Ripartiamo da un concetto che ci sta molto a cuore: quello della mancanza di modelli al femminile per le giovani donne, mancanza che spesso porta le ragazze a non darsi valore, a sottostimarsi e, magari, a seguire il modello, della donna oggetto, solo corpo, ancora imperante in TV e nella pubblicità.
Inoltre, se nelle targhe delle strade dovessero comparire intitolazioni femminili rivolte alle vittime di femminicidio, si tratterrebbe di nuovo di donne ridotte a corpi, spesso massacrati e violati, ancora una volta donne senza testa che non agiscono, non scelgono, donne relegate per sempre al ruolo di vittime.
<
La collaborazione tra Sardegna Democratica e Toponomastica femminile, iniziata con la campagna 8 marzo: 3 donne, 3 strade,
a partire dal 5 luglio 2012 ha assunto carattere continuativo.
In questo spazio raccogliamo tutti gli articoli settimanali editi che sottolineano
diversi aspetti delle intitolazioni sarde, presenti e proposte.
Toponomastica femminile e democratica
In occasione della ricorrenza dell'otto marzo, sulle pagine di Sardegna Democratica avevamo raccontato dell'iniziativa promossa dal gruppo facebook di Toponomastica femminile, volta a censire su tutto il territorio nazionale la presenza femminile nell'odonomastica.
In conseguenza alle prime ma significative rilevazioni, che avevano evidenziato una presenza femminile assolutamente residuale (meno del 5%), il gruppo ha rivolto a tutte le amministrazioni l'invito ad aderire all'iniziativa 8 marzo: 3 donne, 3 strade impegnandosi a dedicare alle donne le successive tre intitolazioni.
Campagna "8 marzo: tre donne, tre strade"
Campagna per la memoria femminile locale, nazionale, straniera.
Da poco più di un mese è nato su Facebook il gruppo Toponomastica femminile per iniziativa di Maria Pia Ercolini, insegnante di geografia a Roma. L’idea è quella di impostare e condurre ricerche, pubblicare dati e fare pressioni su ogni singolo territorio affinché nelle intitolazioni di strade, piazze, giardini e luoghi urbani in senso lato siano maggiormente ricordate le donne per compensare l'evidente sessismo che caratterizza l'attuale odonomastica (branca della toponomastica).