Elke Mascha Blankenburg
Milena Gammaitoni
Martina Zinni
«Persone e musica sono un’unica cosa.
La musica d’insieme è la più bella società esistente!
Il suono dell’orchestra, i colori, il repertorio,
essere uniti in quaranta anime».
(Elke Mascha Blankenburg)
Elke Mascha Blankenburg fu una stimata direttrice d’orchestra, ma anche un’instancabile studiosa e divulgatrice delle musiche delle compositrici: fondò nel 1978 il circolo culturale, poi diventato la Fondazione Frau und Musik (Donne in Musica); una biblioteca internazionale di musiche di compositrici e diverse orchestre dedicate all’esecuzione delle loro musiche. È stata in tourneè per 30 anni eseguendo repertori di musica sacra, sinfonica e lirica, con una discografia che parte da Johann Sebastian Bach fino a Kevin Follet, con le compositrici, alcune di queste da lei stessa scoperte dopo lunghe ricerche, poi trascritte e pubblicate con diversi ensemble musicali: Isabella Leonarda, Maddalena Sirmen, Francesca Caccini, Barbara Strozzi, Marianna Martinez, Fanny Mendelssohn, Clara Wieck Schumann, Louise Farrenc, Lili Boulanger, Caroline Ansink, Cornelia Zimanowski, Grazyna Bacewicz. Elke Mascha Blankenburg fu dunque una direttrice d’orchestra come poche al mondo, perché unì allo studio della musica anche la scoperta e la ricerca incessante delle donne che la composero, confrontandosi e combattendo contro ogni stereotipo e pregiudizio. Passava notti insonni a leggere e trascrivere i manoscritti di alcune grandi compositrici, da lei stessa scoperte.
«Oltre alla grande musicalità, Elke Mascha Blankenburg possiede una forza di irradiazione vincente, che le permette di ispirare i cantanti e le orchestre alle più alte performance musicali. Sa quello che può fare e può fare quello che vuole», scrive il quotidiano Bonner Rundschau dopo la Passione secondo Giovanni di Bach.
Blankenburg cresce in una casa piena di musica, con il padre giornalista e la madre pianista che le insegna a suonare a partire dai sei anni. Più tardi aggiungerà il violino e la tromba. La musica di Bach è stata il centro della sua vita musicale. Dal 1963 al '66 studia la musica sacra evangelica all'Istituto di Musica Sacra di Heidelberg e scrive musica di scena per il Teatro da camera di Heidelberg. Nel 1969 si diploma all'Istituto di Musica Sacra di Schlüchtern: in direzione con Klaus Martin Ziegler e in storia della musica con Walter Blankenburg. Dal 1970 al '72 studiò direzione di coro e orchestra con Philipp Röhl alla Scuola Superiore di Musica di Colonia e partecipa ai corsi di perfezionamento internazionali per direttori tenuti da Fernand Quattrocchi, Pierre Dervaux, Hans Swarowsky, Pierre Colombo e Helmut Rilling, nei quali venne puntualmente scelta per dirigere il concerto di chiusura. Dal 1970 al 1990 fu membro dei cantori della Chiesa di Cristo di Colonia e fonda il coro giovanile Kölner Kurrende, con cui vince numerosi premi nei concorsi internazionali e, oltre al repertorio a cappella da Lassus a Ligeti, porta in scena anche gli oratori di Bach, Händel, Mozart, DvorÏák, Brahms, Orff, Verdi, e Boulanger fino ai moderni. Le tournée la portano in molti Paesi d'Europa. Fin dall'inaugurazione della Filarmonica nel 1986 con l'Ottava Sinfonia di Mahler, fu ospite fissa del Teatro di Colonia. Quando la giovane Blankenburg si presentò alle audizioni di Hans Swarowsky per perfezionare i suoi studi, non cedette allo stupore e al pregiudizio di chi non crede a una donna sul podio. Così intraprese la strada, “per essere infelice”, a detta di suo padre. Dagli anni ‘70 la sua interpretazione della musica non può ignorare la presenza delle compositrici; l’incessante interrogativo se ve ne furono e se ve ne furono di geniali. La sua storia personale rappresenta anche e soprattutto la storia collettiva delle tante musiciste che hanno deciso di dedicarsi alla direzione d’orchestra contro ogni pregiudizio e modello culturale, ancora oggi duri a morire.
Elke Mascha Blankenburg nel pieno della sua attività concertistica decise di fondare nel 1978 il circolo culturale Frau und musik - Donna e Musica, con lo scopo di pubblicare, conservare, ed eseguire le musiche delle compositrici, tra cui Fanny Mendelssohn e Marianna Martinez, scoperte dalla stessa direttrice in collaborazione con due case editrici tedesche. Di queste compositrici ha diretto e pubblicato la prima discografia al mondo. Nel 1989 fonda una biblioteca internazionale di Musica di Compositrici. Nel 1986 dà vita alla Clara Schumann Orchester Koeln, la prima orchestra sinfonica interamente femminile della Repubblica Federale. Nel 1996 fondò in Italia l’Accademia Europea Francesca Caccini e l’Orchestra Clara Schumann. Con l’Ensemble da lei creato ha svolto tournée in Europa e programmi radio televisivi. Dal 1999 si è dedicata completamente alla scrittura, in seguito a un grave crollo dell'udito. In particolare dedicò alcuni anni alla scrittura di una piccola enciclopedia universale sulla storia delle direttrici d’orchestra nel mondo, tradotta in italiano Le direttrici d’orchestra nel mondo; come riedizione aggiornata da Milena Gammaitoni (Zecchini Ediutore 2023) di Dirigentinnen im 20. Jahrhundert, portraits von Marin Alsop bis Simone Young, rappresenta l’unica e importante ricerca biografica e documentaria sulla storia delle donne nella direzione musicale.
Direzione concerti con musiche di compositrici
1982 Isabella Leonarda (1620-1700): In coelis personent Geistliches Konzert für Soli, Chor und B.c., Kirche St. Peter, Köln
1983 Barbara Strozzi (1619-1677): Il primo libro di Madrigali für Soli, Chor und B. c., Rathauskonzerte in Wasserburg am Inn
1984 Fanny Mendelssohnssohn (1805-1847): Oratorium nach Bildern der Bibel für Soli, Chor und Orchester, Kirche St. Maria Himmelfahrt in Köln
1986 Fanny Mendelssohnssohn: Ouverture für großes Orchester in C-Dur in der Alten Oper Frankfurt beim "Fest der 1000 Frauen"
Fanny Mendelssohnssohn: 17 weltliche A-Capella-Chöre, Kammermusik-Saal der Berliner Philharmonie
1987 Fanny Mendelssohnssohn: Hero und Leander dramatische Szene für Sopran und Orchester, Stadthalle Unna beim "Internationalen Komponistinnen-Festival"1987 Louise Farrenc (1804-1875): Symphonie Nr. III in g-moll, op. 36 Stadthalle Unna beim "Internationalen Komponistinnen-Festival"
1991 Marianna Martinez (1744-1812): La Tempesta Kantate für Sopr. u. Orch., St. Pantaleon Kirche Köln
1993 Caroline Ansink (* 1959): Sternen-Walzer für großes Orchester beim Bundespresseball Bonn im Hotel Maritim
1996 Cornelia Zimanowski (* 1955): Musik für die Frauen dieser Welt, Konzert für Oboe, Chor und Orchester, Friedrich-von Thiersch-Saal, Kurhaus Wiesbaden
Traduzione francese
Ibtisam Zaazoua
«Les gens et la musique ne font qu’un.
La musique d’ensemble est la plus belle société existante!
Le son de l’orchestre, les couleurs, le répertoire,
être unis en quarante âmes».
(Elke Mascha Blankenburg)
Elke Mascha Blankenburg fut une chef d’orchestre estimée, mais aussi une infatigable chercheuse et communicatrice des musiques des compositrices : elle fonda en 1978 le cercle culturel, devenu plus tard la Fondation Frau und Musik (Femmes en Musique); une bibliothèque internationale de musiques de compositeurs et d’orchestres dédiés à l’exécution de leurs musiques. Elle a été en tournée pendant 30 ans, interprétant des répertoires de musique sacrée, symphonique et lyrique, avec une discographie qui part de Johann Sebastian Bach jusqu’à Kevin Follet, avec les compositrices, certaines d’entre elles qu’elle a découvertes après de longues recherches, puis transcrites et publiées avec différents ensembles musicaux : Isabella Leonarda, Maddalena Sirmen, Francesca Caccini, Barbara Strozzi, Marianna Martinez, Fanny Mendelssohn, Clara Wieck Schumann, Louise Farrenc, Lili Boulanger, Caroline Inkans, Cornelia Zimiczyz, Graanowski Bacanowski. Elke Mascha Blankenburg fut donc une chef d’orchestre comme peu d’autres au monde, parce qu’elle joignit à l’étude de la musique la découverte et la recherche incessante des femmes qui la composèrent, en se confrontant et en combattant tous les stéréotypes et préjugés. Elle passait des nuits blanches à lire et à transcrire les manuscrits de quelques-unes des plus grandes compositrices, découvertes qu’elle avait elle-même faites.
« Outre la grande musicalité, Elke Mascha Blankenburg possède une force d’irradiation puissante, qui lui permet d’inspirer les chanteurs et les orchestres aux plus hautes performances musicales. Elle sait ce qu’elle peut faire et peut faire ce qu’elle veut», écrit le quotidien Bonner Rundschau après la Passion selon Jean de Bach.
Blankenburg grandit dans une maison pleine de musique, avec son père journaliste et sa mère pianiste qui lui apprend à jouer à partir de six ans. Plus tard, elle ajoutera le violon et la trompette. La musique de Bach a été le centre de sa vie musicale. De 1963 à 1966, elle étudie la musique sacrée évangélique à l’Institut de musique sacrée de Heidelberg et écrit de la musique de scène pour le théâtre de chambre de Heidelberg. En 1969, elle obtient son diplôme à l’Institut de musique sacrée de Schlüchtern : en direction avec Klaus Martin Ziegler et en histoire de la musique avec Walter Blankenburg. De 1970 à 1972, elle étudie la direction de chœur et d’orchestre avec Philipp Röhl à l’École supérieure de musique de Cologne et participe aux cours de perfectionnement internationaux pour directeurs donnés par Fernand Quattrocchi, Pierre Dervaux, Hans Swarowsky, Pierre Colombo et Helmut Rilling, où elle fut choisi ponctuellement pour diriger le concert de clôture. De 1970 à 1990, elle fut membre des chantres de l’Église du Christ de Cologne et fonda le chœur de jeunes Kölner Kurrende, avec lequel elle remporta de nombreux prix aux concours internationaux et, en plus du répertoire a cappella de Lassus à Ligeti, elle met en scène les oratorios de Bach, Haendel, Mozart, Dvorïkov, Brahms, Orff, Verdi et Boulanger jusqu’aux modernes. Les tournées l’emmènent dans de nombreux pays d’Europe. Dès l’inauguration de la Philharmonie en 1986 avec la Huitième Symphonie de Mahler, elle fut l’invitée permanente du Théâtre de Cologne. Lorsque la jeune Blankenburg se présenta aux auditions de Hans Swarowsky pour parfaire ses études, elle ne céda pas à l’étonnement et aux préjugés de ceux qui ne croient pas une femme sur le podium. Elle a donc pris la route, "pour être malheureuse", selon son père. Depuis les années 70, son interprétation de la musique ne peut ignorer la présence des compositrices; la question incessante s’il y en avait eu et s’il y en avait eu des géniaux. Son histoire personnelle représente aussi et surtout l’histoire collective des nombreuses musiciennes qui ont décidé de se consacrer à la direction d’orchestre contre tout préjugé et modèle culturel, Même aujourd’hui, on peut mourir.
Elke Mascha Blankenburg décide de fonder en 1978 le cercle culturel Frau und musik - Femme et Musique, dans le but de publier, de conserver et d’exécuter les musiques des compositeurs, dont Fanny Mendelssohn et Marianna Martinez, La société a été créée en collaboration avec deux maisons d’édition allemandes. Elle a dirigé et publié la première discographie au monde. En 1989, elle fonde une bibliothèque internationale de Musique de Compositrices. En 1986, elle crée l’orchestre symphonique Clara Schumann Koeln, le premier orchestre symphonique entièrement féminin de la République fédérale. En 1996, elle fonde en Italie l’Académie européenne Francesca Caccini et l’Orchestre Clara Schumann. Avec l’Ensemble qu’elle a créé, elle a effectué des tournées en Europe et des émissions de radio à la télévision.Depuis 1999, elle se consacre entièrement à l’écriture, après une grave perte auditive. Elle consacre quelques années à l’écriture d’une petite encyclopédie universelle sur l’histoire des chefs d’orchestre dans le monde, traduite en italien Les chefs d’orchestre dans le monde; comme réédition mise à jour par Milena Gammaitoni (Zecchini Ediutore 2023) de Cadre supérieur im 20. Jahrhundert, portraits de Marin Alsop bis Simone Young, représente la seule et importante recherche biographique et documentaire sur l’histoire des femmes dans la direction musicale.
Direction de concerts avec des compositeurs
1982 Isabella Leonarda (1620-1700) : Concert pour solistes, chœur et B.c., Eglise Saint-Pierre, Cologne
1983 Barbara Strozzi (1619-1677) : Il primo libro di Madrigali pour solistes, chœur et chœur c., concert à la mairie de Wasserburg am Inn
1984 Fanny Mendelssohnssohn (1805-1847) : oratorio d’après des images de la Bible pour solistes, chœur et orchestre, église de l’Assomption de Cologne
1986 Fanny Mendelssohnssohn : Ouverture pour grand orchestre en ut majeur dans l’Alte Oper de Francfort à la "Fête des 1000 femmes"
Fanny Mendelssohnssohn : 17 chœurs mondains A-Capella, salle de musique de chambre de la Philharmonie de Berlin
1987 Fanny Mendelssohnssohn : Hero et Leander scène dramatique pour soprano et orchestre, Stadthalle Unna au "Festival international des compositrices"
1987 Louise Farrenc (1804-1875) : Symphonie nº III en sol mineur, op 36 Stadthalle Unna au "Festival international des compositrices"
1991 Marianna Martinez (1744-1812) : La Tempesta Cantate pour soprano et Orch, église Saint-Pantaléon de Cologne
1993 Caroline Ansink (* 1959) : Valse étoilée pour grand orchestre au Bundespresseball Bonn à l’hôtel Maritim
1996 Cornelia Zimanowski (* 1955) : Musique pour les femmes de ce monde, Concert pour hautbois, chœur et orchestre, Friedrich-von Thiersch-Saal, Kurhaus Wiesbaden
Traduzione inglese
Syd Stapleton
"People and music are one.
Ensemble music is the most beautiful society in existence!
The sound of the orchestra, the colors, the repertoire,
being united in forty souls."
(Elke Mascha Blankenburg)
Elke Mascha Blankenburg was an esteemed conductor, but also a tireless scholar and popularizer of the music of women composers. In 1978 she founded a cultural circle, which later became the foundation Frau und Musik (Women in Music), an international library of music by women composers, and several orchestras dedicated to the performance of their music. She toured for 30 years performing a repertoire of sacred, symphonic and operatic music, with a discography starting from Johann Sebastian Bach to Kevin Follet, with female composers, some of whom she discovered after extensive research, then transcribed and published with various musical ensembles: Isabella Leonarda, Maddalena Sirmen, Francesca Caccini, Barbara Strozzi, Marianna Martinez, Fanny Mendelssohn, Clara Wieck Schumann, Louise Farrenc, Lili Boulanger, Caroline Ansink, Cornelia Zimanowski, Grazyna Bacewicz. Elke Mascha Blankenburg was thus a conductor like few in the world, because she combined the study of music with the discovery and relentless research of the women who composed it, confronting and fighting against every stereotype and prejudice. She spent sleepless nights reading and transcribing the manuscripts of some great women composers, whom she discovered.
"In addition to great musicianship, Elke Mascha Blankenburg possesses a winning power of radiance, enabling her to inspire singers and orchestras to the highest musical performances. She knows what she can do and can do what she wants," wrote the Bonner Rundschau newspaper after a performance of Bach's Saint John Passion.
Blankenburg grew up in a house full of music, with her journalist father and pianist mother teaching her to play from the age of six. Later she would add violin and trumpet. Bach's music was the center of her musical life. From 1963 to '66 she studied evangelical church music at the Institute of Sacred Music in Heidelberg and wrote stage music for the Heidelberg Chamber Theater. In 1969 she graduated from the Institute of Sacred Music in Schlüchtern - in conducting with Klaus Martin Ziegler, and in music history with Walter Blankenburg. From 1970 to '72 she studied choir and orchestra conducting with Philipp Röhl at the Cologne School of Music and participated in international master classes for conductors held by Fernand Quattrocchi, Pierre Dervaux, Hans Swarowsky, Pierre Colombo and Helmut Rilling, in which she was quickly chosen to conduct the closing concert. From 1970 to 1990 she was a member of the Cologne Church of Christ cantors and founded the Kölner Kurrende youth choir, with which she won numerous prizes in international competitions and, in addition to the a cappella repertoire from Lassus to Ligeti, she also brought to the stage the oratorios of Bach, Händel, Mozart, DvorÏák, Brahms, Orff, Verdi, and Boulanger to the moderns. Tours took her to many countries in Europe. Since the Philharmonic opened in 1986 with Mahler's Eighth Symphony, she was always a regular guest at the Cologne Theater. When the young Blankenburg showed up at Hans Swarowsky's auditions to perfect her studies, she did not give in to the astonishment and prejudice of those who do not believe in a woman on the podium. So she embarked on the road, "to be miserable," according to her father. Since the 1970s, her interpretation of music could not ignore the presence of women composers, and the incessant questioning of whether there were any and whether there were any brilliant ones. Her personal story also and above all represents the collective story of the many female musicians who decided to devote themselves to conducting against all prejudices and cultural patterns, which are still not dead today.
In the midst of her concert activity, Elke Mascha Blankenburg decided in 1978 to establish the cultural circle Frau und musik - Woman and Music - with the purpose of publishing, preserving, and performing the music of female composers, including Fanny Mendelssohn and Marianna Martinez, discovered by the conductor herself in collaboration with two German publishing houses. She directed and published the world's first discography of these female composers. In 1989 she founded an international library of Music by Women Composers. In 1986 she started the Clara Schumann Orchester Koeln, the first all-female symphony orchestra in the Federal Republic. In 1996 she founded the Francesca Caccini European Academy and the Clara Schumann Orchestra in Italy. With the Ensemble she created she toured Europe and performed on radio and television programs. Beginning in 1999, she devoted herself completely to writing, following a severe hearing loss. In particular she devoted several years to writing a small universal encyclopedia on the history of female conductors in the world, translated into Italian Le direttrici d'orchestra nel mondo; as an updated re-edition by Milena Gammaitoni (Zecchini Ediutore 2023) of Dirigentinnen im 20. Jahrhundert, portraits von Marin Alsop bis Simone Young (Female Conductors in the 20th Century, Portraits from Marin Alsop to Simone Young) representing the only major biographical and documentary research on the history of women in music direction.
Concert conducting with music by women composers
1982 Isabella Leonarda (1620-1700): In coelis personent Geistliches Konzert für Soli, Chor und B.c., Kirche St. Peter, Köln
1983 Barbara Strozzi (1619-1677): The First Book of Madrigals für Soli, Chor und B. c., Rathauskonzerte in Wasserburg am Inn
1984 Fanny Mendelssohnssohn (1805-1847): Oratorium nach Bildern der Bibel für Soli, Chor und Orchester, Kirche St. Maria Himmelfahrt in Köln
1986 Fanny Mendelssohnssohn: Ouverture für großes Orchester in C-Dur in der Alten Oper Frankfurt beim "Fest der 1000 Frauen"
Fanny Mendelssohnssohn: 17 weltliche A-Capella-Chöre, Kammermusik-Saal der Berliner Philharmonie
1987 Fanny Mendelssohnssohn: Hero und Leander dramatische Szene für Sopran und Orchester, Stadthalle Unna beim "Internationalen Komponistinnen-Festival"
1987 Louise Farrenc (1804-1875): Symphonie Nr. III in g-moll, op. 36 Stadthalle Unna beim "Internationalen Komponistinnen-Festival"
1991 Marianna Martinez (1744-1812): The Tempest Kantate für Sopr. u. Orch., St. Pantaleon Kirche Köln
1993 Caroline Ansink (* 1959): Sternen-Walzer für großes Orchester beim Bundespresseball Bonn im Hotel Maritim
1996 Cornelia Zimanowski (* 1955): Musik für die Frauen dieser Welt, Konzert für Oboe, Chor und Orchester, Friedrich-von Thiersch-Saal, Kurhaus
Traduzione spagnola
Alessia Coluccio
«Las personas y la música son una cosa única.
¡La música de conjunto es la sociedad más bonita que exista!
El sonido de la orquesta, sus colores, el repertorio, 40 alma unidas»
(Elke Masha Blankeburg)
Elke Mascha Blankeburg fue una apreciada directora de orquesta, pero también una incansable estudiosa y divulgadora de la música de las compositoras: en 1978 instituyó un círculo cultural que se convirtió sucesivamente en la fundación Frau und Musik (Mujer y Música), una biblioteca internacional de música de compositoras y diferentes orquestas dedicadas a la ejecución de su música. Estuvo 30 años de gira ejecutando repertorios de música sacra, sinfónica y lírica, con una discografía que abarca de Johann Sebastian Bach y llega a Kevin Follet, incluídas las compositoras, algunas de estas descubiertas por ella misma tras largas investigaciones, transcritas y publicadas con diferentes ensembles musicales: Isabella Leonarda, Maddalena Sirmen, Francesca Caccini, Barbara Strozzi, Marianna Martinez, Fanny Mendelssohn, Clara Wieck schumann, Louise Farrenc, Lili Boulanger, Caroline Asink, Cornelia Zimanoswki, Grazyna Bacewicz. Elke Mascha Blankeburg fue por lo tanto una directora de orquesta como pocas en el mundo, ya que al estudio de la música añadió la investigación incesante y el descubrimiento de las mujeres compositoras, enfrentándose contra todo estereotipo y prejuicio. Pasaba noches enteras sin dormir leyendo y transcribiendo los manuscritos de algunas grandes compositoras, descubiertas por ella misma.
«Además de su gran musicalidad, Elke Mascha Blankenbung tiene una fuerza de irradiación convincente, que le permite inspirar a cantantes y a las orquestas para las mejores realizaciones musicales. Sabe lo que puede hacer y lo que quiere», escribe el periódico Bonner Rundschau después de la Pasión según San Juan de Bach.
Blankeburg se cría en una casa llena de música, con su padre periodista y su madre pianista que le enseña a empezar a tocar desde los seis años. Más tarde añadirá el violín y la trompeta. La música de Bach fue el centro de su vida musical. Desde 1963 hasta 1966 estudia la música sagrada evangélica en el instituto de Música Sagrada de Heidelberg y escribe música de escena para el Teatro de Cámara de Heidelberg. En 1969 se gradúa en el instituto de Música Sagrada de Schlüchtern: en Dirección con Klaus Ziegler y en Historia de la música con Walter Blankenburg. De 1970 a 1972 estudió dirección de coro y orquesta con Philip Röhl en la Escuela Superior de música de Colonia y participó a cursos de perfeccionamiento internacionales de dirección de orquesta dirigidos por Fernaud Quattrochi, Pierre Dervaux, Hans Swarowsky, Pierre Colombo y Helmut Rilling, en los que puntualmente fue elegida para dirigir el concierto de cierre. Desde 1970 hasta 1990 formó parte de los cantores de la Iglesia de Cristo de Colonia y fundó el coro juvenil Kölner Kurrende, con el que ganó numerosos premios en concursos internacionales y con el que, además de un repertorio a cappella de Lassus a Ligeti, también puso en escena los oratorios de Bach, Händel, Mozart, DvorÏák, Brahms, Orff, Verdi y Boulanger, hasta los modernos. Las giras la llevaron a muchos países de Europa. Desde la inauguración de la Filarmónica en 1986 con la Octava sinfonía de Mahler, fue una invitada fija del Teatro de Colonia. Cuando la joven Blankeburg se presentó a las audiciones de Hans Swarowsky para perfeccionar sus estudios, no cedió al estupor ni al prejuicio de quienes no creían en una mujer en el podio. Así pues, empezó su camino “para ser infeliz”, en palabras de su padre. Desde los años 70 su interpretación de la música no pudo ignorar la presencia de compositoras; el incesante interrogativo sobre si había habido compositoras y sobre si había habido alguna genial. Su historia personal representa también, y especialmente, la historia colectiva de muchas mujeres que decidieron dedicarse a la dirección de orquesta contra todos los prejuicio y modelos culturales, todavía hoy arraigados.
Elke Mascha Blankeburg, en plena actividad de concertista, decidió fundar en 1978 el círculo cultural Frau und Musik (Mujer y Música) con el objetivo de publicar –en colaboración con dos editoriales alemanas–, conservar y ejecutar la música de las compositoras, como la de Fanny Mendelsoon y Marianna Martinez, descubiertas por ella misma. De estas compositoras dirigió y publicó la primera discografia mundial. En 1989 fundó la primera biblioteca internacional de Música de Compositoras. En 1986 fundó la Clara Schuman Orchester de Colonia, la primera orquesta sinfónica femenina de la República Federal de Alemania. En 1996 fundó en Italia la Academia europea Francesca Caccini y la Orchestra Clara Schumann. Con su Ensemble realizó una tournée por Europa y varios programas televisivos. Desde 1999 se dedicó por completo a la escritura, después de una grave pérdida de oído. En particular dedicó algunos años a la escritura de una pequeña enciclopedia universal sobre la historia de las directoras de orquesta en el mundo, Dirigentinnen im 20. Jahrhundert, portraits von Marin Alsop bis Simone Young (Mujeres directoras de orquesta en el siglo XX, retratos de Marin Alsop a Simone Young, aún no traducido al español), que rappresenta un importante y único estudio biográfico y documental sobre la historia de las mujeres en la dirección musical.
Dirección de conciertos con música de compositoras
1982 Isabella Leonarda (1620-1700): In coelis personent Geistliches Konzert für Soli, Chor und B.c., Kirche St. Peter, Köln
1983 Barbara Strozzi (1619-1677): Il primo libro di Madrigali für Soli, Chor und B. c., Rathauskonzerte in Wasserburg am Inn
1984 Fanny Mendelssohnssohn (1805-1847): Oratorium nach Bildern der Bibel für Soli, Chor und Orchester, Kirche St. Maria Himmelfahrt in Köln
1986 Fanny Mendelssohnssohn: Ouverture für großes Orchester in C-Dur in der Alten Oper Frankfurt beim "Fest der 1000 Frauen"
Fanny Mendelssohnssohn: 17 weltliche A-Capella-Chöre, Kammermusik-Saal der Berliner Philharmonie
1987 Fanny Mendelssohnssohn: Hero und Leander dramatische Szene für Sopran und Orchester, Stadthalle Unna beim "Internationalen Komponistinnen-Festival"
1987 Louise Farrenc (1804-1875): Symphonie Nr. III in g-moll, op. 36 Stadthalle Unna beim "Internationalen Komponistinnen-Festival"
1991 Marianna Martinez (1744-1812): La Tempesta Kantate für Sopr. u. Orch., St. Pantaleon Kirche Köln
1993 Caroline Ansink (* 1959): Sternen-Walzer für großes Orchester beim Bundespresseball Bonn im Hotel Maritim
1996 Cornelia Zimanowski (* 1955): Musik für die Frauen dieser Welt, Konzert für Oboe, Chor und Orchester, Friedrich-von Thiersch-Saal, Kurhaus Wiesbaden