TOTALE STRADE / VIE / PIAZZE / ETC.: |
955 |
INTITOLATE A UOMINI: |
506 |
INTITOLATE A DONNE: |
48 |
CRITERI DI CLASSIFICAZIONE DELLE STRADE INTITOLARE A DONNE |
Madonne (Immacolata, Beata Vergine, Santa Maria etc.): |
7 Madonna delle Stelle Santa Maria (5) Santa Maria Assunta |
Sante, beate, martiri: |
13 Santa Lucia (11) Santa Teresa (2) |
Suore e benefattrici religiose, benemerite, fondatrici ordini religiosi e/o enti assistenziali-caritatevoli: |
3 Suor Elena Aiello (2) Suor Stefanina Bragagnolo |
Benefattrici laiche, fondatrici enti assistenziali-caritatevoli: |
-- |
Letterate / umaniste (scrittrici, poete, letterate, critiche, giornaliste, educatrici, pedagoghe, archeologhe, papirologhe...): |
7 Cinzia De Luca Elettra Assunta Battaglia Lucrezia della Valle (2) Nosside di Locri Paolina Gervasi Mantovani Rita Pisani |
Scienziate (matematiche, fisiche, astronome, geografe, naturaliste, biologhe, mediche, botaniche, zoologhe...): |
1 Cusina de Plastino |
Donne dello spettacolo (attrici, cantanti, musiciste, ballerine, registe, scenografe...): |
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Artiste (pittrici, scultrici, miniaturiste, fotografe, fumettiste...): |
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Figure storiche e politiche (matrone romane, nobildonne, principesse, regine, patriote, combattenti della Resistenza, vittime della lotta politica / guerra / nazismo, politiche, sindacaliste, femministe...): |
14 Anna Lucente Anna Morrone Caterina Vaccaro Emanuela Setti Carraro Evelina Cundari Francesca Morvillo Giuditta Levato Isabella d’Aragona Lisa E. Bilotti Maria Elisabetta De Rose Maria Rosaria Sessa Natascia Berlingieri Roberta Lanzino Teresa Bartolomeo |
Lavoratrici / imprenditrici / artigiane: |
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Figure mitologiche o leggendarie, personaggi letterari: |
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Atlete e sportive: |
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Altro (nomi femminili non identificati; toponimi legati a tradizioni locali, ad es. via delle Convertite, via delle Canterine, via della Moretta, via delle Zoccolette; madri di personaggi illustri...): |
3 Largo della Consulta Femminile Largo delle Vergini via Giulia |
Censimento a cura di: Livia Capasso
Toponomastica femminile a Cosenza
di Livia Capasso
Le strade, larghi, piazze a Cosenza sono 953; ci sono poi 12 giardini (11 dedicati ad uomini, 1 alla scrittrice e giornalista Matilde Serao) e 6 parchi (4 dedicati ad uomini, 1 alla scrittrice Grazia Deledda e 1 ad Aversa Lucia e Salvatore, vittime della mafia) . Molti toponimi alludono a località geografiche, regioni, città, fiumi italiani, ci sono una piazza Europa e un corso Italia, città nordafricane e località friulane rese famose dalla prima guerra mondiale. 42 sono i toponimi legati a santi, delle sante sono presenti S. Teresa e S. Lucia in vie, vichi e vicoletti. Altri toponimi esprimono l’esistenza di botteghe, taverne, attività artigianali, come piazza dei Follari, dove i follari sono i bozzoli del baco da seta il cui allevamento era molto diffuso in città, o l’antica via dei Pettini, dove esponevano i venditori di pettini di bosso o il rione Pignatari, legato alla presenza di artigiani produttori di vasi di terracotta (le pignate), e così le Paparelle e le Cannuzze. Singolari anche la Giostra Vecchia, gli Archi di Ciaccio, Portapiana, Popilia, la via romana costruita nel 132 a.C. da Publio Popilio, che portava da Capua a Reggio Calabria.
506 i toponimi legati a figure maschili, ci sono grandi poeti, come Alighieri, Ariosto,Carducci, Petrarca,Manzoni, filosofi come Campanella, Croce e Telesio, figure storiche quali Alarico, Epaminonda, Talarico, i Fratelli Bandiera, Cadorna, Crispi, Diaz, Mazzini, Garibaldi, Giovanni XXIII, Kennedy, Salvemini, Moro, Gramsci, Vittorio Emanuele II e Umberto I, Pertini, Matteotti. Tra gli artisti figurano Jean Michel Basquiat, Luca Giordano, Renato Guttuso, Keit Haryng, Mattia Preti, Andy Warhol e il regista Federico Fellini. Molte vie recano i nomi di famiglie notabili locali Una curiosità: il Beato Angelico a Cosenza non è il famoso pittore quattrocentesco, ma un frate francescano di Acri, morto nel 1739.
Ci sono una via dell’Unità d’Italia e una piazza Vittime civili di guerra; 6 vie dedicate ai Caduti: di Capaci, via Fani, via D’Amelio, Melissa, Rezzà, sul lavoro. La via Julia non fa riferimento ad una donna, ma probabilmente a Vincenzo Julia, poeta ottocentesco, nativo di Acri, che ha cantato l’amore per la sua terra; così pure via Simonetta è dedicata a Francesco Simonetta segretario degli Sforza, morto nel 1480, nato a Caccuri (CS).
Le Madonne sono 7: 5 Santa Maria, 1 Santa Maria Assunta, 1 Madonna delle Stelle.
Le Sante 13: 11 tra vie e vicoli dedicati a Santa Lucia, 2 a Santa Teresa.
Le Religiose 3: 1 largo ed 1 traversa intitolate alla venerabile Madre Suor Elena Aiello, 1 a Suor Stefanina Bragagnolo.
7 le umaniste: 5 scrittrici (Paolina Gervasi Mantovani 1907-1999, Rita Pisani, via e gradoni intitolati a Lucrezia della Valle e la poetessa Nosside di Locri, IV,III sec a.C.); e 2 educatrici, Elettra Assunta Battaglia e Cinzia De Luca.
C’è poi un largo intitolato ad un medico, Cusina de Plastino.
14 le donne della storia: la regina Isabella d’Aragona, la sindacalista Giuditta Levato, l’attivista politica Evelina Cundari (eletta al Comune di Cosenza nel 1946 come candidata per la Democrazia Cristiana, unica donna in una giunta di 40 consiglieri), Caterina Vaccaro, detta Katina, anche lei politica e l’antifascista Anna Lucente, Lisa E. Bilotti, figlia dell’imprenditore e mecenate Carlo Bilotti, scomparsa a vent'anni per leucemia.; due vittime della mafia: Emanuela Setti Carraro, morta insieme al marito, il generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, nel 1982 (la via è dedicata anche al marito) e Francesca Morvillo, morta nel 1992 nella strage di Capaci, insieme al marito Giovani Falcone (il viale è dedicato anche al marito); 2 vittime della strada ( De Rose Maria Elisabetta, insieme ad Aiello Alessandro , Natascia Berlingieri) e 3 vittime della violenza maschile (Roberta Lanzino, diciannovenne violentata ed uccisa, Anna Morrone e la giornalista Maria Rosaria Sessa, queste ultime uccise dai propri compagni) ed una via intitolata ad un’imprecisata Teresa Bartolomeo.
Nella voce Altro è compreso un largo della Consulta Femminile.
Tra le scuole trovo intitolato l’Istituto Magistrale a LUCREZIA DELLA VALLE, poetessa e mecenate cosentina del ‘600.