di Giulia Penzo
La strada ora è un po’ casa tua, a Rosolina una piccola insegna testimonia il ricordo.
La strada ora è un po’ casa tua, a Rosolina una piccola insegna testimonia il ricordo. Ti ho incontrata in Via M. Marangon*, una “emme” puntata al posto del nome. Dovrebbero abolire i punti dalle targhe delle vie! Che fossi una donna, che ti chiamassi Maria Angela l’ho saputo per caso, quella “emme” puntata non mi avrebbe detto granché ma il caso non esiste, la memoria conferma. Dovrebbero abolire i punti per lasciare spazio ai nomi, per lasciar vivere la storia. Ti ho incontrata ancora sporca di polvere, di quella polvere sporca che ammorba e restituisce alla terra ogni cosa, anche il tuo corpo. |
Ventidue anni, più di ventidue i compagni e le compagne di quel viaggio senza rimpatrio per arrivare a una sentenza che non rende giustizia. Eri una ragazza quel giorno, una vittima della strage alla stazione di Bologna quel 2 Agosto, era il 1980. E ti ho trovata per caso, anche se il caso non esiste, mentre cercavo la mia strada. Una svolta: Via M. Marangon. Il nome Maria Angela, lo porto nel cuore, il tragitto continua tra una babele di nomi che intersecano moltitudini di storie, l’una accanto all’altra.
E la memoria respira. |
*M. Marangon: Maria Angela Marangon, (22 anni) . Nata il 30 marzo 1958, a Rosolina (RO) aveva una sorella e due fratelli. (dal sito Associazione tra i familiari delle vittime della strage alla stazione di Bologna del 2 agosto 1980). Vittima della strage alla stazione di Bologna del 2 agosto 1980. A Rosolina (RO) le è stata intitolata una strada nel 2008.
La poesia ha ricevuto il 2° premio al Concorso Letterario “UNA DONNA NEL RICORDO” organizzato dall'Associazione Genere Femminile http://www.generefemminile.it/index.php?option=com_content&view=article&id=252:una-donna-nel-ricordo-la-premiazione&catid=34:politica. Il concorso era aperto a tutti coloro che avevano una storia da raccontare con protagonista una donna attraverso poesie o racconti brevi.