Esulta il gruppo che, ad un mese dal premio Donnaèweb, vede nuovamente riconosciuto il valore dell’impegno dedicato da un anno all’indagine sulla toponomastica femminile, per la cultura della differenza e delle pari opportunità. Toponomastica femminile nasce in gennaio per iniziativa della docente romana Maria pia Ercolini e in pochi mesi raccoglie migliaia di adesioni con l’obiettivo di sensibilizzare le amministrazioni locali e i cittadini affinché alle donne siano riconosciuti meriti storici, sociali, politici, culturali almeno pari a quelli degli uomini e che dunque le pubbliche intitolazioni (strade, piazze, giardini e luoghi urbani in senso lato) riguardino in modo significativo anche le figure femminili, che oggi rappresentano una percentuale minima delle insegne stradali che celebrano e commemorano personaggi. Ad un anno dalla fondazione, le proposte del gruppo volano e spaziano su campi diversi: dai censimenti delle strade italiane e non solo, alle iniziative “8 marzo: 3 donne, 3 strade”, “Partigiane in città”, “Largo alle Costituenti”, “Toponimi in campus”, “Didattica e toponomastica”, “Le strade delle poliziotte” , “una strada per Miriam”, “Una strada per Rita”. Su tutto il territorio nazionale ono stati organizzati concorsi nelle scuole, in collaborazione con Associazioni ed Enti. Sono nate collaborazioni con riviste di tutto il territorio italiano. Di Toponomastica femminile si è occupata la stampa nazionale e internazionale. Sono stati di recente pubblicati gli Atti del primo Convegno nazionale che si è tenuto a Roma nel mese di Ottobre, suscitando interesse presso un pubblico ampio e di diversa connotazione culturale. Ora il gruppo Toponomastica-didattica riparte e collaboreràcon il giornale IMG PRESS di Roberto Gugliotta: una rubrica quindicinale, ogni giovedì, ospiterà un articolo dedicato, in chiave toponomastica, a temi e problematiche della differenza di genere o alla riscoperta delle "prime donne", cioè delle donne che per prime hanno svolto lavori di tradizione maschile, rompendo schemi e tradizioni che le escludevano da professioni e ruoli da sempre solo maschili. Donne impegnate, decise, coraggiose, che siano modello per le nuove generazioni di ragazze, che ricordino loro il valore delle battaglie da loro combattute per l’uguaglianza e per la libertà. Ne saranno autori e autrici studenti e docenti. Sarà soprattutto un’azione di cittadinanza responsabile. In questa direzione IMG PRESS e Toponomastica femminile aiutano la scuola a svolgere la sua funzione fondamentale: formare le persone, i cittadini e le cittadine. Arrivederci, allora, a giovedì prossimo con la storia di Lidia Poet, la prima donna che si iscrisse, tra forti ostilità e resistenze, all’albo degli avvocati. Ce la racconterà Anna Paola Franzì.