TOTALE STRADE / VIE / PIAZZE / ETC.: | 90 |
INTITOLATE A UOMINI: | 40 |
INTITOLATE A DONNE: | 2 |
CRITERI DI CLASSIFICAZIONE DELLE STRADE INTITOLARE A DONNE | |
Madonne (Immacolata, Beata Vergine, Santa Maria etc.): | - |
Sante, beate, martiri: | 1 Beata Rosa |
Suore e benefattrici religiose, benemerite, fondatrici ordini religiosi e/o enti assistenziali-caritatevoli: | -- |
Benefattrici laiche, fondatrici enti assistenziali-caritatevoli: | -- |
Letterate / umaniste (scrittrici, poete, letterate, critiche, giornaliste, educatrici, pedagoghe, archeologhe, papirologhe...): | -- |
Scienziate (matematiche, fisiche, astronome, geografe, naturaliste, biologhe, mediche, botaniche, zoologhe...): | -- |
Donne dello spettacolo (attrici, cantanti, musiciste, ballerine, registe, scenografe...): | -- |
Artiste (pittrici, scultrici, miniaturiste, fotografe, fumettiste...): | -- |
Figure storiche e politiche (matrone romane, nobildonne, principesse, regine, patriote, combattenti della Resistenza, vittime della lotta politica / guerra / nazismo, politiche, sindacaliste, femministe...): | 1 Antonia del Balzo |
Lavoratrici / imprenditrici / artigiane: | -- |
Figure mitologiche o leggendarie, personaggi letterari: | -- |
Atlete e sportive: | -- |
Altro (nomi femminili non identificati; toponimi legati a tradizioni locali, ad es. via delle Convertite, via delle Canterine, via della Moretta, via delle Zoccolette; madri di personaggi illustri...): | -- |
Censimento a cura di: Silvia Enzi
Fonte: tabella viario provincia di Mantova / Google Maps.
Antonia del Balzo (1461/Gazzuolo, 13 Giugno 1538)
Era figlia di Pirro del Balzo, duca di Andria. La sorella Isabella fu regina consorte del re Federico IV di Napoli. Nel 1479 sposò Gianfrancesco Gonzaga, che fu capostipite del ramo cadetto dei “Gonzaga di Sabbioneta”, col quale ebbe undici figli di cui ben cinque gemelli.Grazie al prestigio del nome dei Gonzaga e di quello della propria famiglia, Antonia riuscì, assieme al marito, a mettere in atto un’accorta politica matrimoniale che consentì alla propria prole di imparentarsi con alcune tra le più potenti famiglie del tempo .Visse gran parte della vita e della sua vedovanza a Gazzuolo, circondandosi di una piccola ma qualificata corte formata da artisti e letterati, e vi morì il 13 giugno 1538.