emilia romagna-re-bibbiano

TOTALE STRADE / VIE / PIAZZE / ETC.: 147
INTITOLATE A UOMINI: 99
INTITOLATE A DONNE: 9
CRITERI DI CLASSIFICAZIONE DELLE STRADE INTITOLARE A DONNE
Madonne (Immacolata, Beata Vergine, Santa Maria etc.): 1
Madonna di Gavasseto
Sante, beate, martiri: 2
Sant'Eufemia
Santa Lucia 
Suore e benefattrici religiose, benemerite, fondatrici ordini religiosi e/o enti assistenziali-caritatevoli: 2
Madre Teresa di Calcutta
Suor Enrichetta Monti 
Benefattrici laiche, fondatrici enti assistenziali-caritatevoli: --
Letterate / umaniste (scrittrici, poete, letterate, critiche, giornaliste, educatrici, pedagoghe, archeologhe, papirologhe...): --
Scienziate (matematiche, fisiche, astronome, geografe, naturaliste, biologhe, mediche, botaniche, zoologhe...): --
Donne dello spettacolo (attrici, cantanti, musiciste, ballerine, registe, scenografe...): --
Artiste (pittrici, scultrici, miniaturiste, fotografe, fumettiste...): --
Figure storiche e politiche (matrone romane, nobildonne, principesse, regine, patriote, combattenti della Resistenza, vittime della lotta politica / guerra / nazismo, politiche, sindacaliste, femministe...):

3
Nilde Iotti
Ave Melioli
Contessa Matilde di Canossa

Lavoratrici / imprenditrici / artigiane: --
Figure mitologiche o leggendarie, personaggi letterari: --
Atlete e sportive: --
Altro (nomi femminili non identificati; toponimi legati a tradizioni locali, ad es. via delle Convertite, via delle Canterine, via della Moretta, via delle Zoccolette; madri di personaggi illustri...): 1
Favorita

  Censimento a cura di: Roberta Pinelli  

 

 

Ave Melioli (1922-1944)

Giovanissima aderì alla Resistenza con il nome di battaglia di "Tita". Fu attiva come staffetta dal marzo del 1944. Ricercata dai fascisti riparò in montagna. Operò in un primo tempo nel reggiano; si trasferì poi nel parmense, nel comando della 47^ Brigata Garibaldi. Cadde in combattimento il 20/11/1944 a ponte di Lugagnano, in comune di Monchio delle Corti.Le fu assegnata la  medaglia d'argento alla memoria.

Suor Enrichetta Monti (1873-1958)

Contessa, figlia unica di famiglia nobile e agiata, nel 1919 decise di entrare come suora nelle Figlie di Maria Ausiliatrice.

Il voto di povertà era per lei l'essenziale della vita. Così decise di trasferire all'ordine cui apparteneva la proprietà del settecentesco palazzo adiacente alla chiesa di Bibbiano, facendone un orfanotrofio con oratorio festivo e scuola di lavoro per le ragazze del paese. Era l'inizio di un grande programma educativo.