Percorsi letterari nella toponomastica femminile
1 - 15 febbraio, Biblioteca civica Villa Amoretti, Mostra fotografica. Anche i nomi delle nostre strade e delle nostre piazze contribuiscono a creare la cultura di un popolo, definendone le figure storiche degne di memorabilità. Ma se tali figure illustri sono quasi sempre maschili, quali le conseguenze nella percezione delle persone? Referente Loretta Junck.
La mostra di Chioggia “Sulle vie delle parità” è parte di un progetto didattico più ampio, che ha previsto la realizzazione del primo convegno in Veneto di Toponomastica femminile con l’incontro della referente nazionale Maria Pia Ercolini e la presentazione alla cittadinanza della situazione toponomastica veneta.
In concomitanza è stato indetto un Bando di concorso locale, dal titolo “Sulle vie della parità a Chioggia”, rivolto alle scuole medie di I° e II° grado, finalizzato a riscoprire e valorizzare le tracce delle presenze femminili nella storia e nella cultura della città.
La mostra è stata inaugurata sabato 23 novembre 2013 alla presenza del Sindaco Giuseppe Casson e dell’Assessora Silvia Vianello, con il patrocinio del Comune di Chioggia e della Regione del Veneto, in collaborazione con la FNISM e Toponomastica femminile.
Le foto (ca. un centinaio provenienti da tutte le regioni d’Italia) sono state suddivise in aree tematiche (figure storiche e politiche, donne della letteratura, poetesse, musiciste, partigiane, donne dello spettacolo e dell’arte, scienziate, ecc…) e allestite su 11 pannelli di legno nell’androne del Palazzo municipale di Chioggia. La mostra è terminata domenica 24 novembre 2013.
Per celebrare i settant’anni dalla fine della seconda guerra mondiale e l’inizio della Resistenza il Museo Civico di Albano Laziale ha ospitato fino al 10 marzo la mostra "Le strade della Resistenza femminile nella provincia di Roma", resa possibile grazie all’impegno dall’Associazione Onlus “8 marzo”.
Gran parte delle immagini metropolitane proviene dal quartiere Casalotti, che ha omaggiato quattordici delle diciannove partigiane decorate con Medaglia d’oro della Resistenza; un altro gruppo consistente giunge da villa Pamphili, verde pubblico deputato alla memoria odonomastica femminile; le ultime foto capitoline rientrano in zona Tor de’ Cenci. Alcune vie di Anzio, Ciampino, Monterotondo, Colleferro, Velletri, Marino, Palestrina portano il contributo della provincia.
Le targhe ricordano donne combattenti, staffette, vittime innocenti, giornaliste e docenti antifasciste allontanate dal lavoro o arrestate. Un’ampia biografia, accanto alle immagini, illustra ogni singola figura. Concludono la mostra tre targhe dedicate a partigiane della modernità: Anna Politkovskaja, Maria Grazia Cutuli, Ilaria Alpi, giornaliste che per inseguire la verità e la giustizia hanno perso la vita.
Associati alle immagini odonomastiche, scatti delle scolaresche di Albano realizzati durante le loro visite ai lager e foto storiche sul bombardamento del 10 febbraio 1944, tra Albano Laziale e Castel Gandolfo, ad opera delle forze alleate e contro le postazioni tedesche stanziate nei Castelli Romani.
Un'altra mostra si è avuta sempre ad Albano presso il Comune in occasione dell'8 marzo.
*Le mostre di Albano sono state realizzate con il contributo della Regione Lazio. Determinazione n. G05009 del 16.12.2013 - Progetto n. 184 “Linguaggi di Genere” - CUP H82D14000000002
*La mostra di Roccamassima è stata realizzata con il contributo della Regione Lazio. Determinazione n. G05009 del 16.12.2013 - Progetto n. 184 “Linguaggi di Genere” - CUP H82D14000000002
CONVENZIONE TRA
Toponomastica femminile, e WIKIMEDIA Italia