Il 26 giugno 2013 è stata una giornata davvero speciale. Su sollecitazione di Toponomastica femminile subito accolta, l’Azienda Ospedaliera Universitaria integrata “Ospedali Riuniti di Trieste” ha intitolato l’Aula Magna dell’Ospedale di Cattinara al Premio Nobel Rita Levi Montalcini scomparsa lo scorso 30 dicembre. L’evento con ospite d’onore la nipote Piera Levi-Montalcini, ha riunito le rappresentanze delle Autorità civili, il Direttore Generale dell’Azienda Ospedaliera dott. Francesco Cobello, il Magnifico Rettore prof. Sergio Paoletti, numerose le componenti della Commissione Pari Opportunità del Comune di Trieste: la Presidente Ornella Urpis, la Vice Presidente Elena Toncelli, Michela Novel e Tania Grimaldi.
Per Toponomastica femminile che non poteva mancare, era presente la referente per il Veneto Nadia Cario, in trasferta e Tania Grimaldi di Trieste. Nel discorso introduttivo Cobello ha manifestato come questa intitolazione sia di grande importanza ed un grande onore per l’azienda universitaria e per tutta la città: l’Azienda è una delle più importanti realtà economiche di Trieste e provincia con i suoi 3.000 dipendenti e un bilancio di 270 milioni di euro e l’Aula Magna è l’aula dove avvengono le cerimonie più importanti. In particolare questa azienda produce salute e ricerca da spendere subito nell’attività di cura quotidiana. Dal punto di vista della presenza femminile, il 67% del personale è donna, come lo è circa il 50% della dirigenza. Nonostante tanta presenza femminile, guardando l’organigramma di cui Cobello è il direttore generale, si nota che la dirigenza generale, quella amministrativa e quella sanitaria sono in mano maschile, così come 4 componenti su 4 del Collegio Sindacale sono uomini e 3 componenti su 3 dell’organo di indirizzo. Il Rettore Paoletti, per questa prima intitolazione, ha espresso gratitudine al movimento Toponomastica femminile che ha proposto l’intitolazione e che promuove nella toponomastica le intitolazioni a nomi femminili, ricorda che il giorno 17 maggio 1991 la Facoltà di Medicina conferì la laurea h.c. in medicina e chirurgia a Rita Levi Montalcini, prima premio Nobel donna per la medicina. Per il Magnifico Rettore questa intitolazione rappresenta un piccolo ma significativo elemento verso quello che la scienziata premio Nobel cominciò a dire proprio a Trieste nel maggio del 1991.
Si riferiva alla sua lectio magistralis: RLM non lesse, come tutti si aspettavano, una lezione sul fattore NGF, la molecola che scoperse e valorizzò che le valse il premio Nobel: stupendo tutti parlò a braccio di Diritti e di Doveri! Facendo sua la proposta di Roger Sperry, la ricercatrice parlò dei Doveri dell’Uomo che integrano la Carta dei Diritti. All’alba del terzo millennio per lei era necessario cambiare mentalità e interiorizzare il concetto di diritto trasformandolo in dovere per lottare per i diritti di tutta l’umanità e non solo per quelli individuali isolandoli dal sociale. La scienziata nel 1991 lancia così Trieste come città di frontiera e ponte verso un nuovo modo di pensare responsabile da far diffondere proprio da chi forma cultura e ricerca: l’Università! In quell’occasione il Rettore raccolse l’invito e organizzò un gruppo di lavoro con la presenza di scienziati provenienti dalla scienza sperimentale che elaborarono la Dichiarazione di Trieste dei Doveri Umani. L’Uomo, secondo la scienziata, ha una grande responsabilità che deve farla propria nel controllo dell’utilizzo delle tecnologie raggiunte, per il bene dell’umanità e dell’ambiente.
Ecco che nel 1998, dopo 7 anni e a distanza di 50 anni dalla promulgazione della Carta dei diritti dell’uomo, su spinta del Premio Nobel, prende forma la Carta dei Doveri, integrandola.
L’intitolazione a Rita Levi-Montalcini dell’Aula Magna diventa anche l’occasione di presentare la ristampa del libro “Diritti e doveri dell’uomo alle soglie del terzo millennio” contenente la lezione della premio Nobel sui diritti e doveri e la dichiarazione di Trieste dei doveri umani suddivisa in 12 punti:
1. Rispettare la dignità umana;
2. contrastare l’ingiustizia razziale e tutte le discriminazioni contro le donne e contro lo sfruttamento e gli abusi dei bambini;
3. favorire il miglioramento della qualità della vita delle persone disabili e degli anziani;
4. rispettare la vita umana e condannare il commercio di esseri umani o parti del corpo di esseri umani;
5. appoggiare gli sforzi per migliorare la vita di chi soffre la fame, la miseria, il disagio della disoccupazione;
6. promuovere una efficace pianificazione familiare volontaria in modo da regolare la crescita della popolazione;
7. appoggiare le azioni per una equa distribuzione delle risorse del mondo;
8. evitare lo spreco di energia e favorire la riduzione di uso di combustibili fossili. Promuovere l’uso di energie inesauribili con il minor rischio per la salute;
9. proteggere la natura dall’inquinamento e dagli abusi, promuovere la conservazione delle risorse naturali e bonifica/ripristino degli ambienti degradati;
10. rispettare e preservare la diversità genetica degli organismi viventi e promuovere il costante controllo dell’applicazione delle tecnologie genetiche;
11. promuovere lo sviluppo delle regioni urbane e rurali e appoggiare gli sforzi per eliminare le cause di distruzione e impoverimento ambientale che può condurre a enormi migrazioni delle persone e un sovraffollamento delle aree urbane;
12. favorire il mantenimento della pace nel mondo, condanna la guerra, il terrorismo e tutte le altre attività ostili invocando il decremento delle spese militari in tutti i Paesi e la restrizione della proliferazione e disseminazione di armi, in particolare, di quelle di distruzione di massa.
Sul messaggio promosso da Levi-Montalcini e fatto proprio dall’Università di Trieste la nipote Piera conclude con l’auspicio che la forza e la potenza della zia di coinvolgere e di comunicare con tutti e di tutte le età possa creare una rete tra tutti coloro che hanno lavorato con lei, ciascuno per la propria competenza. Inoltre che tutti gli enti che hanno o stanno intitolando un luogo alla zia creino una rete per lavorare insieme con lo scopo di portare avanti quei discorsi che da soli non si sarebbe in grado di fare per il bene dell’umanità.
INTITOLAZIONE DELL’AULA MAGNA DELL’OSPEDALE DI CATTINARA ALLA PROF.SSA RITA LEVI MONTALCINI PREMIO NOBEL PER LA MEDICINA
TRIESTE, 26 GIUGNO 2013