Sono trascorsi 8 mesi dall’esordio della rubrica “Toponomastica femminile” su Paese Sera. Dal 1° Aprile scorso abbiamo accompagnato l’allora neonato progetto Toponomastica femminile (http://www.toponomasticafemminile.it/) ospitando ogni domenica i contributi delle ricercatrici, costruendo settimana dopo settimana un archivio della memoria.
L'idea di censire le vie dedicate alle martiri dell'antifascismo è venuta alla venticinquenne Giulia Salomoni, un'emiliana cresciuta tra strade dedicate a staffette e combattenti. Ha imparato a conoscerne nomi ed azioni fin da piccola e dunque a mantenerne viva memoria: un esempio utile a ribadire, se mai ce ne fosse ancora bisogno, il ruolo fondamentale che le scelte toponomastiche giocano nell'educazione delle giovani generazioniL’obiettivo è stato, fin da principio, quello di compiere un viaggio a piedi tra i quartieri di Roma alla scoperta delle “strade delle donne” e delle storie ad esse legate: in 44 puntate abbiamo attraversato la città da Boccea all’Eur, dal Tufello alla Tuscolana, correndo sui sampietrini assolati del centro storico e tra i viali ombrosi di villa Pamphili.
Ciascun municipio è stato protagonista di due uscite: nella prima sono stati presentati i dati relativi ai luoghi già intitolati a figure femminili, mentre nella seconda sono state avanzate tre nuove proposte per future dediche. Considerando anche gli eventi speciali, legati al progetto “Partigiane in Città” in occasione del 25 Aprile e alla campagna per l’intitolazione di una strada di Monteverde a Miriam Mafai, ogni appuntamento ha raggiunto migliaia di visualizzazioni e condivisioni promuovendo sensibilmente il tema dell’odonomastica femminile in città.
Paese Sera ha seguito anche il I Convegno nazionale tenutosi il 6 e 7 ottobre scorsi sempre a Roma presso la Casa Internazionale delle Donne, che ha visto la partecipazione di ricercatrici e ricercatori provenienti da tutta Italia (http://www.toponomasticafemminile.it/iniziative/iniziative-convegno-nazionale.html).
In quell’occasione è stata per la prima volta allestita la mostra suddivisa in quattro sezioni (nazionale, estera, romana e dedicata alle partigiane) con le fotografie delle targhe stradali scattate dalle partecipanti al gruppo di ricerca. Un’iniziativa molto sentita che continua ancora oggi ed è aperta a tutti: chiunque voglia contribuire alla raccolta di immagini può infatti inviare la propria all’indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., specificando la città in cui la foto è stata presa.
È stato un anno di forte partecipazione, quindi, culminato con il conferimento di un importante riconoscimento all’iniziativa: “Toponomastica femminile” ha vinto, infatti, l’ottava edizione del premio DONNAèWEB promosso da TAG, Gender Art & Technologies e CNA Toscana in collaborazione con Web Italia Onlus. Nato nel 2004, il contest si rivolge alle donne che utilizzano internet per lavorare e per promuovere la propria attività ed obiettivo del concorso è valorizzare la creatività femminile espressa attraverso la rete (http://donnaeweb.it/dew/?page_id=3410).
Il premio è stato ricevuto da Maria Pia Ercolini e Maria Antonietta Nuzzo, in rappresentanza dell’intero gruppo di lavoro premiato “per l’originalità dell’idea a favore delle donne e della loro visione/concezione nella società, per l’accuratezza e approfondimento delle informazioni. Per la capacità di interagire con le istituzioni al fine di cambiare l’approccio mentale alla comprensione della parità fra i generi e per la grande abilità nel fare rete attiva”.
Un traguardo importante che in coincidenza con la fine del tour per i municipi romani segna un momento di pausa nello studio e nel recupero di informazioni sulle vie dell’Italia e del mondo. Una sosta breve, però, perché con l’anno nuovo l’avventura delle passeggiate per le strade delle donne riprende con le città della Provincia di Roma: già dal 6 gennaio si andrà alla scoperta di Anzio e Nettuno per svelare le storie legate ai territori e scoprire e ricordare le donne che hanno scritto la storia del nostro Paese. Buon Anno dal gruppo di Toponomastica Femminile e arrivederci nel 2013!
di Toponomastica femminile