Il 25 aprile 2016 a Pieve a Nievole (PT) uno spazio verde con parcheggio (località Via Nova) è stato ufficialmente intitolato “Largo delle Partigiane”; si tratta della seconda intitolazione in tutto il territorio comunale, dopo quella di origine remota dedicata a Grazia Deledda.
Il 5 febbraio scorso ho incontrato – come referente provinciale di Toponomastica Femminile – l’Assessore alla cultura Erminio Maraia con cui ho avuto una piacevole chiacchierata sulla odonomastica locale e su ipotesi di intitolazioni future.
Ci lasciammo con molti buoni propositi e la promessa che qualcosa sarebbe stato fatto, anche in tempi brevi. L’assessore è stato di parola; subito si è attivato presso la sindaca Gilda Donati e l’assessorato alle Pari Opportunità, ottenendo pieno consenso. Dopo aver valutato varie possibilità, la maggioranza si è trovata in completa sintonia e infine la Giunta ha deliberato: l’iter burocratico non ha richiesto più di un mese di tempo.
Il 25 aprile si è potuti quindi arrivare alla ufficializzazione, con una cerimonia a cui ha partecipato una bella rappresentanza dei cittadini. Nella stessa giornata di festa la consueta passeggiata quest’anno ha avuto per destinazione un luogo leggendario, dal curioso nome al femminile: ”le ginocchiate di Santa Barbara” dove una pietra conserva delle impronte, come i solchi di due ginocchia. Secondo la leggenda Santa Barbara (divenuta poi patrona del comune confinante Montecatini Terme) sarebbe fuggita da Pieve a Nievole sottraendo le campane e portandole sulle spalle; per la fatica, si sarebbe fermata appunto su una roccia che avrebbe per sempre conservato i segni della sua sosta. Una bella leggenda, niente di più, ma anche un percorso gradevole nel verde, ottima opportunità per un trekking accessibile a tutti. L’assessore – che ho avuto il piacere di incontrare di nuovo il 13 maggio – ha ribadito che la scelta dell’Amministrazione è stata “un segnale politico, istituzionale, culturale” e altri ne seguiranno.
Passiamo alle altre intitolazioni, giunte ormai alla conclusione del loro complesso iter burocratico. Lo scorso 12 gennaio 2016 nella Sala Consiliare del Comune di Montecatini Terme (PT) si svolse la conferenza stampa per presentare il referendum popolare, fortemente voluto dalla Commissione Pari Opportunità e dalla sua presidente Siliana Biagini, iniziativa a cui ho partecipato fino dalle prime fasi della progettazione.
In un percorso avviato da tempo erano stati compilati due elenchi con 10 nomi di donne di interesse nazionale e 7 nomi a carattere locale; di ciascuno di essi era stata poi scritta una breve biografia e i cittadini avrebbero dovuto pronunciarsi con il proprio voto (uno per ciascuna categoria), entro la fine di febbraio, per intitolare “ piazze e spazi pubblici a donne che hanno contribuito alla cultura e al progresso civile in ambito nazionale e locale”.
Ai primi di marzo sono stati resi noti durante una nuova conferenza stampa i risultati del referendum che ha avuto un successo superiore alle aspettative: hanno infatti espresso il proprio voto 1114 cittadini utilizzando sia la forma cartacea sia il contatto via internet. Nella prima graduatoria sono risultate ai primi posti: Margherita Hack con 144 voti e Rita Levi Montalcini con 126; nella seconda Maria Sklodowska Curie – che visitò più volte la cittadina termale per studiarne le acque – con 160 voti, seguita da una categoria: le mescitrici (110 voti) che in passato distribuivano i vari tipi di acqua ai visitatori utilizzando apposite fontanelle situate negli stabilimenti. Le prime due intitolazioni avverranno a breve, non appena i due spazi verdi già individuati (uno in via Friuli, zona sud; l’altro in via Berghinz, zona stadio) saranno stati abbelliti ulteriormente con piante e fiori e attrezzati con giochi per bambini. Ma è intenzione degli Amministratori continuare ad attingere dalla graduatoria e procedere in seguito a nuove intitolazioni. Un bel risultato davvero e una buona pratica da prendere come esempio, a cui la nostra associazione ha dato un contributo determinante.