Midolo.
Gaetana era una delle 129 operaie perite nel rogo della fabbrica di camicette bianche, avvenuto a New York il 25 marzo 1911, evento che si commemora, tra gli altri, l’otto Marzo, Giornata internazionale della Donna.
Era nata il 22 di Maggio del 1895 da Antonio e Concettina Macca. Il padre era un falegname e la madre una parrucchiera ma le misere condizioni in cui vivevano spinsero la famiglia ad emigrare in America nel 1909. Del resto “la Merica” era il sogno, la meta agognata. Era la terra dove non si soffriva più la fame, dove si riacquistava la dignità di uomini e di donne, di lavoratori e lavoratrici.Per conquistare questo “pezzo” di vita felice si affrontava il disagio e la paura di un lungo viaggio con quelli che allora venivano chiamati “ vascelli della morte”.
Anche Gaetana, giovanissima, partì per sottrarsi a quella povertà diffusa, per non sentire più i lamenti di una sorte avara ed ingrata, e si imbarcò con la nave “Moltke” dal porto di Napoli.
Subito trovò lavoro nella fabbrica Triangle ed anche se giovanissima contribuiva al reddito familiare. Non sapremo mai se era felice di aver trovato quel lavoro o se i turni massacranti le facevano rimpiangere la sua precedente vita, sappiamo solo che quel sabato pomeriggio morì bruciata ed il suo povero corpo fu identificato ben tre giorni dopo dal fratello Giacomo.
La stele su cui è appoggiata la targa commemorativa rappresenta l’Asch Building, il grattacielo in cui si trovava la fabbrica, ed i sette tagli indicano i sette piani che furono risparmiati dalle fiamme, mentre non c’è traccia dell’ottavo, del nono e del decimo piano che furono ingoiati dal fuoco insieme alle operaie.
Così Gaetana, dopo più di un secolo, è ritornata nella città netina,tra piazze, scalinate e palazzi forgiati nella tenera pietra locale quasi color dell’oro.