TOTALE STRADE / VIE / PIAZZE / ETC.: | 228 |
INTITOLATE A UOMINI: | 133 |
INTITOLATE A DONNE: | 7 |
CRITERI DI CLASSIFICAZIONE DELLE STRADE INTITOLARE A DONNE | |
Madonne (Immacolata, Beata Vergine, Santa Maria etc.): | 1 Madonna della Pioppa (via) |
Sante, beate, martiri: | 2 Suore Redena (via) delle Suore |
Suore e benefattrici religiose, benemerite, fondatrici ordini religiosi e/o enti assistenziali-caritatevoli: | -- |
Benefattrici laiche, fondatrici enti assistenziali-caritatevoli: | -- |
Letterate / umaniste (scrittrici, poete, letterate, critiche, giornaliste, educatrici, pedagoghe, archeologhe, papirologhe...): | 2 Grazia Deledda (via) Ada negri (via) |
Scienziate (matematiche, fisiche, astronome, geografe, naturaliste, biologhe, mediche, botaniche, zoologhe...): | -- |
Donne dello spettacolo (attrici, cantanti, musiciste, ballerine, registe, scenografe...): | -- |
Artiste (pittrici, scultrici, miniaturiste, fotografe, fumettiste...): | -- |
Figure storiche e politiche (matrone romane, nobildonne, principesse, regine, patriote, combattenti della Resistenza, vittime della lotta politica / guerra / nazismo, politiche, sindacaliste, femministe...): | 1 Donne del XVIII Febbraio (via) |
Lavoratrici / imprenditrici / artigiane: | -- |
Figure mitologiche o leggendarie, personaggi letterari: | -- |
Atlete e sportive: | -- |
Altro (nomi femminili non identificati; toponimi legati a tradizioni locali, ad es. via delle Convertite, via delle Canterine, via della Moretta, via delle Zoccolette; madri di personaggi illustri...): |
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Censimento a cura di: Roberta Pinelli .
Via delle Donne del XVIII Febbraio
Martedì 18 febbraio 1945 circa 150 donne, provenienti da Gavello, Scortichino, Guattarella, Ospitale, Burana, San Biagio, entrarono nella piazza del mercato urlando e manifestando con i propri cartelli, fino ad occupare con la forza il Municipio di Bondeno per rivendicare pubblicamente da una finestra la volontà di lottare contro il freddo, la fame ed i rastrellamenti nazifascisti. Contemporaneamente iniziarono a piovere da altre finestre del palazzo comunale i documenti e i fascicoli dello stato civile, ed anche le carte annonarie con cui venivano razionati i generi di largo consumo, per essere incendiati. Intervennero i militi delle brigate nere per disperdere la gente sparando e lanciando bombe a mano. L'azione fu veloce ed efficace, ma alcune donne furono ferite ed altre 7 arrestate, poi sottoposte a percosse e torture durante i successivi interrogatori. Le arrestate furono rilasciate tutte solamente perché il piano prevedeva il sequestro del podestà Gulinelli, residente a Gavello, che venne regolarmente compiuto dai partigiani di supporto: la minaccia della sua fucilazione in caso di mancata liberazione delle arrestate sortì l'effetto sperato.