Il nome dell'anno 2012

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Come ogni anno, la «Rivista Italiana di Onomastica» e il Laboratorio Internazionale di Onomastica (LIOn) dell’Università di Roma “Tor Vergata” propongono il concorso “Il nome dell’anno”. I candidati finali sono qui sotto con le motivazioni.

Per esprimere la vostra preferenza rispondendo a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., poiché il sito del LIOn è in fase di ristrutturazione. Si allegano le motivazioni anche su file. I risultati del sondaggio saranno al più presti resi noti e commentati nel sito del LIOne nella «Rivista Italiana di Onomastica». “Il nome dell’anno 2012”. Il simbolico titolo di è assegnato a un nome proprio – di persona, di luogo, di oggetto, di animale, marchio industriale, nome finzionale – oppure a una voce del lessico derivante da un nome proprio, che abbia avuto modo di distinguersi per originalità, significato, fantasia, storia, o per gli eventi che riflette. Il nome deve essere italiano o comunque largamente diffusosi in Italia (altri Paesi hanno il loro concorso nazionale) e non va confuso con “il personaggio dell’anno”. Ecco le 13 candidature per il 2012 (è tuttavia possibile votare anche per un nome differente). Seguono le motivazioni per ciascuna. L’aggiunta della vostra motivazione è facoltativa ma graditissima.

AGENDA MONTI

BURLESQUE

CONCORDIA

CORVO DI SAN PIETRO

GRILLINI

HU e SINGH

ITALO

MARIO

RIGOR MONTIS

ROTTAMATORE

SCIPIONE

SOFIA

TOPONOMASTICA FEMMINILE

 

AGENDA MONTI. La politica, le strategie, i comportamenti e gli atteggiamenti del prof. Mario Monti, capo del governo, costituiscono il montismo che piace slla metà degli italiani e di più ai capi di stato e di governo straniero. La copertina del «Time» con il faccione del presidente del Consiglio e la domanda “Can this man save Europe?” suggell in febbraio il grande momento del montismo. Che è tipica voce di lessico derivata con -ismo da un nome proprio, documentata anche per altri politici (berlusconismo, bossismo, dipietrismo, dalemismo, rutellismo, vendolismo, bersanismo, finismo, casinismo, pannellismo, ciampismo, scilipotismo, ecc.). Prodotto del montismo è l’Agenda Monti, ossia il programma per il presente e il futuro di Mario Monti: che avrebbe voluto indicare tale dizione anche nel simbolo elettorale della coalizione che lo sostiene, sconsigliato poi da chi ritiene che per l’italiano medio “agenda” sia solo una rubrica telefonica o un calendario.

BURLESQUE. Silvio Berlusconi offre una nuova versione della tipologia delle cene e delle feste nella villa di Arcore che sono al centro dell’attenzione della magistratura. Si trattava semplicemente di gare di burlesque. Burlesque, divenuto anche nome proprio come titolo dell’omonimo film di Steven Antin del 2010, è parola che indicava uno spettacolo di tipo parodistico destinato ai meno acculturati, e perciò detto anche le “follie dei poveri”, già sviluppatosi dal Trecento come satira di vari testi e poi trasformatosi dal passatempo leggero a un divertimento per adulti anche a sfondo erotico, specie in America; in ogni caso, un antesignano degli spogliarelli. Deriva da burla, forse dal latino burrae, cioè ‘scherzi, sciocchezze’, ma comunque attraverso una voce spagnola burla e poi il francese burlesque.

CONCORDIA. Il naufragio della Costa Concordia, la sera del 13 gennaio, davanti alle coste dell’isola del Giglio, con i suoi morti, feriti e dispersi è una delle maggiori tragedie del mare riguardanti navi turistiche. Il nome non porta fortuna: tutti le denomizione delle imbarcazioni da crociera sono peraltro improntate a sentimenti positivi. Nella flotta Costa gli altri nomi sono Fortuna, Magica, Allegra, Luminosa, Deliziosa, Victoria, Serena, Romantica e Allegra, ecc. Dal 14 gennaio il nome Concordia sparisce dal sito web della Costa Crociere, ma per mesi resterà alla ribalta della cronaca. Nell’anno in cui la parola concordia vive anche in politica, attraverso il sostegno congiunto al governo dei tecnici fornito, a denti stretti, da Centro-destra e Centro-sinistra.

CORVO DI SAN PIETRO. Paolo Gabriele, detto Paoletto, 46enne romano cittadino vaticano, maggiordomo del Papa, è arrestato con l’accusa di furto aggravato di documenti segreti che costituiscono la base del libro di denuncia “Sua Santità” di Gianluigi Nuzzi. Nei giorni seguenti si parla di una congiura in Vaticano cui non sarebbe estraneo almeno un alto prelato. Paoletto viene indicato dalla stampa come il Corvo di San Pietro; qualcuno obietta che si dovrebbe parlare più di talpa, che agisce nascostamente come chi vive sottoterra; corvo è piuttosto colui che getta lo scompiglio attraverso lettere anonime, come nel film “Le corbeau” di Henri-George Clouzot del 1943, da cui deriva la metafora. Tra i predecessori più noti, il cosiddetto corvo del Palazzo di Giustizia di Palermo che si mise all’opera nell’anonimato nel 1989, dopo il fallito tentativo dell’Addaura a Giovanni Falcone.

GRILLINI. Il successo elettorale di Beppe Grillo e del suo Movimento Cinque Stelle nella tornata amministrativa ha il sapore del boom. Percentuali in doppia cifra in molte città, il candidato grillino nuovo sindaco a Parma dal 20 maggio e in alcuni co,uni minori, secondo o terzo in altri. Intanto la parola grillino entra di diritto nel vocabolario italiano. In genere i seguaci di un politico o di qualsiasi personaggio ne assumono il nome con il suffisso -iano: berlusconiano, dalemiano, finiano, bossiano… Nel caso del comico genovese da Grillo non sono nati i grilliani, ma i grillini, argomento per i linguisti. Del resto le eccezioni non sono mai mancate, da moroteo a dipietrista e sono documentati anche almirantino, dipietrino, prodino, saragattino, per non dire di garibaldino, camillino e leoncavallino. E, d’altra parte, grillino non basta se, in misura certamente minore, si leggono, soprattutto in rete, anche grillante, grillesco, grillista e grilloide…

HU e SINGH. L’anagrafe del Comune di Milano scopre che il secondo cognome più numeroso in città, dopo Rossi, è il cinese Hu. La notizia fa il giro delle televisioni e dei giornali. I cognomi cinesi tra i primi 10 a Milano sono 3, con Chen e Zhou e tra i primi 100 sono ben 12. Si dà molto risalto al fatto che i signori Hu (e i Chen) sono più dei Brambilla, ma Brambilla non è mai stato il cognome più numeroso a Milano, sempre superato da Rossi, Colombo, Ferrari, Bianchi e Villa e di recente anche da Russo. Al pari di molti cognomi cinesi Hu può avere più significati, ma in particolare si collega alla riduzione del toponimo Youhu, esistente all’epoca della dinastia Xia. Invece Singh vuol dire ‘leone’ ed è il cognome più frequente tra gli indo-pakistani di religione sikh emigrati in Italia. La sua frequenza è tale che Singh è oggi il 1º cognome in assoluto in alcuni comuni tra i quali Brescia, dove ha surclassato Ferrari, Rossi, Bianchi e tutti i più numerosi nomi di famiglia della tradizione italiana. Si tratta inoltre, di un cognome (ma anche nome personale e soprannone) esclusivamente maschile, cui corrisponde il soltanto femminile Kaur, che significa ‘principessa’.

ITALO. La liberalizzazione nell’ambito dei servizi dei trasporti ferroviari si concretizza con l’esordio di Italo, da Napoli Centrale a Milano Porta Garibaldi passando per Roma Tiburtina, Firenze S. Maria Novella, Bologna Centrale e Milano Rogoredo. È il treno ad alta velocità della compagnia privata Ntv (Muovo Trasporto Viaggiatori) che fa capo a Luca Cordero di Montezemolo e interrompe il monopolio di Trenitalia; cinema, collegamento wi-fi e distributori di bibite e snack tra le novità; e la classe economica si chiama Smart, contrapposta alla Prima e alla Club (lusso e superlusso). A pieno regime i collegamenti saranno 50 tra 9 città e 15 stazioni. Italo è il nome dell’eroe leggendario, enotrio o forse siculo che, secondo una tradizione poco accreditata, avrebbe dato nome all’Italia; come nome di persona è stato imposto ad oltre 40.000 italiani nel XX secolo (con oltre 6.000 tra Itala e Italina).

MARIO. «Time Magazine» compila e diffonde la lista delle 100 persone più influenti nel mondo. Insieme a Obama e a Hillary Clinton (ma anche a Rihanna e a Pippa Middleton) ci sono due soli italiani, i due Mario dell’economia, il presidente del Consiglio Monti e il presidente della Bce Draghi. Mario sembra così rilanciarsi come nome italiano per eccellenza, anche se oggi non è tra i primi … per i nuovi nati e nella popolazione in generale è sceso sotto i primi 10. Mario non è il maschile di Maria come molti credono, ma è un nome d’origine etrusca adottato dai romani, dal significato incerto. Il soprannome Super Mario era già stato più volte usato, a partire dal nome di uno dei più popolari videogiochi della storia, Super Mario Bros. (prodotto in Giappone dalla Nintendo nel 1985), protagonisti due fratelli italiani, Mario e Luigi contro i cattivi nel Regno dei funghi. Nella realtà, in particolare quella sportiva, SuperMario era detto il ciclista Mario Cipollini e poi il calciatore Mario Balotelli. In giugno, il contemporaneo successo del capo del governo italiano nel vertice europeo di Bruxelles e del calciatore della Nazionale nella partita vinta contro la Germania ai campionati europei, induce a ripescare in grande stile il soprannome e decine di immagini al computer mixano in vari abbigliamenti Monti e Balotelli, creando un Super-SuperMario.

RIGOR MONTIS. Si moltiplicano i giochi di parole col nome e cognome del premier Mario Monti: non soltanto la pizza “mari o monti”, ma anche il libro con la prima biografia intitolata Il sacro Monti, il Monti Bis, la Quota Monti (inteso come valore dello spread), ecc. Tra i giochi linguistici basati su quel nome ha successo in particolare quello coniato da Beppe Grillo, leader del Movimento Cinque Stelle. Rigor Montis allude contemporaneamente al rigore, elemento fondante la politica economica del governo tecnico guidato dal professore e, giocando sul rigor mortis, alle presunta morte della crescita e dello sviluppo economico che, a parere di alcuni, rappresenta l’esito delle politiche appunto di rigore.

ROTTAMATORE. Matteo Renzi, sindaco di Firenze, era già stato battezzato nel 2011 il “Rottamatore” per aver dichiarato che i politici non più giovani e alla ribalta nazionale da troppo tempo, compresa l’intera classe dirigente del suo partito, il PD, era da “rottamare”. La violenza del verbo e l’azione continuativa di Renzi hanno portato a un inevitabile dissenso forte anche all’interno del PD, tradottosi nella candidatura del sindaco fiorentino alle primarie del partito, in dicembre. Primarie che hanno visto Renzi contendere la nomination al segretario Pierluigi Bersani nel ballottaggio finale. La “rottamazione” o comunque la messa a riposo dei politici italiani di più lungo corso è stato uno dei temi dominanti la discussione politica italiana del 2012 in vista delle elezioni del febbraio 2013.

SCIPIONE. È l’anticiclone africano che rialza le temperature in Italia di una decina di gradi e segna l’arrivo dell’estate. A imitazione di quanto in modo ufficiale avviene per gli uragani e altri fenomeni atmosferici che hanno un nome di persona, anche la causa del fine settimana di fuoco in Italia viene battezzato (da un popolare sito privato di metereologia, Meteo.it, che chiede il parere dei lettori): Scipione, come l’Africano appunto, il generale romano che sconfisse il punico Annibale. Il nome Scipione, continuatosi anche dal Rinascimento in poi e portato nel XX secolo da circa 850 italiani, deriva dal cognomen latino Scipio che vuol dire ’bastone di comando, scettro’. Seguono Caronte a fine giugno, Minosse ai primi e Ulisse negli ultimi giorni di luglio, ad agosto Nerone, Caligola, Poppea, Virgilio, Circe, Bacco, Medea, per ogni ondata di caldo o di freddo…

SOFIA. È il nome imposto alla prima bimba del 2012 nata a Roma, la prima delle circa 8.500 Sofia nate nel 2012. E solo nel 2012 l’Istat comunica ufficialmente che Sofia è il primo nome per frequenza imposto alle bambine nel 2010 e poi anche nel 2011. In tal modo, come già previsto, finisce dopo 20 anni esatti il primato di Giulia, che nel 1991 era subentrato a Maria, dominatore in Italia da secoli (almeno a livello nazionale). Il nome d’origine greca, equivalente a ‘sapienza’, risulta il nº in Piemonte, Lombardia, Veneto, Liguria, Emilia-Romagna, Umbria, Marche, Abruzzo, Calabria e Sardegna, ma perde il primato a Trento, in Friuli-Venezia Giulia, in Toscana e in Sicilia sempre in favore di Giulia, che continua a tallornarlo a poche centinaia di bambine di differenza.

TOPONOMASTICA FEMMINILE. Nasce in gennaio e in pochi mesi conta migliaia di adesioni il gruppo “Toponomastica femminile”, fondato da un’insegnante romana, Maria Pia Ercolini. Finalità principale è di sensibilizzare le amministrazioni locali e i cittadini affinché alle donne siano riconosciuti meriti storici, sociali, politici, culturali almeno pari a quelli degli uomini e che dunque le pubbliche intitolazioni (strade, piazze, giardini e luoghi urbani in senso lato) riguardino in modo significativo anche le figure femminili, che oggi rappresentano dal 2% al 7% delle insegne stradali che celebrano e commemorano personaggi. Al termine del 2012 le azioni e le proposte del gruppo comprendevano: il censimento nazionale delle aree di circolazione in Italia; le iniziative “8 marzo: 3 donne, 3 strade”, “Partigiane in città”, “Largo alle Costituenti”; “Toponimi in campus” per censire gli spazi universitari e proporre anche in questo àmbito dediche a donne; “Le strade delle poliziotte” per ricordare le donne delle forze dell’ordine cadute nel compimento del proprio dovere. Echi su tutti i media nazionali internazionali, un convegno e già varie pubblicazioni per “Toponomastica femminile”.