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Bando di concorso

Edizione 2013/2014

Sulle vie della parità

PREMESSA

  

Il concorso, indetto da Toponomastica femminile e FNISM e rivolto alle scuole di ogni ordine e grado, agli atenei e agli enti di formazione, è finalizzato a riscoprire e valorizzare il contributo offerto dalle donne alla costruzione della società. Attraverso attività di ricerca-azione si vogliono individuare e descrivere itinerari di genere femminile in grado di riportare alla luce le tracce delle presenze femminili nella storia e nella cultura del Paese.

La proposta progettuale va ad innestarsi su un lavoro più ampio che i gruppi concorrenti potranno condurre:

- attraverso la ricerca storica, individuando donne che si siano distinte per le loro azioni, per l’attività letteraria, artistica e scientifica, per l’impegno umanitario e sociale o per altri meriti che gli/le studenti riterranno significativi nel territorio di riferimento;

- a livello geografico e urbanistico, a partire dall’osservazione della regione, della città, del quartiere e delle sue strade, dalla ricostruzione e dallo studio delle dinamiche del loro sviluppo;

- riflettendo sulle ragioni delle intitolazioni presenti e su quelle di tante esclusioni o assenze femminili.

Le/gli studenti impegnate/i nel lavoro di ricerca-studio saranno stimolate/i a sviluppare il loro lavoro in modo autonomo e responsabile, collaborando e partecipando alla vita sociale nel rispetto dei valori dell’inclusione e dell’integrazione. La conoscenza delle intitolazioni e la riflessione sulle molte assenze femminili permetterà di sviluppare forme di cittadinanza attiva, stimolando la partecipazione alle scelte di chi amministra la città.

L’apprendimento sarà prevalentemente incentrato sull’esperienza diretta, il cooperative learning, le attività di gruppo alternate ad attività individuali. Inoltre il metodo biografico costituirà un altro aspetto fondamentale delle scelte metodologiche e didattiche adottate. Il valore della biografia risiede nel nesso tra un evento generale e l’esperienza del singolo, la cui identità di genere determina sempre le forme di partecipazione ed elaborazione della Storia. La vita e le scelte delle donne di rilievo, quindi, possono divenire modelli di valore e di differenza sui quali riflettere e ai quali attingere nell’opera complessa della costruzione dell’identità maschile e femminile.

La conoscenza e la consapevolezza, l’attenzione e il rispetto per le differenze, lo sviluppo di un pensiero critico verso modelli maschili e femminili stereotipati, omologanti e conformisti sono momenti fondamentali della formazione di cittadine e cittadini responsabili.

L’incontro e il confronto intergenerazionale consentono, infine, di riflettere sul valore delle conquiste fatte dalle donne delle generazioni precedenti e sulla necessità di tutelarle e valorizzarle. Le giovani donne e i giovani uomini dimenticano (o non sanno) che la cittadinanza femminile, asimmetrica per millenni, è una recente conquista e che, anche dopo avere ottenuto il diritto al voto nel 1946, le donne italiane rimasero sottoposte alla patria potestà senza poter accedere a molti ruoli della Pubblica Amministrazione. Questa disparità mai colmata, nonostante il richiamo della nostra Costituzione, pone la necessità di recuperare la memoria delle battaglie delle donne delle altre generazioni, sia attraverso i segni che esse hanno lasciato nelle trasformazioni, sia attraverso i non-segni della cancellazione della memoria, anche toponomastica.

La toponomastica offre anche opportunità didattiche di integrazione interdisciplinari. Docenti di Italiano, Storia, Geografia, Matematica, Scienze, Arte, Lingue straniere, Comunicazione… vengono invitate/i a guidare alunni/e nella ricerca di nomi e di storie delle donne che si sono distinte nel campo della cultura, dell’impegno sociale e nel mondo del lavoro, degli studi scientifici e matematici, dell’impresa e della politica.

 

REGOLAMENTO

 

fond roberta lanzino

In Calabria, il concorso si arricchisce di una sua specificità, ottenendo il sostegno da parte della Fondazione Roberta Lanzino. Ogni istituzione scolastica o formativa potrà partecipare pertanto sia alla selezione regionale, sia al bando nazionale. Ciascun gruppo di lavoro individuerà un percorso con l’intento di riposizionare le donne nel contesto storico e culturale del territorio in cui si trova la scuola, che abbia come filo conduttore le strade e ogni altra testimonianza o ricordo della presenza femminile significativa nel territorio.

La pratica di favorire una tipologia di insegnamento che preveda la sensibilizzazione e la partecipazione concreta di allieve e allievi di scuole secondarie alla creazione dei percorsi favorisce un apprendimento diretto.

Il gruppo elaborerà il percorso e individuerà, all’interno di esso, uno spazio pubblico (strada, giardino, rotonda, biblioteca…), che non abbia ancora una propria precipua e singolare intestazione (es. traversa, biblioteca comunale, vico, giardino pubblico…), da intitolare a una figura femminile particolarmente meritevole. La proposta sarà accompagnata da repertorio iconografico che consenta di individuare lo spazio prescelto.

Ogni gruppo potrà partecipare a una o più delle seguenti sezioni:

A. Sezione letteraria

Testo narrativo dell’itinerario (max. 10.000 battute) accompagnato da supporto fotografico e didascalico del percorso e dell’area scelta per l’intitolazione. Si richiedono da 5 a 10 foto (formato cm 20x30 – 300 dpi) con relativa didascalia (max 500 battute ognuna).

B. Sezione digitale

(a scelta una delle seguenti modalità) 1. Presentazione in Power Point – da 10 a 15 slide/immagine – accompagnata da altrettante didascalie esplicative esterne alla presentazione (max 500 battute ognuna); 2. video di durata da 3 a 5 minuti, in qualsiasi standard tecnico (inclusi smartphone); 3. ipertesti o e-book liberi.

C. Sezione artistica

Tecniche libere, incluse scrapbooking, carnet de voyage, kamishibai… Da 5 a 10 tavole – accompagnate da altrettante didascalie esplicative esterne alla presentazione (max 500 battute ognuna).

D. Comunicazione e design

Progetto di comunicazione di un evento nel territorio, sia circoscritto che diffuso, con studio degli elementi relativi: immagine coordinata, segnaletica, pannellatura espositiva, promozione su media classici e new media, infografica.

Le/i docenti referenti sintetizzeranno l’attività didattica svolta in una breve relazione (entro le 3.000 battute), indicando tempi, luoghi, modalità e dinamiche della ricerca e della realizzazione.

Per partecipare alla selezione regionale, ricerche e relazioni andranno spedite entro l’8 febbraio 2014 alla Fondazione Roberta Lanzino, che assegnerà premi specifici alle scuole vincitrici. I lavori completi e la relazione docente dovranno pervenire all’indirizzo mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. - e nel caso della sezione artistica al seguente indirizzo postale:

Centro Sociale Roberta Lanzino

Via G. De Chirico, s.n.c.

87030 Rende (CS)

La Fondazione Lanzino, FNISM e Toponomastica femminile esporranno tutti i lavori pervenuti al suddetto indirizzo, in occasione dell’evento culturale “La giornata della condivisione”, programmato per il 24 maggio 2014. I lavori segnalati e premiati a livello regionale, concorreranno d’ufficio alle selezioni nazionali.

Per partecipare direttamente alla selezione nazionale, scuole/atenei/enti di formazione, invieranno, entro l’8 marzo 2014, i lavori completi e la relazione docente all’indirizzo mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. - e nel caso della sezione artistica al seguente indirizzo postale:

Toponomastica femminile c/o Livia Capasso

via Asmara, 16

00199 Roma

Scoprire il territorio, valorizzarne le sue donne, scrivere di loro e intrecciare ricerche di rete tra studenti/docenti/movimenti/gruppi di lavoro informali, resta una delle principali finalità del Concorso; per questo motivo, articoli e percorsi scritti da studenti, e rivisti e firmati da docenti, avranno pubblica visibilità sul sito www.toponomasticafemminile.it.

Studenti e docenti riceveranno l’attestato di partecipazione rilasciato da FNISM (Federazione Nazionale Insegnanti -Associazione Professionale Qualificata per la Formazione Docenti D.M.1772000 Prot. N.2382/L/3-23052002). I migliori lavori, firmati da entrambi i soggetti, verranno pubblicati in volume o esposti in mostra.

Una giuria scelta dal Comitato organizzatore valuterà i lavori pervenuti e selezionerà una proposta per ognuna delle quattro sezioni.

La cerimonia di premiazione si terrà a Roma, nel maggio 2014.

I gruppi e/o le classi vincitrici riceveranno targa di merito, buoni libri e premi degli sponsor.

A docenti referenti, scuole/facoltà/centri di formazione delle classi vincitrici verrà consegnato il volume Sulle vie della parità.

Premi aggiuntivi potranno essere definiti in corso d’opera da sponsor e partner.

Roma, 23 settembre 2013

 

Maria Pia Ercolini

Referente nazionale Toponomastica femminile

Pina Arena

Referente didattica Toponomastica femminile

Gigliola Corduas

Presidente FNISM - Federazione Nazionale Insegnanti

Franco Lanzino

Presidente Fondazione Roberta Lanzino

 

Clicca qui per scaricare il bando in .pdf.

 

 

 

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Bando di concorso indirizzato alle scuole siciliane

 

Il Gruppo Toponomastica Femminile, in collaborazione con la Federazione Nazionale Insegnanti – FNISM invita docenti, alunni\e delle scuole siciliane

 

Strade di parità

PREMESSA

  

Il concorso, rivolto alle scuole siciliane di ogni ordine e grado, è finalizzato a promuovere la cultura della differenza di genere e a collaborazione tra scuola e istituzioni sollecitando attività di ricerca tese a individuare storie di donne e di uomini che in ambito locale, ma non solo, abbiano dato un significativo contributo all’Arte e alla Cultura. Le proposte dovranno innestarsi su un lavoro più ampio che le classi condurranno:

    • attraverso la ricerca, individuando figure che si siano distinte per attività artistiche e/o culturali;
    • riflettendo sulle ragioni delle intitolazioni presenti e su quelle di tante esclusioni o assenze.

 

REGOLAMENTO

  • Ciascuna classe, gruppo o singolo\a studente delle scuole secondarie di primo o secondo grado individuerà una figura femminile e\o una maschile e\o una coppia deceduta da almeno dieci anni, che si sia distinta in ambito locale, ma non solo, meritevole di intitolazione e ne racconterà la storia in un testo originale di max 1.500 battute. La proposta sarà accompagnata da un breve scritto (max 200 battute) che illustri le motivazioni di tale scelta e da un’immagine (foto, disegno, scultura…) che raffiguri il personaggio proposto. Ogni partecipante potrà presentare al massimo tre proposte.
  • Ciascuna classe, gruppo o singolo\a studente, delle scuole primarie individuerà una figura femminile e una figura maschile, decedute da almeno dieci anni, che si siano distinte in ambito locale, ma non solo, meritevoli di intitolazione e ne rappresenterà la storia in un disegno. La proposta sarà accompagnata da due didascalia che illustreranno le motivazioni di tali scelte (max 200 battute per ognuna delle due figure).
  • I lavori prodotti saranno inviati all’indirizzo mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. entro e non oltre il 15 ottobre 2013.
  • Ciascun\a partecipante farà pervenire via mail i seguenti 4 elementi:

1) storia (testuale o illustrata) delle figure proposte

2) immagine del personaggio (per la scuola secondaria)

3) motivazione della scelta

4) scheda di partecipazione indicante:

- nome del/la concorrente, scuola e classe di appartenenza (in caso di lavoro collettivo, si richiede elenco nomi partecipanti)

- nome, indirizzo, telefono, mail della scuola

- nome e recapiti del\la docente referente.

  • Una giuria, scelta dal Comitato organizzatore, valuterà i lavori pervenuti e selezionerà le proposte migliori dai proporre ai comuni di riferimento, per future intitolazioni.
  • Le proposte migliori e accettate dai comuni saranno premiate con attestato di merito, che verrà consegnato in occasione della presentazione pubblica.
  • Le scuole interessate a collaborare ai progetti didattici di toponomastica, riceveranno in omaggio il volume Sulle strade della parità (Universitalia, 2013).

 

Referenti

 

Maria Pia Ercolini

Referente nazionale 

Claudia Fucarino e Pina Arena

Referenti Sicilia 

Pina Arena

Referente didattica

Gigliola Corduas

Presidente FNISM - Federazione Nazionale Insegnanti

 

 

 

 
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Bando di concorso indirizzato alle scuole campane

 

Edizione 2014

 

Sulle vie della parità

PREMESSA

  

Il concorso, indetto da Toponomastica femminile e FNISM, con il patrocinio della Consulta delle Elette e della Commissione alle Pari opportunità del Comune di Napoli, giunto alla sua seconda edizione, è rivolto alle scuole secondarie superiori di tutta la Regione Campania, con una nuova proposta didattica. È finalizzato a riscoprire e valorizzare le presenze femminili nella storia e nella cultura dei territori e intende sollecitare attività di ricercaazione tese a proporre percorsi di genere che riscoprano tracce dell’attività delle donne sul territorio di riferimento della scuola; ogni percorso potrà individuare, attraverso un qualsiasi filo conduttore, figure di donne che abbiano dato un significativo contributo alla vita sociale e culturale, tra quelle non indicate già nelle precedenti edizioni di concorsi similari, nell’area di riferimento dove si trova l’Istituto scolastico partecipante. Il Bando sarà presentato il giorno sabato 9 novembre 2013 a Napoli, presso l’Antisala dei Baroni nel corso del Convegno Nazionale del FNISM.

La proposta progettuale potrà innestarsi su un lavoro ben più ampio che le classi potranno condurre:

    • attraverso la ricerca storica, individuando personaggi che si siano distinti per le loro azioni, per l’attività letteraria, artistica e scientifica, per l’impegno umanitario e sociale o per altri meriti che alunne e alunni riterranno significativi nel territorio di riferimento;
    • a livello geografico e urbanistico, a partire dall’osservazione della città, del quartiere e delle sue strade e dallo studio delle dinamiche del loro sviluppo;
    • riflettendo sulle ragioni delle intitolazioni presenti e su quelle di tante esclusioni o assenze femminili.
    • Le alunne e gli alunni impegnate/i nel lavoro di ricerca/studio avranno modo di apprendere e agire in modo autonomo e responsabile,collaborando e partecipando alla vita sociale nel rispetto dei valori dell’inclusione e dell’integrazione. La conoscenza delle intitolazioni e la riflessione sulle molte assenze femminili permetterà di sviluppare forme di cittadinanza attiva, stimolando la partecipazione alle scelte di chi amministra la città. L’apprendimento per le alunne e gli alunni sarà prevalentemente incentrato sull’esperienza diretta, il cooperative learning, le attività di gruppo alternate ad attività individuali. Inoltre il metodo biografico costituirà un altro aspetto fondamentale delle scelte metodologiche e didattiche adottate nel lavoro di ricerca/studio. Il valore della biografia risiede nel nesso tra un evento generale e l’esperienza di una persona, la cui identità di genere determina sempre le forme di partecipazione ed elaborazione della Storia. Le vite delle donne di rilievo, quindi, possono divenire modelli di valore e di differenza sui quali riflettere e ai quali attingere nell’opera complessa della costruzione dell’identità maschile e femminile.
    • La conoscenza e la consapevolezza, l’attenzione e il rispetto per le differenze, lo sviluppo di un pensiero critico verso modelli maschili e femminili stereotipati, omologanti e conformisti sono momenti fondamentali della formazione di cittadine e cittadini responsabili. L’incontro ed il confronto intergenerazionale consente, infine, di riflettere sul valore delle conquiste fatte dalle donne delle generazioni precedenti e sulla necessità di tutelarle e valorizzarle. Le giovani donne e i giovani uomini dimenticano (o non sanno) che la cittadinanza femminile, asimmetrica per millenni, è una recente conquista e che, anche dopo avere ottenuto il diritto al voto nel 1946, le donne italiane rimasero sottoposte alla patria potestà e non accedevano a molti ruoli della Pubblica Amministrazione. Questa disparità mai colmata, nonostante il richiamo della nostra Costituzione, pone la necessità di recuperare la memoria delle battaglie delle donne delle altre generazioni, sia attraverso i segni che esse hanno lasciato nelle trasformazioni, sia attraverso i non-segni della cancellazione della memoria, anche toponomastica.
    • La toponomastica offre anche l’opportunità didattiche della integrazione interdisciplinari. Docenti di Italiano, di Storia, di Geografia ma anche docenti di Matematica, Scienze, Arte, Lingue straniere vengono invitate/i a guidare alunne/i nella ricerca dei nomi delle donne che si sono distinte nel campo della cultura, dell’impegno sociale, degli studi scientifici e matematici, dell’impresa o della politica.

 

REGOLAMENTO

  • Ciascuna classe individuerà un percorso guidato non necessariamente turistico con l’intento di riposizionare le donne nel contesto storico e culturale del territorio in cui si trova la scuola, avente come filo conduttore non solo le strade ma ogni testimonianza o ricordo della presenza femminile significativa nel territorio. La pratica di favorire una tipologia di insegnamento che preveda la sensibilizzazione e la partecipazione concreta di allieve e allievi di scuole secondarie alla creazione dei percorsi favorisce un apprendimento diretto. La classe delineerà il percorso in un massimo di 10.000 battute.
  • La classe indicherà inoltre nel caso ci fosse una figura particolarmente meritevole, una strada che vorrebbe intitolare alla figura stabilita, selezionando tra vie, piazze, vicoli, rotonde, giardini che non abbiano ancora una propria precipua e singolare intestazione (es. I traversa, II traversa, vico I a Forcella etc.). La proposta sarà accompagnata da un massimo di 3 foto (20x30 – 300 dpi) della suddetta area di circolazione e da un’unica didascalia che illustrerà le motivazioni di tale scelta (max 500 battute).
  • La/il docente referente sintetizzerà l’attività didattica svolta in una breve relazione (entro le 3.000 battute), indicando tempi, luoghi, modalità e dinamiche della ricerca e della selezione.
  • La scuola invierà all’indirizzo mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.  - entro e non oltre l’8 marzo 2014 – i lavori completi di ognuna delle sue classi partecipanti, composti da 4 elementi:.

1) percorso scelto e sua descrizione

2) fotografie del percorso

3) didascalia con motivazione per la nuova intitolazione (in caso di individuazione di intitolazione)

4) relazione docente.

  • Una giuria, scelta dal Comitato organizzatore, valuterà i lavori pervenuti e selezionerà le classi vincitrici che riceveranno una targa di merito e l’invito a presenziare alla cerimonia ufficiale di intitolazione della strada indicata; a docenti referenti e D.S. delle suddette classi verrà consegnato il volume Sulle vie della parità.

Scoprire un territorio e valorizzarne le donne attraverso le stesura di biografie e non solo, sono le finalità generali del Concorso. Per questo motivo, apriremo uno spazio pubblico per raccogliere gli articoli scritti dagli studenti e rivisti dai docenti su toponomastica e percorsi di genere. I migliori lavori, firmati da entrambi i soggetti, verranno pubblicati in volume o esposti in mostra. Tutti i lavori segnalati dalla giuria, non solo quelli premiati, avranno pubblica visibilità sul sito: www.toponomasticafemminile.it.

Le classi vincitrici saranno ammesse d’ufficio alla selezione finale del Concorso nazionale.

Studenti e docenti riceveranno l'attestato di partecipazione rilasciato da FNISM (Federazione Nazionale Insegnanti -Associazione Professionale Qualificata per la Formazione Docenti D.M.1772000 Prot. N.2382/L/3- 23052002).

 

In collaborazione con Le Sentinelle onlus , Toponomastica femminile della Campania assegnerà un Premio speciale per il percorso più originale e creativo; il premio consisterà in una visita guidata all’Oasi dei Variconi ( Castel Volturno Caserta) ecosistema unico in Campania, oggi area protetta affidata all’Associazione.

 

Referenti

 

Maria Pia Ercolini

Referente nazionale 

Giuliana Cacciapuoti e Daniela Sautto

Referenti regionali per la Campania 

Gigliola Corduas

Presidente FNISM - Federazione Nazionale Insegnanti

Simona Molisso

Presidente Consulta delle Elette Comune di Napoli

Gennaro Esposito

Presidente Commissione Pari Opportunità - Comune di Napoli

Paola Castelli

Presidente Le Sentinelle Onlus

 Clicca qui per scaricare il bando in .pdf.

 

 

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Bando di concorso “SULLE VIE DELLA PARITA’ A CHIOGGIA”

 

 

Il 23 novembre 2013 si terrà il Convegno a Chioggia: “Toponomastica Femminile in Veneto. Sulle vie della parità.

In questa occasione sarà illustrato il bando di concorso “Sulle vie della parità a Chioggia”  per celebrare la ricorrenza dell’8 marzo 2014.

Il concorso è rivolto in particolare alle scuole secondarie superiori e inferiori di Chioggia ed è finalizzato a riscoprire e valorizzare le tracce delle presenze femminili nella storia e nella cultura della città.

Il concorso intende sollecitare, fra le alunne e gli alunni, attività di ricerca-azione tese a individuare storie di donne che in ambito cittadino abbiano dato un significativo contributo alla vita sociale e culturale.

La proposta progettuale necessariamente si innesterà in un lavoro ben più ampio che le classi potranno condurre:

  1. attraverso l’individuazione di singole personalità femminili affermatesi in campo culturale, sociale o politico; o attraverso il riconoscimento di ruoli femminili funzionali nel quotidiano allo sviluppo del contesto generale ( es. moglie del pescatore, ortolana, merlettaia, ecc.)  
  2. a livello geografico ed urbanistico a partire dall’osservazione della città, delle sue strade e dallo studio delle dinamiche del suo sviluppo;
  3. riflettendo sulle ragioni delle intitolazioni e su quelle di tante esclusioni o assenze femminili.

Segue il bando integrale:

Bando di concorso “Sulle vie della parità a Chioggia”

 

In occasione del Convegno: “Toponomastica Femminile in Veneto. Sulle vie della parità promosso a Chioggia, il 23 novembre 2013, il Comune di Chioggia, la Federazione Nazionale Insegnanti – FNISM, presenteranno il concorso di idee:

Sulle vie della parità a Chioggia

Il concorso, rivolto alle scuole secondarie di I e II  grado del Comune di Chioggia, è finalizzato a riscoprire e valorizzare le tracce delle presenze femminili nella storia e nella cultura della città e intende sollecitare attività di ricerca-azione tese a individuare storie di donne che in ambito cittadino abbiano dato un significativo contributo alla vita sociale e culturale.

La proposta progettuale dovrà innestarsi su un lavoro ben più ampio che le classi/gruppi di lavoro  potranno condurre:

  1. attraverso l’individuazione di singole personalità femminili affermatesi in campo culturale, sociale o politico; o attraverso il riconoscimento di ruoli femminili funzionali nel quotidiano allo sviluppo del contesto generale (es. moglie del pescatore, ortolana, merlettaia, ecc.);
  2. a livello geografico e urbanistico, a partire dall’osservazione della città, delle sue strade e dallo studio delle dinamiche del suo sviluppo;
  3. riflettendo sulle ragioni delle intitolazioni presenti e su quelle di tante esclusioni o assenze femminili.

Regolamento

  1. Ciascuna classe o gruppo di lavoro individuerà una figura femminile, che si sia distinta in ambito locale, meritevole di intitolazione, e ne racconterà la storia in un massimo di 10.000 battute.
  2. La classe o gruppo di lavoro indicherà la strada che vorrebbe intitolare alla figura stabilita, selezionando tra vie, piazze, vicoli, rotonde… che non abbiano ancora una propria intestazione.

La proposta sarà accompagnata da un minimo di 5 a un massimo di 10 foto (20x30 – 300 dpi) della suddetta area di circolazione e da un’unica didascalia che illustrerà le motivazioni di tale scelta (max 500 battute).

  1. La/il docente referente sintetizzerà l’attività didattica svolta in una breve relazione (entro le 3.000 battute), indicando tempi, luoghi, modalità e dinamiche della ricerca e della selezione.
  2. La scuola invierà all’indirizzo mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. - entro e non oltre il 30 gennaio 2014 - i lavori completi, di ognuna delle sue classi o gruppo di lavoro partecipanti, composti da 4 elementi:

1) storia della donna (max 10.000 battute)

2) foto della strada (o altro spazio pubblico: es. rotonda, giardino, aula scolastica…)

3) didascalia con motivazione per la nuova intitolazione

4) relazione docente (max 3.000 battute)

  1. Una giuria, scelta dal Comitato organizzatore, valuterà i lavori pervenuti e selezionerà una proposta per ognuna delle due sezioni.
  2. Le classi o gruppi di lavoro vincitrici riceveranno una targa di merito e l’invito a presenziare alla cerimonia ufficiale di intitolazione della strada indicata; a docenti referenti e D.S. delle suddette classi/gruppo di lavoro verrà consegnato il volume Sulle vie della parità. L’organizzazione si riserva di aggiungere eventuali premi oltre a quelli già definiti.

Le classi o gruppi di lavoro vincitrici parteciperanno di diritto alla sezione Letteraria (sez. A) del Bando nazionale per le scuole di ogni ordine e grado. Edizione 2013/2014. Sulle vie della parità (in allegato al presente Bando).

 

La presentazione pubblica dei lavori premiati avverrà l’8 marzo 2014, nell’ambito di una manifestazione aperta alla città.

 

Referenti

 

Maria Pia Ercolini

Referente nazionale 

Giulia Penzo e Nadia Cario

Referenti Veneto

Pina Arena

Referente didattica

Gigliola Corduas

Presidente FNISM - Federazione Nazionale Insegnanti

 

Clicca qui per scaricare il bando in pdf.

Sicilia

Relazione sui lavori della commissione pari opportunità istituita all’I.C. “G.Caruano” di Vittoria (RG) e coordinata dalla docente Rosa Perupato.

Ogni anno, la commissione affronta tematiche particolari e realizza attività, spesso sottoforma di autoformazione ed aggiornamento. Una delle tematiche affrontate in questi due ultimi anni  (2015/16, 2016/17) è stata quella riguardante la Toponomastica femminile., di cui Rosa Perupato si è fatta portavoce,  essendo referente per la provincia di Ragusa ed avendo fatto partecipare i propri alunni ai concorsi proposti anche a livello nazionale.  È stato realizzato uno strumento didattico per coinvolgere alunni ed alunne, in modo ludico ed accattivante, ma soprattutto, per sensibilizzare docenti dell’istituto  alla tematica, ancora per lo più sconosciuta. Sono state fatte escursioni per le strade della città e della frazione balneare, alla ricerca di targhe femminili, da fotografare per poi poter realizzare il gioco del Memory Street sulla toponomastica. Il gioco è stato presentato al collegio docenti di fine anno. Per l’anno prox (2017/18) ci si avvierà verso una nuova avventura creativa…Il gioco dell’oca sulle Pari Opportunità.

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2015: tre incontri siciliani sotto la stella di Toponomastica femminile.

Il giorno 16 gennaio mattina si è svolto a Catania nell'aula magna dell'I.I.S. "G. B. Vaccarini" il Seminario di studi "Didattica delle differenze e Toponomastica Femminile: metodi ed esperienze". Tra le relatrici la prof.ssa Maria Pia Ercolini, fondatrice Gruppo Toponomastica Femminile, la prof.ssa Graziella Priulla, docente Università di Catania, e la prof.ssa Pina Arena, referente progetto Didattica di Toponomastica Femminile.L'incontro ha avuto il patrocinio Fnism con esonero ministeriale dagli obbighi di lavoro. 

Il giorno 16 gennaio pomeriggio si è svolta presso lo Stabilimento di Monaco di Misterbianco la presentazione del libro "Camicette Bianche" di Ester Rizzo. Tra le relatrici la prof.ssa Marinella Fiume, Referente Distretto Sicilia Commissione Arte e Cultura,  la prof.ssa Maria Pia Ercolini, fondatrice Gruppo Toponomastica Femminile, la prof.ssa Pina Arena, referente Area Didattica. L'incontro è stato coordinato da Lella Grazia Condorelli.

Il giorno 17 gennaio si è svolto nell'aula consiliare di Rometta il Convegno sulla Toponomastica Femminile "Via delle pari opportunità". Tra le relatrici la prof.ssa Maria Pia Ercolini, fondatrice Gruppo Toponomastica Femminile, la prof.ssa Giuseppina Seidita, past President Fidapa Italia, la dott.ssa Lucia Chisari Santoro, responsabile Commissione Nazionale Fidapa Politiche Sociali e Pari Opportunità, e la dott.ssa Maria Andaloro, ideatrice di "Posto Occupato".

Appuntamento a Polignano a Mare il giorno 8 marzo pomeriggio (orario e luogo da definire) in occasione della presentazione del libro "Camicette Bianche". Ester Rizzo racconterà del lavoro svolto dal Gruppo Toponomastica Femminile.

 L’anno 2015 in Sicilia è iniziato sotto la buona stella di Toponomastica femminile: dal 16 al 18 gennaio 2015, tre gli appuntamenti toponomastici siciliani, da Catania a Misterbianco a Rometta: Toponomastica Femminile viaggia con le donne e gli uomini della Fnism, della Fidapa, della scuola, delle amministrazioni locali, della società civile delle città dell’isola.

Tante voci si incontrano, raccontano esperienze diverse ma tutte rivolte verso lo stesso obiettivo, quello di una Democrazia paritaria, in cui a donne e uomini siano riconosciuti pari spazi.

Maria Pia Ercolini è venuta da Roma per partecipare alle tre giornate. Parla dell’invisibilità femminile nella lingua, nei linguaggi simbolici e nella toponomastica e tocca note forti in ciascuno degli incontri: a Catania, a scuola, presso l’IIS ”Vaccarini”, con docenti e dirigenti giunti da ogni parte della Sicilia - da Catania, Ragusa, Agrigento, Palermo e Messina- ma anche da altre regioni, incoraggiati dal sostegno della Fnism che ha ottenuto dal Miur l’esonero dagli impegni di servizio.

A Misterbianco e a Rometta la battaglia per la toponomastica femminile sposa la presentazione dell’opera di Ester Rizzo, “Camicette bianche”, dedicata alla tragedia del rogo della Triangle a New York in cui morirono 121 donne , di cui 38 italiane, quasi tutte meridionali.

Ciascuno degli incontri ha una sua chiara specificità: la didattica della differenza segna il primo incontro e vede gli interventi di Graziella Priulla e Pina Arena, dedicati all’educazione e all’ “evidenza invisibile” della discriminazione di genere per le giovani generazioni le quali ereditano conquiste non vissute e non sofferte, che rischiano di perdersi anziché costituire il terreno per ulteriori passi verso una reale democrazia paritaria.

Cambia lo scenario a Misterbianco. Qui, nella Sala Riunioni dello Stabilimento Monaco, Lella Condorelli e Dina Palmeri, referenti delle sezioni Misterbianco, Motta Sant'Anastasia, Fiumefreddo della Fidapa, aprono i lavori. Lella, dopo aver presentato la mostra “Donne Nobel”, della quale è anche curatrice ed ideatrice, conduce il giro degli interventi : quello di Ester Rizzo che racconta con la semplicità delle grandi donne il suo percorso per le vite e le strade delle donne della Triangle; quello della scrittrice Marinella Fiume, lettrice coinvolgente di “Camicette bianche”; quello di Pina Arena che riflette sulla lettura in chiave di didattica di genere e toponomastica dell’opera poliedrica di Ester; quello della dirigente scolastica Caterina Lo Faro che s’impegna ad integrare la proposta di Toponomastica femminile nei percorsi didattici del suo Istituto, il “Leonardo da Vinci” di Misterbianco. L’incontro ha una preziosa sorpresa: le parole delle relatrici sono cadenzate da canti di emigrazione, antichi e moderni, sapientemente selezionati da Lella e intonati dalle ragazze dell’Istituto. Voci cristalline e visi emozionati di fanciulle che indossano, in omaggio all’opera di Ester, camicette candide di pizzo bianco, emozionano profondamente il pubblico!

Ultima giornata a Rometta: ancora una volta le donne della Fidapa introducono i lavori e tessono i fili di un discorso di parità che a Rometta viene coronato con la costituzione di una commissione toponomastica tutta femminile, presieduta da Rosalba Rantuccio; partecipa il Sindaco Nicola Merlino, uomo sapiente, attento alla coesione sociale e allo sviluppo che, sa bene, passano anche attraverso Toponomastica femminile. Madrina della serata Maria Andaloro, luminosa combattente che medita, dopo Posto Occupato, altre battaglie e nuove strade per le battaglie di parità: ci sarà un’Associazione che si chiamerà Agathae, per le donne che subiscono violenza, ci sarà una biblioteca dedicata ai ragazzi e alle ragazze, naturalmente da intitolare ad una donna. E con quale più bella notizia potevano chiudersi i tre appuntamenti dedicati alla memoria femminile e al contributo delle donne per un mondo migliore!

 


 

2014 - “Sulle strade di lei” - IIS ”Vaccarini” – Catania 


13.09.14 CATANIA || I. I. S. S. "G. B. Vaccarini": "Vie di parità" 

Ho fatto un viaggio che mi ha portato a un punto, mi ha fatto scoprire la storia di una persona bella che non conoscevo perché era stata fin ad allora un fantasma invisibile e meritava di tornare ad essere donna vivente…, mi ha insegnato a guardare in un altro modo. Ma la cosa più bella è che non è finito: continua“. (Andrea, 14 anni, membro del gruppo di lavoro di “Sulle strade di lei”)
Il video-documentario “Sulle strade di lei” racconta un viaggio di consapevolezza civica e di identità di genere attraverso le vie della città e può essere utilizzato quale micro-guida per la costruzione di un itinerario, descrittivo, narrativo o multimediale, per il recupero della memoria femminile, contro la discriminazione della cultura patriarcale.
Il viaggio viene proposto come ricerca condivisa per giungere pian piano a un’azione civica, come naturale conquista di un percorso vissuto. Attraversando la città, si pongono domande, si ascoltano voci, si raccolgono fili di conoscenza e scoperta che vengono legati insieme, per giungere infine a destinazione: è un viaggio che non si chiude, come dice Andrea, ma si riapre alla luce della consapevolezza acquisita, “…intitoliamo una strada a una giovane donna, Andreana Sardo, che ha salvato la Biblioteca e con essa la nostra memoria, il nostro passato, il nostro presente… Intitoliamo altre strade anche ad altre a donne, alle tante donne ancora invisibili che hanno contribuito al nostro presente. A quali donne? ”.
Il video, realizzato nell’ambito di un progetto contro la dispersione scolastica, dà evidenza alla centralità e al protagonismo delle e degli studenti. E’, infatti, il frutto di un lavoro nel quale le docenti hanno svolto il ruolo di facilitatrici e il gruppo si auto-regolato, attribuendosi ruoli differenti che dessero valore a talenti differenti (chi scrive, chi parla, si riprende, chi cura suoni, montaggio, fotografia). Il prodotto finale è stato, così, pensato e costruito da 15 quattordicenni ai quali è stato posto un problema difficile poiché in sé astratto (la discriminazione di genere e l’invisibilità femminile) attraverso domande concrete che rimandano a luoghi concreti e a conteggi statistici (“puoi dirmi il nome di una strada intitolata a una donna? Quante strade sono dedicate a donne nella tua città? Perché sono così poche’ le donne cui sono intitolate strade? Perché le donne non hanno memoria e riconoscimento del loro contributo che continua nella nostra vita presente?”.) Le stesse domande poste alle e ai discenti sono state poi da loro poste alle/ai passanti nel loro viaggio in città. La città diventa così luogo di scoperta, di conoscenza e di riflessione sul sé e sull’altro\a.
Il video propone, inoltre, un METODO di indagine e di ricerca condivisa, che attraversa le seguenti fasi:
* Osservare la città, le strade, le intitolazioni
* Interrogarsi sulle presenze e sulle assenze osservate nelle intitolazioni femminili nel territorio e rispetto alle statistiche generali
* Porre domande ad altri e ad altre interlocutrici, per sollevare il problema, per individuare i punti di vista differenti, per cercare risposte
* Ascoltare diverse e differenti voci e a tutte dare valore
* Proporre “nuove strade” che recuperino il vuoto osservato
Il video può essere anche utilizzato per riflettere insieme sui tanti “ non so”, “non ci avevo pensato”, sugli stereotipi della cultura patriarcale, sulla differenza tra i punti di vista maschili (“le donne non hanno fatto storia”) e quelli femminili (“viviamo in una società un po’ maschilista”) che emergono nelle interviste ai\alle passanti.
Può essere, inoltre, interessante chiedere a studenti, di età differenti, cui si propone la visione di “Sulle strade di lei”, di interpretare lo spot che precede il documentario e lo completa: all’inizio, un gruppo in bianco-nero, di ragazzi e ragazze vede sparire le ragazze; alla fine, le ragazze ricompaiono, il quadro si colora e tutti e tutte e tutti sorridono.
Si può chiedere quale relazione, secondo loro, leghi lo spot\cornice al documentario.
Il momento di arrivo della riflessione porterà a parlare di invisibilità, di cancellazione della presenza delle donne, di dovere e diritto alla restituzione della memoria femminile.
Se questo accadrà, l’esperienza didattico-formativa centrata sul video “Sulle strade di lei” potrà considerarsi riuscita.

 


2013 - Il libro delle scuole Toponomastica femminile e tre strade a Catania

Scegliere il taglio da dare al  nostro libriccino  è stato difficile: abbiamo visto e rivisto le proposte  pervenute e infine abbiamo scelto di ascoltare soprattutto  le ragioni delle scelte, dando  spazio alle storie delle donne più menzionate e  a qualcuna, menzionata solo una volta, ma poco nota o segnalata con motivazioni che ci sono sembrate significative.

fotoIICon la pubblicazione del libro “Tre strade per tre donne a Catania”  raccolta di storie di donne  meritevoli di intitolazioni toponomastiche, giunge a conclusione il progetto di Toponomastica femminile-Scuole-Comune di Catania partito un anno fa con l’omonimo Concorso per le scuole catanesi  .  Ora il libriccino- curato dalla referente di Toponomastica femminile per la sezione didattica e fortemente voluto da Carmancita Santagati, assessora alle Po al Comune di Catania-   propone  le biografie di 50 delle 120 donne  proposte da 400 studenti catanesi   degli  istituti tecnici e dei   licei cittadini, del centro e della periferia, che hanno aderito all’iniziativa. Prime fra tutte le biografie di   Rita Atria, Francesca Morvillo, Indira Gandhi, “donne che hanno contribuito, in modi diversi, a rendere migliore e più giusto questo Paese e questo mondo” alle quali il sindaco Stancanelli si è impegnato ad intitolare tre strade in città. Seguono le altre storie:  di  cantanti di ogni tempo, attrici, poetesse, artiste, politiche, giovani donne contro-la-mafia, insegnanti, partigiane, matematiche, sportive, scienziate, astronaute- alcune note, altre poco o per nulla famose (la cantante Carmelina Barilli, la partigiana Graziella Giuffrida…), talora inattese (Nilde Iotti), d’ogni tempo (da Ipazia a Goliarda Sapienza.  E alle storie seguono le motivazioni delle candidature.  Colpisce nel racconto come nelle motivazioni il ritorno di parole forti: “rigore”, “coraggio”, “ responsabilità”, “senso morale”. Scrive Anna  motivando la candidatura di Aung Suu Kyi  “sorridendo ha lottato e lotta per la pace, non solo del suo paese ma del mondo di noi tutti”; Michelangelo ha proposto Francesca Morvillo ”perché è stata  una donna  che    non amava  comparire, lavorava con rigore e gentilezza  per il bene delle altre persone”.  E’ un libriccino civico, in cui i giovani incontrano il passato recente e lontano, attraverso storie esemplari, riflettono sulla differenza e sul merito, sull’identità e sulle relazioni. Un libriccino  che dà la parola alle donne   di cui si raccontano le storie e alle e agli studenti che spiegano le ragioni per le quali le hanno scelte. Ci sono sempre ammirazione e rispetto, talora  indignazione e rabbia nelle parole delle  e dei giovani biografi: “…dobbiamo restituirle il merito che gli uomini  le hanno rubato” scrive Elisa, proponendo un’intitolazione a  Rosalind Franklin, defraudata delle sue scoperte.  Qualche volta ci si spinge oltre e la motivazione si traduce in  racconto di sé: “Voglio conoscervi tutte, leggere i vostri nomi, conoscere le vostre storie, abbracciarvi, donne del mio passato, del mio presente, del mio futuro” scrive Costanza scegliendo Olympe de Gouges.  Le parole di Costanza concludono un percorso di conoscenza e insieme ne aprono  un altro, aperto ad altre scoperte e ad altri incontri con persone, uomini e donne, che possano aiutare i nostri giovani e le nostre giovani nell’opera complessa della costruzione consapevole e responsabile di sé e della propria identità. E in questa direzione, Toponomastica femminile, approdata alla didattica, dà loro una mano.

 


2013 - Sala conferenze del Museo Civico Castello Ursino - Presentazione del  libro “Tre strade per tre donne a Catania”

Alla presenza di  100 studenti  delle scuole catanesi di ogni ordine e grado , deii loro docenti, del Sindaco Raffaele Stancanelli, dell’assessore alle pari opportunità Carmencita Santagati, della referente di Toponomastica femminile per la foto 3Sicilia orientale, nella magnifica cornice del Museo Civico  Castello Ursino viene presentato il libro “Tre strade  per tre donne a Catania”  che Pina Arena- curatrice dell’opera- presenta come il frutto di un lavoro condiviso, di un’azione di cittadinanza attiva in cui si è creato un circolo virtuoso di partecipazione democratica: gli studenti, accolgono  la proposta di Toponomastica femminile che chiede intitolazioni di strade alle donne,  osservano la città, denunciano la disparità di genere  anche nella toponomastica, studiano, scrivono e chiedono intitolazioni di strade e piazze a tre donne ; le istituzioni rispondono e sostengono  la proposta in un percorso che, da un Concorso,  porta alle intitolazioni e alla raccolta in un libro  dei lavori che sono stati prodotti.

Oggi, quindi,  il libro viene  presentato: raccoglie  50 delle 120 biografie proposte dalle scuole e le motivazioni delle e degli studenti che hanno candidato donne di ogni tempo, note o per nulla note, che si sono distinte in   campi diversi – dalla politica  alla cultura, dall’imprenditoria all’associazionismo, dalla scienza allo sport. 

Il sindaco Raffaele Stancanelli apre l’incontro dicendo  di aver voluto “fortemente essere a fianco di questa iniziativa, perché pone a contatto con la parte più bella di questa esperienza di primo cittadino: il futuro di Catania, i nostri giovani”. Concorda Carmencita Santagati sottolineando che l’iniziativa “Tre strade per tre donne a Catania  ha dato agli studenti la possibilità di prendere ”coscienza del loro ruolo di uomini e donne  e del rispetto dovuto all’altro nel rispetto delle differenze”.  Anche Grazia Giurato, amica dell’iniziativa, parla di un “percorso di democrazia” che deve essere continuato. La prof.ssa Pina Arena va oltre e  chiede  l’introduzione delle quote rosa nel regolamento toponomastico di Catania, e  la partecipazione di un membro di Toponomastica femminile ai lavori della Commissione. Dà, infine, la parola alle e agli studenti presenti in aula perché raccontino la loro esperienza, alle amiche del mondo della cultura e dell’associazionismo presenti -  alla scrittrice Samanta Giambarresi, ad Adriana Palmieri, presidente dell’associazione dedicata a Stefania Noce- che hanno aderito e sostenuto il lavoro delle scuole.

Nadia chiede infine la parola,  parla a  nome degli studenti  presenti del Liceo e dell’Istituto Tecnico Vaccarini”, capofila dell’iniziativa,  dell’ IC “De Felice”, dell’IC “San Giorgio”, dell’Istituto Sacro Cuore (autori della bella copertina del libro)- e chiede di continuare a lavorare insieme. Un applauso segue le sue parole e conferma che l’azione di cittadinanza attiva intrapresa non si chiude qui.


Novembre 2013 - Concorso di TF e FNISM - Sicilia

Il Concorso “Vie di parità in Sicilia” ha dato al Comune di Palermo i nomi delle sette donne e sette uomini a cui intitolare, con un criterio assolutamente pari, le strade dei quartieri culturali della Zisa, cittadella rinascente della Cultura siciliana. Le schede pervenute sono state valutate da una commissione costituita da rappresentanti di Toponomastica femminile e del Comune di Palermo.

Ecco i nomi delle donne e degli uomini ritenuti meritevoli di memoria dagli e dalle studenti partecipanti al Concorso: Sibilla Aleramo, Tina Madotti, Elvira Sellerio, Goliarda Sapienza, Giuliana Saladino, Rosa Balestreri, Fernanda Pivano, Rosetta scaglione, Antonino De Stefano, Danilo Dolci, Pippo fava, Gesualdo Bufalino. Menzione speciale per Elena Formica e menzione per l’intitolazione virtuale a Marella Ferrera.

 


28 Novembre 2013 - Manifestazione di premiazione del Concorso “Strade di parità in Sicilia”

marella-ferrera

 

Con frasi ferme e decise contro il femminicidio ha inizio la manifestazione di del Concorso regionale di Toponomastica femminile –Fnism “Vie di parità in Sicilia” che ha dato al Comune di Palermo i nomi di sette donne e sette uomini a cui intitolare, con un criterio assolutamente pari, le strade dei quartieri culturali della Zisa: “Violenza sulle donne è non riconoscere i loro meriti”, “Violenza sulle donne è considerare dramma della gelosia l’assassinio di una donna da parte di un uomo che dice di amarla”, “Violenza sulle donne è pretendere in nome del tuo amore che lei cancelli da fb le foto delle persone alle quali ha voluto o vuole bene”. “Contro la violenza sulle donne, bisogna essere insieme, uomini e donne: con l’ascolto, il rispetto, l’attenzione, la cura”. Le hanno scritte loro, i ragazzi dell’IIS”Vaccarini” , ed ora le leggono a voce alta, schierati di fronte ad un pubblico di 200 studenti e studentesse arrivati dalle scuole medie e dai licei catanesi e da fuori provincia. Ci sono anche le donne delle Istituzioni e dell’associazionismo: Carmencita Santagati, ex assessora alle po, Giovanna Crivelli dell’UDI, Grazia Giurato , protagonista delle lotte femminili a Catania già dagli anni sessanta. Tutte parlano della necessità di coesione contro il massacro delle donne che non sembra fermarsi. Ma perché parlare di femminicidio nel giorno della premiazione di Toponomastica femminile?

Perché la matrice della discriminazione è sempre quella: l’invisibilità delle donne, il disconoscimento della loro dignità, del loro valore, del loro diritto ad esserci e a prendere la parola. Dopo le parole forti di Stefano, Fabrizio, Gianluca, Martino, Giovanni , sono le parole delle e dei giovani premiati a continuare il discorso sulla discriminazione di genere e sugli uomini e sulle donne che vorrebbero: e con loro ritorniamo a sperare, perché aprono squarci inattesi sull’immaginario giovanile, su desideri e attese, sui modelli e sull’esempio che chiedono al mondo adulto.

danilo-dolciMichelangelo Zanghì dell’IIS “Vaccarini” conquista il primo premio con la proposta di intitolazione ad un grande maestro, Danilo Dolci, perché dalla sua vita “ arriva ad ogni ragazzo l’ invito a mantenersi integro, coerente, a resistere in nome di quello in cui crede”. E’ un elogio del valore della coerenza e della differenza, misurato ed appassionato insieme, la motivazione di Antonio Russo del Liceo “Cutelli” che propone una intitolazione a Goliarda Sapienza “sontuosamente cittadina del mondo” . Francesco Attanasio, anche lui studente del “Vaccarini”, viene premiato per aver proposto un’intitolazione ad Elvira Sellerio che ha saputo valorizzare, anche attraverso l’impresa, la cultura e la bellezza della parola. Vengono premiate per l’ intitolazione a Sibilla Aleramo, donna “coraggiosa e fuori dal coro” , Federica Lo Voi e le sue compagne dell’IC “De Felice”. C’è anche una coppia-modello che merita l’intitolazione ai Cantieri. La propone Costanza Franzì del “Liceo Principe Umberto” : si tratta di Rosetta Scaglione e Antonino De Stefano che “hanno condiviso l’amore per la bellezza della cultura, riconoscendo ognuno il valore dell’altro”. Una menzione speciale per i bambini e le bambine dell’ IC “Lombardo Radice” di Vittoria che propongono Elena Formica, ricamatrice intelligente, donna intraprendente, artigiana-artista del ricamo nella loro Città. Una menzione speciale, infine, emoziona e sorprende perché, tra le donne antiche e di valore, colloca una donna speciale e di grande valore, del nostro presente , capace di vincere tra le altre battaglie anche quella dei limiti di tutti i regolamenti toponomastici : è la stilista Marella Ferrera, proposta da Costanza Franzì perché ha creato impresa anche valorizzando la tradizione dell’artigianato artistico siciliano, perché ha sfidato il mondo dell’impresa maschile, perché ha avuto il coraggio di restare in Sicilia, perché nelle sue opere ci sono bellezza, creatività, coraggio: “lei mette insieme passato e presente per proiettarci in un futuro di speranza”. Le parole di Costanza scorrono alla presenza, elegante e gentile, di Marella Ferrera e, infine, la Donna-simbolo, commossa, abbraccia la sua giovane paladina che chiede di continuare su questa strada: intitolazioni virtuali alle donne eccellenti, visibili e meno visibili, del presente, che siano punto di riferimento e modello per le ragazze nei percorsi delle loro vite.

 Locandina

Si vedano anche

2012 -  Il Concorso   “Tre strade,  tre  donne  per  Catania“

foto1Siamo partiti nel 2012  con il  concorso per le scuole di  Catania: lo ha avviato il gruppo Toponomastica femminile della  Sicilia orientale, coordinato da Pina Arena , invitando ragazze e ragazzi delle scuole e dell’università a proporre i nomi di tredonne – una di rilevanza locale, una di rilevanza nazionale, una straniera-  alle quali il sindaco del Comune di Catania, Raffaele Stancanelli, si è impegnato  ad intitolare tre strade  in città. L’iniziativa è stata  subito accolta   e sostenuta dalla Presidente del Comitato Pari opportunità del Comune di Catania,  Carmencita  Santagati, che ha riconosciuto l’alto valore civico e formativo dell’iniziativa.

Tutto è partito dall’idea-chiave di Toponomastica femminile: le strade italiane, così come le amministrazioni o i luoghi di potere,  sono quasi esclusivamente maschili. Ora i numeri dei censimenti di genere denunciano “l’evidenza invisibile” della discriminazione di genere anche a Catania:  su 2172 strade, più di 700 sono intitolate ad uomini, 65 a donne. Per colmare questo vuoto, per far riflettere sulle ragioni che lo hanno prodotto e sulla sua forza atavica ed arrogante, per promuovere la cultura della differenza, il Concorso attiva le \i giovani, raggiungendoli nel luogo della formazione e dell’istruzione: la scuola.

Hanno aderito all’iniziativa  più di 400 alunne\i  delle scuole medie, degli istituti tecnici e dei licei cittadini, del centro e della periferia, guidati dai e dalle docenti o in autonomia. Le scuole vincitrici del Concorso – l’IIS “G.B. Vaccarini”,   l’IC “San Giorgio”, le scuole medie “Carducci” e “Cavour”, l’ITC “De Felice-   hanno proposto  i nomi  delle  donne “di valore e di merito” alle quali è stata infine riconosciuta  l’intitolazione di tre strade a Catania.  In un secondo momento sono entrati nel gioco gli alunni dell’Istituto “Sacro Cuore”   con il progetto grafico per la copertina.  Anche giovani iscritti all’università hanno fatto sentire le loro voci consapevoli e, in qualche caso, arrabbiate.

Sono stati proposti, attraverso le biografie corredate da motivazioni delle proposte,  120   nomi di donne - cantanti di ogni tempo, attrici, poetesse, artiste, politiche, giovani donne contro-la-mafia, insegnanti, partigiane, matematiche, sportive, scienziate, astronaute- alcune note, altre poco o per nulla famose (la cantante Carmelina Barilli, la partigiana Graziella Giuffrida…), talora inattese (Nilde Iotti), d’ogni tempo (da Ipazia a Goliarda Sapienza), anche viventi e perciò non candidabili alle intitolazioni toponomastiche. 

Infine sono arrivate le tre intitolazioni  a tre donne che hanno contribuito, in modi diversi, a rendere migliore e più giusto questo Paese e questo mondo: Rita Atria, Francesca Morvillo, Indira Gandhi hanno messo d’accordo tutte le fotoIscuole partecipanti e ottenuto il maggior numero di voti.

Si è andati oltre: Carmencita Santagati ha proposto l’introduzione del criterio delle PO di genere nelle intitolazioni delle vie cittadine. Non solo: il sindaco di Catania ha  chiesto una sintesi dei risultati alla quale attingere per future intitolazioni. Questi i risultati tecnici  sui quali continuare a lavorare, ma quel che più ci fa riflettere e sperare sono le motivazioni con le quali  le\i  giovani hanno motivato le loro proposte.

Per tenere viva questa speranza è nata l’idea di una  raccolta di una parte delle biografie prodotte e delle rispettive motivazioni. L’opera, curata  da Pina Arena, sarà  il frutto di un lavoro di condivisione di tutte le persone -studenti e docenti, operatori ed operatrici dell’aministrazione-  coinvolte nel progetto.

Campania

 

2016/2017

Il modulo Strademaestre

 iragazzidellafoto

Il MODULO “STRADEMAESTRE” si inserisce nelle attività promosse con AVVISO PUBBLICO “SCUOLA VIVA” Delibera di Giunta Regionale della Campania per prevenire l’abbondono scolastico e l’emarginazione sociale del PROGETTO MOVING presentato dall’IIS Mennella di Casamicciola Terme.
Il Modulo, svoltosi nel periodo 2 febbraio 2017-8 giugno 2017 in orario pomeridiano dalle h.15-h.18 per un totale di 30 ore nel plesso di Forio d’Ischia è stato frequentato con assiduità da 24 allievi e una allieva. Basato su una metodologia di ricerca/azione e sulla toponomastica di genere, ha avuto tra gli obiettivi definire percorsi e itinerari in grado di riportare alla luce le tracce delle donne che hanno contribuito alla crescita sociale e culturale del Paese; in particolare divulgare la conoscenza di protagoniste visibili e nascoste della vita collettiva dell’isola d’Ischia; individuare modelli femminili e maschili rispettosi del femminile, ai quali attingere nell’opera complessa della costruzione di una nuova identità maschile come i giovani frequentanti e attivi di questo modulo.

Modulo Strademaestre

Formulario Strademaestre

 

 2013 

Sintesi proposta didattica di Toponomastica femminile in Campania

Mentre ci accingiamo a  presentare il nuovo bando per  il 2013-14 (la presentazione ufficiale è fissata per novembre, durante il convegno di FNISM a Napoli), tiro le somme della passata esperienza didattica (anno 2012-13) che ha visto coinvolte le scuole secondarie superiori di Napoli.

Tutto è iniziato con un  convegno di presentazione, nel mese di gennaio,  in cui abbiamo accolto tantissime insegnanti incuriosite dalla novità che Toponomastica femminile costituiva per il nostro territorio. Un approccio nuovo e dinamico alle tematiche di genere che non ha mancato di accendere l’entusiasmo delle docenti napoletane. Nelle settimane successive, abbiamo inviato alle scuole il bando completo, restando a disposizione per ogni sorta di chiarimento. Il concorso richiedeva una ricerca sul campo di strade disponibili per possibili nuove intitolazioni, una proposta concreta riguardante le donne a cui queste strade potevano essere intitolate (da selezionare secondo il criterio: profilo locale-nazionale-internazionale) e una relazione finale delle/dei docenti coinvolte/i. Prorogando di poco i termini per la consegna finale degli elaborati, abbiamo potuto raccogliere i materiali inviati e decretare una classe vincitrice per ogni categoria. La cerimonia di premiazione, ad aprile, è stata particolarmente emozionante per la partecipazione entusiasta e critica delle ragazze e dei ragazzi. Un modo fattivo per renderli cittadini/e consapevoli.

Il bando dell’edizione 2014 è incentrato sulla riscoperta (o scoperta) di figure femminili all’interno di percorsi di genere. Scopo della ricerca delle classi sarà quello di individuare donne che abbiano dato un contributo alla vita sociale e culturale cittadina, a partire dalle zone immediatamente vicine al proprio istituto d’appartenenza. Tramite foto, biografie e proposte di intitolazioni si porterà avanti una ricerca attiva sul territorio capace di coinvolgere docenti di varie materie (Storia, Geografia, Lingue, Arte, Letteratura, Scienze) che culminerà in una relazione finale attestante la proficua collaborazione tra le classi e le/i docenti che hanno fatto loro da guida. Importante novità è l’estensione del concorso a tutto il territorio regionale. A tal proposito, il bando è stato inviato alle Consigliere di Parità di ogni provincia.

Il concorso è stato presentato il 9 novembre 2013 presso l’Antisala dei Baroni del Maschio Angioino. In questi mesi ho raccolto le prime adesioni da parte dei docenti e delle docenti presenti alla giornata informativa e anche di altri incuriositi dal nuovo tipo di ricerca proposta da Toponomastica femminile.

Allego link in cui sono presenti tutte le informazioni relative al primo concorso, alle proposte vincitrici e alla premiazione finale.  

http://www.dols.it/2013/01/21/toponomastica-femminile-buone-pratiche-in-comune/

http://www.dols.it/2013/04/22/donne-coraggiose-per-le-strade-di-napoli/

http://gennaroespositoblog.com/2013/04/20/concorso-di-toponomastica-femminile-in-comune/