Dal 2001 ad oggi il Comune di Lisbona ha attribuito 37 toponimi femminili ad altrettanti siti, con una scelta ben più variegata rispetto al passato: oltre a scrittrici, attrici e pittrici, ecco dunque la prima aviatrice, la prima architetta, la prima e unica Prima Ministra.
Nel quartiere Olivais è stato dedicato un giardino a Maria de Lourdes Sá Teixeira (1907-1984). Donna di grande tenacia, si mise contro tutto e tutti in un’epoca in cui la società la voleva moglie e madre, per poter portare avanti il suo sogno e la sua passione: pilotare aerei.
Vicino allo stadio del Benfica si trova una via che riempie noi italiane e italiani di orgoglio: si tratta dell’intitolazione a Luciana Stegagno Picchio (1920-2008), famosissima accademica, filologa, lusitanista italiana di fama internazionale, una delle cinque accademiche e scienziate entrate a far parte della toponomastica lisboeta del XXI secolo.
Tra le scrittrici, un omaggio particolare va alla più grande poeta portoghese, Sophia de Mello Breyner Andresen (1919 –2004) alla quale è stato dedicato un belvedere. Sophia cominciò a scrivere le sue poesie a 12 anni e pubblicò la sua prima raccolta nel 1944, all’età di 23 anni. La sua produzione conta anche scritti in prosa, saggi, letteratura per l’infanzia e varie traduzioni. Durante la sua lunga e prolifica carriera ricevette numerosi premi in tutta Europa, tra cui il premio Rainha Sofia di poesia iberoamericana, che per la prima volta venne assegnato ad una artista portoghese. Attraverso i suoi libri combatté il regime, fu attivista per i diritti civili e il 25 aprile scrisse dei versi per ricordare questa giornata storica “Esta é a madrugada que eu esperava/O dia inicial inteiro e livre/Onde emergimos da noite e do silêncio/E livres habitamos a substância do tempo”. Un secondo toponimo collegato a Sophia si trova nel Parque das Nações, Rua Menina do Mar, e prende nome dal titolo di uno dei suoi libri.
Tra le pittrici ricordiamo Maluda, alla quale è stata dedicata una strada nel Bairro das Galinheiras nel 2007. Maria de Lurdes Ribeiro (1934 –1999), detta Maluda, fu una grande artista conosciuta per i suoi quadri aventi come soggetto la città, la sua luce, la sua geometria, una Lisbona vista dall’alto attraverso i suoi tetti e terrazzi. Nella fine della sua vita si concentrò sulla pittura di quadri rappresentanti finestre e chioschetti. La pittrice, inizialmente autodidatta, perfezionò la sua tecnica studiando nelle accademie di Belle arti di Parigi e Londra e ricevette numerosissimi premi in vita. In memoria, alla sua morte, venne istituito il Premio Maluda.
Dopo la morte di suor Lucia, pastorella di Fatima, Lisbona volle renderle omaggio dedicandole un giardino nella circoscrizione di Areeiro. Lúcia de Jesus dos Santos (1907-2005) fu, insieme a Jacinta e Francisco, una dei tre bambini a cui, nel 1917, apparve la Madonna per 6 volte. Dedicò tutta la sua vita alla preghiera e alla contemplazione e nel 1929 prese i voti con il nome di Sorella Maria Lúcia do Coração Imaculado, entrando prima nell’ordine religioso delle Dorotee e più tardi in quello delle Carmelitane. Morì in convento a Coimbra all’età di 97 anni.
Dulcis in fundo, nella circoscrizione Alto de Lumiar, una strada dedicata alla prima e unica donna Presidente del Consiglio del Parlamento portoghese: Maria de Lourdes Ruivo da Silva Matos Pintasilgo (1930 –2004), Prima Ministra nel V Governo Costituzionale, dal 31 luglio del 1979 al 3 gennaio del 1980, e anche l’unica candidata alla Presidenza della Repubblica nel 1985. Laureata in ingegneria chimica, si distinse come militante in gruppi di cattoliche che organizzavano programmi di formazione per emancipare le donne. Si dedicò tutta la vita sia al suo lavoro di ingegnera che all’altra passione, la politica, ricoprendo incarichi sempre più importante. Fu anche Ambasciatrice del Portogallo presso l’Unesco, membro del Consiglio Esecutivo dell’Unesco e del Consiglio dell’Università delle Nazioni Unite. Fu eletta deputata al Parlamento europeo come indipendente ma integrata nelle fila del Partito Socialista. Ricoprì anche altri prestigiosi incarichi, molti dei quali servirono per sviluppare progetti a favore delle donne.
Il nostro viaggio tra le colline di Lisbona, le sue strade e le sue piazze termina qui. Abbiamo riportato a galla memorie assopite che raccontano di donne straordinarie. Purtroppo la percentuale di toponimi femminili a Lisbona è âncora poco significativa (10% circa), ma con l’entrata in politica e nelle Commissioni di Toponomastica di un numero crescente di donne ci si augura che il divario di genere si riduca, perché i nomi delle strade marcano la memoria, plasmano l’immaginario e suggeriscono alle giovani prospettive di più ampio respiro.
Bibliografia
AA VV, Roteiros Feministas, Lisboa, UMAR edições, , 2010.
Américo Lopes de Oliveira, Dicionário de Mulheres Célebres, Porto, Lello & Irmão, 1981.
Ema Batista, Maria do Céu Borrêcho, Toponímia no feminino I in «Faces de Eva – Estudos sobre a mulher», numeri 1 e 2, 1999, UNL, pp 253-279.
Ema Batista, Maria do céu Borrêcho, Lisboa: Toponímia no Feminino II in « Faces de Eva – Estudos sobre a mulher», nº 3, 2000,UNL, pp 149-153.
Ema Batista, Maria do Céu Borrêcho, Lisboa: Toponímia no feminino III in «Faces de Eva – Estudos sobre a mulher», nº 4, 2000, UNL, pp 179-183.