Mall Vaasma
Giulia Canetto
Mall Vaasma (22 febbraio 1945 - 4 dicembre 2009) è stata in Estonia una personalità di spicco nel campo della micologia. Diplomatasi alla scuola secondaria di Põltsamaa nel 1963, fino al 1966 ha lavorato come insegnante di lingua russa presso la scuola elementare di Päinurme e dal 1967 al 1969 ha cominciato a interessarsi della coltivazione di funghi presso la base sperimentale del Ministero dell'Alimentazione. Nel 1969 si è iscritta all'Università di Tartu e nel 1974 si è laureata in Botanica ed Ecologia, con una specializzazione in Micologia; già un anno prima di laurearsi è entrata a far parte dell'Istituto estone di Zoologia e Botanica dell'Accademia delle scienze (l'ex università agraria estone, fondata nel 1951 e ribattezzata e ristrutturata nel novembre 2005 Università estone di scienze della vita, Eesti Maaülikool , EMÜ), con sede a Tartu, dove è rimasta a lavorare per il resto della sua vita. È stata assistente senior di laboratorio per il Dipartimento di Micologia; dal 2008 ha lavorato anche presso il Museo di Storia Naturale dell'Università di Tartu fino alla morte, avvenuta tragicamente nel 2009: è stata investita da un'auto mentre attraversava la strada. Nel numero di dicembre 2009 la rivista Eesti Loodus (Natura estone), annunciando la sua morte, le dedicò un articolo commemorativo.
Era una persona estremamente modesta e ha lavorato tutta la vita come assistente di laboratorio, anche se per le sue conoscenze avrebbe meritato un titolo accademico. Ha condotto innumerevoli spedizioni dai Paesi baltici all'estremo oriente russo, dove ha raccolto numerosi campioni di funghi che ora, essiccati, sono conservati nella biblioteca dell'Università estone di Scienze. Un suo grande merito è stata la realizzazione di un database dei funghi di larice, funghi che crescono appunto sotto i larici, con cui vivono in simbiosi, completo di tutti i dati della loro presenza, habitat, fenologia, fasi e tempi di sviluppo. Oltre a quanto pubblicato, la nostra biologa ha reso un inestimabile contributo allo sviluppo della micologia estone anche attraverso il lavoro quotidiano che ha svolto affiancando l'attività di tanti colleghi e colleghe. Ha collaborato con Erast Parmasto, direttore dell'Istituto estone di Zoologia e Botanica e professore di Botanica ed ecologia presso l'Università di Tartu, per la creazione del database delle specie di funghi in Estonia. Con Elmar Emil Leppik, altro micologo estone, ha contribuito a costituire un erbario micologico presso l'Università di Tartu. È stata anche coautrice di uno studio sui funghi del Caucasus National Wildlife Refuge (Riserva naturale nazionale del Caucaso). Ha pubblicato circa trenta articoli scientifici. Il suo ultimo articolo è stato uno studio sull’agarico muscario (Amanita muscaria), recentemente pubblicato nella rivista Folia Cryptogamica Estonica. Il nome di questo fungo, “muscario”, deriva da “mosca”, in quanto gli insetti sono attratti dai cappelli del fungo e ne rimangono stecchiti. Tant’è che il fungo è conosciuto anche come “amanita ammazzamosche”. Sino a poco tempo fa in diverse regioni italiane i suoi cappelli venivano collocati sui davanzali delle finestre e utilizzati a mo’ di insetticida. Le mosche “vittime” dell’agarico muscario sembrano morte, in realtà, se si lasciano dove sono, dopo un po’ di tempo riprendono vita e volano via: le mosche quindi non muoiono a contatto col fungo, bensì cadono in uno stato letargico. Un altro studio di Mall ha riguardato l'Heterobasidion annosum, un fungo che causa la putrefazione delle radici e delle estremità delle conifere, infetta i ceppi di pino appena tagliati e poi si diffonde nelle radici. Tramite il terreno passa poi nelle radici degli alberi vicini, che uccide. Se la superficie del moncone viene però inoculata con oidia del fungo Phleviopsis gigantea (Peniophora), un tipo di spora fungina, subito dopo l'abbattimento dell'albero, quest’operazione riduce o annulla la patogenicità dell’Heterobasidion nel ceppo, proteggendo così gli alberi vicini.
Mall ha organizzato anche diversi campi internazionali, primaverili e autunnali, della Mycological Society of the Estonian Society of Naturalists, eventi congiunti con micologi baltici e finlandesi. Per decenni ha partecipato a stage di micologia guidando gli/le studenti dell'Università di Tartu: organizzava passeggiate nei boschi in cui si raccoglievano funghi, che poi servivano per allestire mostre. Sapeva bene che tipi di funghi nascevano in determinate regioni del Paese: ad esempio i finferli sono più comuni nell’Estonia sud-orientale, nelle cui foreste abbondano funghi commestibili; mentre il cappuccino rossastro (Lactarius rufus) si trova nel parco nazionale di Lahemaa, un’area naturale protetta situata nell'Estonia settentrionale. Nella contea di Raplamaa, nella parte occidentale, invece, la specie più frequente è il fungo del miele, Armillaria mellea. Le foreste con lo spettro di specie più vario sono però su due isole estoni del mar Baltico, Saaremaa e Hiiumaa. Mall ci ha insegnato che in Estonia non c’è un metro quadrato di terreno senza funghi, a meno che non sia completamente sterile. Anche dopo un incendio ci sono funghi nel terreno e rimane il micelio fungino. La sabbia della riva del mare può essere priva di funghi perché viene lavata dall'acqua, ma anche qui ci sono funghi acquosi nel mare. I suoi studi sono stati pubblicati su riviste, come Eesti Loodus, dove con entusiasmo ha introdotto l’argomento dei funghi, e Folia Cryptogamica Estonica, e pubblicizzati anche attraverso diversi canali mediatici. In Italia, nel settembre del 1997, ha partecipato a un meeting europeo per la conservazione dei funghi a Vipiteno ed è uscito un suo studio nel febbraio del 1998 pubblicato dall’Università degli Studi di Siena.
Grazie alla sua eccezionale esperienza sulla commestibilità e tossicità dei funghi, Mall ha svolto un’intensa opera di consulenza nelle scuole, nei centri comunitari e altrove. Ogni stagione dei funghi, soprattutto in autunno, riceveva molte telefonate da giornalisti, lettere e ceste di funghi con richieste di definizioni e spiegazioni, e a tutti rispondeva con cortesia e affabilità. La sua opera di divulgazione ha contribuito a prevenire l'avvelenamento da funghi, triste fenomeno piuttosto frequente per chi si avventura nei boschi senza un’adeguata conoscenza. Chiunque l’abbia conosciuta, ne ricorda l’infinita cordialità, disponibilità e contagiosa allegria. Il suo contributo alla micologia estone è inestimabile E certamente per le sue conoscenze e la voglia di comunicarle Mall si può senz’altro definire un pilastro della micologia estone.
Traduzione francese
Mall Vaasma (22 février 1945 - 4 décembre 2009) a été une personnalité éminente en Estonie dans le domaine de la mycologie. Diplômée de l’école secondaire de Põltsamaa en 1963, Jusqu’en 1966, elle a travaillé comme professeur de langue russe à l’école primaire de Päinurme et, de 1967 à 1969, elle a commencé à s’intéresser à la culture de champignons à la base expérimentale du ministère de l’Alimentation. En 1969 elle s’inscrit à l’Université de Tartu et en 1974 elle est diplômée en Botanique et Écologie, avec une spécialisation en Mycologie; déjà un an avant d’être diplômée elle a fait partie de l’Institut estonien de Zoologie et Botanique de l’Académie des Sciences (l’ancienne université agricole estonienne, fondée en 1951 et rebaptisée et restructurée en novembre 2005 Université estonienne des sciences de la vie, Eesti Maaülikool , EMÜ), basée à Tartu, où elle est restée pour le reste de sa vie.Depuis 2008, elle travaille au Musée d’histoire naturelle de l’université de Tartu jusqu’à sa mort tragique en 2009 : elle a été renversée par une voiture alors qu’elle traversait la rue. Dans son numéro de décembre 2009, le magazine Eesti Loodus (Natura estone), annonçant sa mort, lui consacre un article commémoratif.
Elle était une personne extrêmement modeste et elle a travaillé toute sa vie comme assistante de laboratoire, bien que pour ses connaissances, elle mérite un diplôme universitaire. Elle a mené d’innombrables expéditions des pays baltes vers l’Extrême-Orient russe, où elle a recueilli de nombreux échantillons de champignons qui, maintenant séchés, sont conservés dans la bibliothèque de l’Université estonienne des sciences. L’un de ses grands mérites a été la création d’une base de données des champignons de mélèze, champignons qui poussent précisément sous les mélèzes, avec lesquels ils vivent en symbiose, avec toutes les données de leur présence, habitat, phénologie, phases et temps de développement. En plus de ce qui a été publié, notre biologiste a apporté une contribution inestimable au développement de la mycologie estonienne, notamment à travers le travail quotidien qu’elle a effectué en accompagnant l’activité de nombreux collègues. Elle a collaboré avec Erast Parmasto, directeur de l’Institut estonien de zoologie et de botanique et professeur de botanique et d’écologie à l’Université de Tartu, pour la création de la base de données des espèces de champignons en Estonie. Avec Elmar Emil Leppik, un autre mycologue estonien, elle a contribué à la constitution d’un herbier mycologique à l’Université de Tartu. Elle a également été co-auteur d’une étude sur les champignons du Caucasus National Wildlife Refuge (Réserve naturelle nationale du Caucase). Elle a publié une trentaine d’articles scientifiques. Son dernier article était une étude sur l’agaric muscario (Amanita muscaria), récemment publiée dans la revue Folia Cryptogamica Estonica. Le nom de ce champignon, "muscaire", vient de "mouche", car les insectes sont attirés par les chapeaux du champignon et restent immobiles. Tant et si bien que le champignon est également connu sous le nom de "amanita killer mouches". Jusqu’à récemment, dans différentes régions d’Italie, ses chapeaux étaient placés sur les rebords de fenêtres et utilisés comme insecticide. Les mouches "victimes" de l’agaric muscaire semblent mortes, en réalité, si elles se laissent où elles sont, après un certain temps, elles reprennent vie et s’envolent : les mouches ne meurent donc pas au contact du champignon, mais tombent dans un état léthargique. Une autre étude de Mall a porté sur Heterobasidion annosum, un champignon qui provoque la putréfaction des racines et des extrémités des conifères, infecte les souches de pin fraîchement coupées, puis se propage dans les racines. Il commence par le sol, et passe ensuite par les racines des arbres voisins, pour ensuite les tuer. Toutefois, si la surface de la souche est inoculée avec l’oïdie du champignon Phleviopsis gigantea (Peniophora), un type de spore fongique, immédiatement après l’abattage de l’arbre, cette opération réduit ou annule la pathogénicité de l’Heterobasidion dans la souche, en protégeant les arbres voisins.
Mall a également organisé plusieurs camps internationaux, de printemps et d’automne, de la Mycological Society of the Estonian Society of Naturalists, des événements conjoints avec des mycologues baltes et finlandais. Pendant des décennies, elle a participé à des stages de mycologie en guidant les étudiants et les étudiantes de l’Université de Tartu : elle organisait des promenades dans les bois où l’on cueillait des champignons, qui servaient ensuite à organiser des expositions. Elle savait bien quels types de champignons étaient nés dans certaines régions du pays : par exemple, les fenouils sont plus fréquents dans le sud-est de l’Estonie, où les forêts regorgent de champignons comestibles; tandis que le cappuccino rougeâtre (Lactarius rufus) se trouve dans le parc national de Lahemaa, une zone naturelle protégée située dans le nord de l’Estonie. Dans le comté de Raplamaa, à l’ouest, l’espèce la plus fréquente est le champignon du miel, Armillaria mellea. Les forêts présentant le spectre d’espèces le plus varié se trouvent toutefois sur deux îles estoniennes de la mer Baltique, Saaremaa et Hiiumaa. Mall nous a appris qu’en Estonie, il n’y a pas un mètre carré de sol sans champignons, à moins qu’il ne soit complètement stérile. Même après un incendie, il y a des champignons dans le sol et il reste du mycélium fongique. Le sable du rivage peut être exempt de champignons car il est lavé par l’eau, mais ici aussi, il y a des champignons aqueux dans la mer. Ses études ont été publiées dans des revues, telles que Eesti Loodus, où elle a présenté avec enthousiasme le sujet des champignons, et Folia Cryptogamica Estonica, et ont également fait l’objet d’une publicité par différents moyens de communication. En Italie, en septembre 1997, elle a participé à une réunion européenne pour la conservation des champignons à Vipiteno et elle a publié son étude en février 1998, publiée par l’Université de Sienne.
Grâce à son expérience exceptionnelle sur la comestibilité et la toxicité des champignons, Mall a réalisé un travail intense de conseil dans les écoles, les centres communautaires et ailleurs. Chaque saison des champignons, surtout en automne, elle recevait de nombreux appels téléphoniques de journalistes, de lettres et de paniers de champignons avec des demandes de définitions et d’explications, et elle répondait à tous avec courtoisie et amabilité. Son travail de vulgarisation a contribué à prévenir l’empoisonnement aux champignons, un triste phénomène assez fréquent pour ceux qui s’aventurent dans les bois sans connaissance adéquate. Quiconque l’a connue, se souvient de sa cordialité infinie, de sa disponibilité et de sa joie contagieuse. Sa contribution à la mycologie estonienne est inestimable Et certainement en raison de ses connaissances et de son désir de communiquer Mall, elle peut être appelé un pilier de la mycologie estonienne.
Traduzione inglese
Stefania Sorrentino
Mall Vaasma (February 22, 1945 - December 4, 2009) was a leading figure in the field of mycology in Estonia. She graduated from Põltsamaa secondary school in 1963, and worked as a Russian language teacher at the Päinurme elementary school. Between 1967 and 1969 she experimented with mushroom cultivation at the Ministry of Food. In 1969 she enrolled at the University of Tartu and in 1974 she graduated in Botany and Ecology, with a specialization in Mycology; a year before graduating she joined the Estonian Institute of Zoology and Botany of the Academy of Sciences (the former Estonian agricultural university, founded in 1951 and renovated and renamed in November 2005 Estonian University of Life Sciences, Eesti Maaülikool, EMÜ), based in Tartu, where she remained working for the rest of her life. She was a senior laboratory assistant for the Department of Mycology; since 2008 she also worked at the Museum of Natural History of the University of Tartu until her death, which occurred tragically in 2009: she was hit by a car while she was crossing the road. In the December 2009 issue the magazine Eesti Loodus (Estonian Nature), announcing her death, dedicated a commemorative article to her.She was an extremely modest person, and she has worked all her life as a laboratory assistant, even though she would have earned an academic degree because of her knowledge. She has led countless expeditions from the Baltic countries to the Russian Far East, where she has collected numerous samples of mushrooms which are now preserved dried in the library of the Estonian University of Sciences. A great merit of her was the creation of a database of larch mushrooms, mushrooms that grow under the larches, with which they live in symbiosis. The database is comprehensive of all the data of their presence, habitat, phenology, stages and times of development. In addition to what has been published, our biologist has made an invaluable contribution to the development of Estonian mycology also through the daily work that she has carried out alongside the work of many colleagues. She collaborated with Erast Parmasto, director of the Estonian Institute of Zoology and Botany and Professor of Botany and Ecology at the University of Tartu, to create the database of mushroom species in Estonia. With Elmar Emil Leppik, another Estonian mycologist, she helped set up a mycological herbarium at the University of Tartu. She was also co-author of a study on mushrooms from the Caucasus National Wildlife Refuge. She published nearly thirty scientific articles. Her last article was a study on muscarium agaric (Amanita muscaria), recently published in the journal Folia Cryptogamica Estonica. The name of this mushroom, “muscario”, derives from “fly”, as these insects are attracted to the mushroom's hats and remain dry. In fact, this mushroom is also known as "fly kill amanita". Until recently, in various Italian regions, its hats were placed on window sills and used as an insecticide. The flies "victims" of the agaric fly seem dead, in reality, if they are left where they are, after some time they come back to life and fly away: the flies therefore do not die in contact with the fungus, but fall into a lethargic state. Another Mall study involved heterobasidion annosum, a fungus that causes root and end rot in conifers, infects freshly cut pine stumps and then spreads into the roots. It then spreads through the soil into the roots of nearby trees, which it kills. However, if the surface of the stump is inoculated with oidia of the fungus Phleviopsis gigantea (Peniophora), a type of fungal spore, immediately after the tree has been cut down, this operation reduces or cancels the pathogenicity of heterobasidion in the strain, thus protecting the nearby trees.
Mall has also organized several international spring and autumn camps of the Mycological Society of the Estonian Society of Naturalists, joint events with Baltic and Finnish mycologists. For decades she participated in mycology internships guiding students of the University of Tartu: she organized walks in the woods during which mushrooms were collected and then used to set up exhibitions. She knew very well what types of mushrooms were born in certain regions of Estonia: for example, chanterelles are more common in south-eastern Estonia, where edible mushrooms abound in the forests; while the reddish capuchin (Lactarius rufus) is found in the Lahemaa National Park, a protected natural area located in northern Estonia. In the county of Raplamaa, located in the western part of the country, however, the most frequent species is the honey fungus, Armillaria mellea. However, the forests with the most diverse species spectrum are on two Estonian Baltic islands, Saaremaa and Hiiumaa. Mall taught us that in Estonia there is not a square meter of land without mushrooms, unless it is completely sterile. Even after a fire there are fungi in the soil and the fungal mycelium remains. The sand of the seashore may be free of fungus because it is washed by seawater, but even here there are watery fungi in the sea. Her studies of mushrooms have been published in magazines, such as Eesti Loodus, where she enthusiastically introduced this topic, and Folia Cryptogamica Estonica, and also advertised through various media channels. In Italy, in September 1997 she participated in a European meeting for the conservation of mushrooms in Vipiteno, and a study was published in February 1998 by the University of Siena.
Thanks to her exceptional experience in the edibility and toxicity of mushrooms, Mall has carried out an intense consultancy work, in schools, community centers and elsewhere. Every mushroom season, especially in autumn, she would receive many phone calls from journalists, letters and baskets of mushrooms with requests for definitions and explanations, and she would respond to all of them with courtesy and affability. Her dissemination helped to prevent the sad phenomenon, which is quite frequent for those who venture into the woods without adequate knowledge, of mushroom poisoning. Anyone who has known her remembers her infinite cordiality, availability and contagious joy. Her contribution to Estonian mycology is invaluable. And thanks to her knowledge and desire of spreading this, Mall can certainly be defined as a pillar of Estonian mycology.
Traduzione spagnola
Federica Agosta
Mall Vaasma (22 de febrero de 1945 – 4 de diciembre de 2009) fue una personalidad de relieve en el ámbito de la micología en Estonia. Tras su diploma en la secundaria de Põltsamaa en 1963, Mall trabajó como maestra de ruso en la escuela primaria de Päinurme hasta 1966 y entre 1967 y 1969 empezó su interés por la cultivación de hongos en la base experimental del Ministerio de la Alimentación. En 1969 se matriculó en la Universidad de Tartu y en 1974 se graduó en Botánica y Ecología, con una especialización en Micología; ya un año antes de su licenciatura había ingresado en el Instituto Estonio de Zoología y Botánica de la Academia de Ciencias (anteriormente, Universidad Agraria estonia, fundada en 1951 y rebautizada y reestructurada en noviembre de 2005 como Universidad estonia de Ciencias de la vida, Eesti Maaülikool, EMÜ), con sede en Tartu, donde trabajó durante toda su vida. Fue asistente sénior de laboratorio para el Departamento de Micología; en 2008 también empezó a trabajar en el Museo de Historia Natural de la Universidad de Tartu hasta su muerte, ocurrida trágicamente en 2009: fue atropellada por un coche mientras estaba cruzando la calle. En el número de diciembre de 2009 la revista Eesti Loodus (Naturaleza estonia), anunciando su muerte, le dedicó un artículo conmemorativo.
Era una persona increíblemente modesta y trabajó durante toda su vida como asistente de laboratorio, aunque por sus conocimientos habría merecído un título académico. Llevó a cabo innumerables expediciones desde los países Bálticos hasta el extremo oriente ruso, donde recogió numerosas muestras de hongos que ahora, desecadas, se conservan en la biblioteca de Ciencias de la Universidad estonia . Un gran mérito suyo fue la realización de una base de datos de los hongos de alerce, hongos que justamente crecen bajo los alerces, con los cuales viven en simbiosis; una base de datos completa de todo lo relacionado con su presencia, el hábitat, la fenología, las fases y tiempo de desarrollo. Además de lo publicado, nuestra bióloga prestó una inestimable contribución al desarrollo de la micología estonia también por medio de una actividad cotidiana/que llevó a cabo ayudando a diferentes colegas. Colaboró con Erast Parmasto, director del Instituto estonio de Zoología y Botánica y profesor de Botánica y Ecología en la Universidad de Tartu, para la creación de la base de datos de las especies de hongos en Estonia. Con Elmar Emil Leppik, otro micólogo estonio, contribuyó a la creación de un herbario micológico en la Universidad de Tartu. Fue también coautora de un estudio acerca de los hongos de la Reserva natural nacional del Cáucaso. Publicó aproximadamente treinta artículos científicos. Su último artículo fue un estudio acerca del agárico muscario (Amanita muscaria), recientemente publicado en la revista Folia Cryptogamica Estonica. El nombre este hongo, “muscario” procede de “mosca” en cuanto los insectos se ven atraídos por los sombreros de los hongos y mueren en el acto. Tanto es así que este hongo se conoce también como “amanita matamoscas”. Hasta hace poco en algunas regiones italianas sus sombreros se colocaban en los alfeizares de las ventanas y se utilizaban como insecticida. Las moscas “víctimas” del agárico muscario parecen muertas pero en realidad, si se dejan donde están, poco después, recobran vida y vuelan lejos: las moscas, por lo tanto, no mueren en contacto con el hongo, sino que caen en un estado létargico. Otro estudio de Mall se refería al Heterobasidion annosum, un hongo que causa la putrefacción de las raíces y de las extremidades de las coníferas, infecta las cepas de los pinos recién cortados y luego se extiende a todas las raíces. A través del terreno, luego se difunde por las raíces de los árboles cercanos, que mata. Si la superficie del tocón se inocula con el oídio del hongo Phleviopsis gigantea (Peniophora), un tipo de espora micótica, inmediatamente después de la tala del árbol, dicha operación reduce o anula la patogenicidad del Heterobasidion en la cepa, protegiendo así los árboles cercanos.
Mall organizó también algunos campos internacionales, primaveriles y otoñales, de la Mycological Society of the Estonian Society of Naturalists, eventos conjuntos con micólogos bálticos y finlandeses. Durante décadas tomó parte en estancias de micología guiando a los y a las estudiantes de la Universidad de Tartu: organizaba paseos por los bosques durante los cuales se recolectaban los hongos que luego servían para montar exposiciones. Conocía bien los tipos de hongos que nacían en determinadas regiones del país: por ejemplo, los rebozuelos son más comunes en la Estonia suroriental, cuyas forestas abundan en setas comestibles; mientras que el lactario rojizo (Lactarius rufus) se encuentra en el parque nacional de Lahemaa, una reserva natural protegida ubicada en la Estonia del norte. En el condado de Raplamaa, en la parte occidental, en cambio, la especie más frecuente es el hongo de la miel, Armillaria mellea. Sin embargo, los bosques con un amplio espectro de especies están en dos islas estonias del Mar Báltico, Saaremaa y Hiiumaa. Mall nos enseñó que en Estonia no existe un metro cuadrado de terreno sin hongos, a no ser que no sea completamente estéril. También tras un incendio hay hongos en el terreno y permanece el micelio micótico. La arena de la orilla del mar puede carecer de hongos porque se ve lavada por el agua, pero ahí también hay hongos marinos. Sus estudios fueron publicados en revistas –como Eesti Loodus, donde introdujo el tema de los hongos con entuasiasmo, y Folia Cryptogamica Estonica–, y divulgados a través de varios medios de comunicación. En Italia, en septiembre de 1997, tomo parté en un encuentro europeo para la conservación de los hongos en Vipiteno y en febrero de 1998 la Universidad de Siena publicó un estudio suyo.
Gracias a su excepcional experiencia con respecto a la comestibilidad y toxicidad de los hongos, Mall llevó a cabo una intensa actividad de información en las escuelas, en los municipios y otros lugares. Durante cada estación de los hongos, especialmente en otoño, recibía muchas llamadas de periodistas, cartas y cestas de hongos con dudas en busca de definiciones y explicaciones, y contestaba a todo el mundo con cortesía y amabilidad. Su obra de divulgación ayudó a prevenir intoxicaciones por hongos, triste fenómeno bastante frecuente para las personas que se aventuran por los bosques sin un adecuado conocimiento. Quienquiera que la haya conocido la recuerda por su infinita cordialidad, amabilidad y alegría contagiosa. Su contribución a la micología estonia es inestimable. Por sus conocimientos y por su deseo de divulgarlos, sin duda podemos considerar a Mall un pilar de la micología estonia.