Diffondere la cultura delle pari opportunità attraverso la toponomastica femminile è stato il fulcro del secondo Convegno per la Provincia di Rovigo di Toponomastica Femminile, svoltosi sabato 7 novembre presso la Sala Consiliare del Comune di Lendinara (RO), fortemente voluto da Rosanna Beccari, in qualità di referente di Toponomastica Femminile per la Provincia di Rovigo, e realizzato in tempi record con la collaborazione della Commissione Pari Opportunità e dell’amministrazione comunale lendinarese – assessorato Pari Opportunità -, oltre al patrocinio della Provincia di Rovigo, del Comitato dei Beni Culturali del Polesine e di Soroptimist. Si tratta infatti di un argomento ancora poco noto nel territorio rodigino ed il convegno si proponeva proprio la mission di sensibilizzare l’opinione pubblica attraverso la divulgazione della sua conoscenza. “Pertanto, in una situazione di carenza istituzionale dopo lo scioglimento della Commissione Pari Opportunità della Provincia di Rovigo, che ha seguito le sorti di Palazzo Celio – ha riconosciuto la neo presidente dell’appena insediata Commissione P.O. della Provincia Rafaela Salmaso -, fondamentale è stato il ruolo di supplenza assunto autonomamente dalla Beccari, la quale da sola è riuscita ad organizzare tale convegno, dopo il primo dell’anno scorso a San Martino di Venezze, grazie anche alla straordinaria disponibilità incontrata in Lendinara ed avviando quindi i presupposti per una tradizione a cadenza annuale”.
L’incontro ha visto una grande presenza dell’amministrazione comunale lendinarese, a partire dal sindaco Luigi Viaro, che ha elogiato con calore l’iniziativa proponendo una futura continuità collaborativa, le assessore Sandra Ferrari, alle Pari Opportunità, e Francesca Zeggio, per la Pubblica Istruzione, il presidente del Consiglio Comunale Dario Dainese, la presidente della Commissione P.O. Sebastiana Giliberto, dalla quale è partito l’invito, che ha poi avviato la collaborazione con la Beccari.
Le relatrici di Toponomastica Femminile – Maria Pia Ercolini, presidente nazionale, Nadia Cario e Giulia Penzo, referenti regionali del Veneto, Angela Alessandra Milella, referente per la provincia di Verona e Rosanna Beccari, referente per la provincia di Rovigo – hanno presentato alcune delle innumerevoli attività dell’Associazione Nazionale, “tra scuola e cittadinanza”, con il patrocinio di Fnism e del Senato della Repubblica, tra cui quattro convegni nazionali e molti provinciali, altrettanti concorsi scolastici nazionali, mostre e pubblicazioni, iniziative varie ed eventi, attività in rete, nuove intitolazioni in rosa, fino alla recente proposta innovativa di un gioco didattico ideato da Maria Pia Ercolini con Livia Capasso, per le scuole primarie e medie con tanto di diploma di “Super Toponomasta”. Il “Memory Street a Rovigo”, propone una versione odonomastica del classico Memory, basandosi su abbinamenti tra carte raffiguranti volti di donne con le corrispondenti carte riportanti le targhe stradali della loro intitolazione nei vari comuni polesani. L’attività ludico-didattica permetterà in un primo tempo di dare una identità ai nomi di strade e piazze e, in un secondo momento, a discrezione dei singoli docenti, potrà divenire il presupposto per ulteriori approfondimenti sulla conoscenza di quelle figure. “Perché – ha precisato la Ercolini – è importante che la formazione paritaria inizi prima possibile, quando i bambini non hanno ancora sviluppato certi pregiudizi e barriere sessisti tuttora molto diffusi nella nostra società”. Nell’ordine degli interventi, la presidente nazionale Maria Pia Ercolini ha parlato di “Toponomastica Femminile tra scuola e cittadinanza. Azioni e prospettive”, mettendo in luce la persistenza di stereotipi e pregiudizi sessisti nella segnaletica e cartellonistica pubblica.
Quindi Giulia Penzo ha relazionato sul “IV Convegno Nazionale (il quarto) di T.F.: Lavoratrici in piazza”, tenuto tra il 18 e 20 settembre scorso alla Libera Università Alcatraz, presso Gubbio (PG), sotto l’egida del suo fondatore Jacopo Fo. La convention, ha precisato Giulia, è stata anche l’occasione per una serie di tavole rotonde sulla toponomastica nella didattica, sulle prospettive dell’associazione a livello nazionale ed internazionale, sul lavoro femminile tra presente e passato e sulla figura simbolica della Dea Madre, dall’atavico matriarcato all’era post-femminista. E su questo tema ha dato il proprio contributo Nadia Cario, che ha presentato la sua ricerca “Alla scoperta delle archeologhe”, corredata di una mostra da lei stessa curata. Un excursus su alcune pioniere dell’archeologia, che hanno avviato una reinterpretazione e riscrittura della storia tenendo conto anche della presenza femminile, a partire dalle numerose testimonianze fin dalla preistoria di una Grande Dea con spiccati attributi femminili e materni. È stata poi la volta di Angela Alessandra Milella, la quale ha raccontato la sua esperienza realizzata come docente in una scuola superiore di Verona: “La polis borghese: modelli e ruoli sessisti nella comunicazione”: una ricerca storica sulle presenze di genere nella comunicazione di massa dagli inizi del secolo scorso ad oggi, segnalando le pubblicità irrispettose e sessiste attraverso il blog “PubblicAnti”, appositamente creato con i suoi studenti. Con l’occasione, la Milella ha anche annunciato il suo nuovo lavoro in corso: “Montenegro: il fascino delle donne da raccontare”.
Rosanna Beccari, che ha condotto i lavori, per ultima, nella relazione “L’avventura di Toponomastica Femminile a Rovigo. Le attività svolte nel territorio polesano e sviluppi futuri.”, ha presentato gli eventi organizzati nella sua città “da quando sono entrata in questa splendida avventura, in cui ho coinvolto spesso anche i miei studenti del Liceo Scientifico Statale P. Paleocapa di Rovigo”, ha commentato, realizzando, tra l’altro, alcuni significativi progetti risultati vincitori alle varie edizioni del Concorso Nazionale di T.F. “Sulle strade della parità” ed accolti con interesse dalla cittadinanza. A partire, nel 2014, dalla proposta di sette nuove intitolazioni in rosa nella città capoluogo dedicate ad alcune figure illustri conterranee (vincitrice del I Concorso, edizione 2014); successivamente, nel dicembre dello stesso anno, una mostra storico-documentaria (vincitrice dell’edizione 2015), che raccoglie le biografie di circa una settantina di donne nate, vissute o semplicemente passate per la terra Polesana, divenuta ora itinerante per i vari comuni della Provincia di Rovigo con il titolo “Tracce Femminili in Polesine”; l’iniziativa estiva di “Pedalare sotto le stelle per le vie delle donne”, organizzata per le serate d’agosto in collaborazione con Fiab Amici della Bici, che ha riscosso tanto gradimento e la recente proficua collaborazione avviata con il Comune di Lendinara, che ha portato ad una tappa della mostra ed al convegno, oltre a promettere futuri sviluppi in fase di elaborazione. Quindi le due studentesse Sofia Dainese e Hiba Jbali, della classe 2^ C liceo scienze applicate, hanno illustrato l’”Itinerario di Genere a Rovigo”, che sarà realizzato nella primavera del prossimo anno, con la collaborazione degli studenti del liceo rodigino e l’associazione Fiab, per la quale era presente al convegno la vice presidente Cinzia Malin. “In realtà – ha concluso la Beccari – il discorso della T.F. è una continua miniera stimolante di idee e progettualità. A questo proposito, mi preme sottolineare l’accoglienza favorevole e sempre disponibile che incontrano le mie proposte, il che mi incoraggia senz’altro a proseguire. Come la straordinaria sinergia creatasi con il comune di Lendinara e l’attivissima Commissione P.O. locale, con la quale, dopo questa avventura, proseguiremo una proficua collaborazione, sostenuta ed incoraggiata anche dal primo cittadino, che è letteralmente entusiasta delle nostre tematiche”.
Al termine dei lavori, i presenti sono stati accompagnati nei locali adiacenti alla sala consiliare, dove per l’occasione era stata allestita la mostra itinerante “Tracce Femminili in Polesine”, realizzata con gli studenti del Liceo “Paleocapa”, già in Lendinara da due mesi, prima presso la Casa Albergo, e che il sindaco a sorpresa ha proposto di trasferire nella Biblioteca comunale per darle ulteriore visibilità invitando anche le scuole. Con una gradita novità: la rassegna sulle “Archeologhe”, curata da Nadia Cario, illustrata nel corso del convegno. Ma il risultato forse più importante, di cui la promotrice del convegno e l’amministrazione lendinarese sono particolarmente orgogliose, è stato l’aver ottenuto una nuova intitolazione ad una figura illustre polesana femminile, protagonista della Mitteleuropa fra Otto e Novecento, Giannetta Ugatti Roy, le cui spoglie riposano proprio a Lendinara. A lei il comune, accogliendo la proposta della Beccari, ha deciso di dedicare una rotatoria, creando un clamoroso precedente locale, che ci auguriamo sarà seguito da altri comuni e, poiché tutto è avvenuto in meno di un mese, non essendo ancora pronto il cartello stradale, l’assessora Sandra Ferrari ha mostrato la delibera dell’approvazione, invitando tutti alla cerimonia inaugurale di cui avremo presto notizia.
Rosanna Beccari
Docente di lettere e latino al Liceo Scientifico Statale “P. Paleocapa” di Rovigo e referente di Toponomastica Femminile per la Provincia di Rovigo.