Europa

- U -

 

- Lesya Ukrainka: (1871-1913) la prima donna sulle banconote ucraine.

- Sigrid Undset: la prima donna norvegese a vincere il nobel per la Letteratura.
(Kalundborg, 1882 - Lillehammer, 1949)
di Agnese Onnis

L’Accademia di Svezia nel 1928 conferì a Sigrid Undset il premio Nobel per la Letteratura “per le imponenti descrizioni della vita medievale norvegese”, anche se il manoscritto del suo primo romanzo era stato rifiutato dalla casa editrice.
Sigrid è considerata la migliore autrice di romanzi storici di tutta la letteratura norvegese ed una delle donne protagoniste del Novecento.
In Kristin, figlia di Lavrans pubblicato negli anni ’20 riuscì a far rivivere al lettore il Medioevo con tutte le sue contraddizioni.
Suo padre era un archeologo di fama internazionale, che viaggiò per le sue ricerche in molti paesi europei insieme alla moglie danese Charlotte, donna colta che parlava perfettamente il francese e il tedesco e condivideva con il marito lo studio della cultura nordica ed europea. In questo ambiente culturale Sigrid, che era la primogenita di tre figlie, approfondì i suoi studi di cultura antica fin dall’infanzia.
Quando il padre morì, la famiglia fu costretta a vivere più modestamente, non potendosi più permettere una vita agiata. Sigrid fu così costretta a lavorare per contribuire all’economia familiare.
Nacque nello stesso anno di Virginia Woolf e tre anni prima di Karen Blixen e appartenne a quella generazione di donne tra i due secoli che si possono considerare emancipate.
Ottenuta una borsa di studio per scrittori viaggiò in Europa, andò in Danimarca, in Germania e poi a Roma, dove sposò il pittore norvegese Ander Castus Svarstad. Restò però delusa da questo matrimonio perché constatò che era costretta a subordinare il proprio talento artistico a quello del marito.
Questi furono anni di cambiamenti per Sigrid: la vita familiare e la prima guerra mondiale la resero diffidente, portandola a polemizzare attraverso il suo saggio Punto di vista di una donna con i nascenti movimenti femministi dell’epoca.
La sua opera comprende ben 36 libri, dalle prime narrazioni di vita borghese ai romanzi storici medievali e a quelli contemporanei ambientati a Oslo, ma anche saggi letterari e articoli storici.
Per la stesura dei suoi romanzi storici, studiò manoscritti e testi medievali e fece ricerche sulla tradizione pagana dei popoli scandinavi. Completò e tradusse diverse saghe islandesi in norvegese, diventando un’autorità nelle ricerche storiche.
Seppur nata e cresciuta in ambiente luterano, Sigrid attraversò una forte crisi spirituale e si convertì alla Chiesa cattolica-romana. Per questa sua scelta venne criticata sia in patria che all’estero.  
Nella primavera del 1940, a causa dell’occupazione tedesca in Norvegia, fuggì in Svezia. Avendo mostrato opposizione a Hitler, i suoi libri furono vietati in Germania.
Durante il conflitto perse due figli e, quando la sua casa fu occupata per dar spazio gli alloggi degli ufficiali tedeschi, con l’ultimo figlio lasciò la Svezia per andare in America. In questo periodo sostenne la causa della sua patria occupata scrivendo e tenendo discorsi. Ritornò in  Norvegia nel 1945 e visse ancora per quattro anni senza però scrivere più.
Tra i suoi scritti incentrati sull’indagine del mondo femminile ricordiamo: L’orchidea selvatica, Il roveto ardente, La moglie fedele, Ritratti di personaggi di campagna.
Concluse il ciclo delle sue opere con Caterina da Siena, pubblicata postuma nel 1951.
Nella Sigrid Undsets Veg 16, Lillehammer 2615 in Norvegia la casa in cui visse è oggi il Museo Sigrid Undset. In Norvegia una strada è a lei intitolata anche ad Oslo.
In Danimarca è a lei intitolata una strada ed una scuola porta il suo nome a Kalundborg.
Nei Paesi Bassi portano il suo nome una strada di Rotterdam ed una di Spijkenisse.
In Germania sono intitolate a lei una strada di Colonia, una di Koln ed una di Blankenfelde-Mahlow. Anche Roma la ricorda con un viale a Villa Pamphili
Alcune Nazioni hanno riportato la sua effigie su marche e francobolli: il Paraguay nel 1977, la Norvegia nel 1982 per il centenario della sua nascita, l’Italia nel 1995, la Svezia nel 1998. La Turchia, nel 1935, ha dedicato la selezione completa di una serie di francobolli alle donne insignite del Nobel, fra le quali Sigrid Undset per la Letteratura.

 

Fonti
J. Lescoffier, Histoire de la littérature norvégienne, Parigi, 1952 in http://www.sapere.it/enciclopedia/Norvègia.html
Antenati Europa | storia della letteratura europea, 1984-2014
Letterature Scandinave 2, Università degli studi di Milano, ABC Tribe http://itit.abctribe.com/usweb/HomePage.asp
Cynthia Grenier, Reading Sigrid Undset,http://www.catholiceducation.org/articles/arts/al0008.htm
IPERBOREA,Autori Letteratura scandinava: http://iperborea.com
Sigrid Unset: il vincitore del premio Nobel, http://leserglede.com/norwegian-author/sigrid-undset.html

 

Europa

- V -

- Emily Valentine, la prima donna rugbysta della storia. http://danielaedintorni.com/2013/07/20/emily-val

- Isala Van Diest: (1842-1916) la prima medica e la prima laureata in Belgio.           

- Agnès Varda: la prima regista a ricevere la Palma d'Onore a Cannes.

Simone Veil: prima donna diventata Prima Ministra in Francia. E' stata anche Presidente del Parlamento europeo dal 1979 al 1982. E' nata a Nizza nel 1927. Durante l'Occupazione nazista fu deportata, nel 1944, nel campo di concentramento di Auschwitz (Wikipedia).  

Maria Vieira da Silva: prima donna a ricevere nel 1966 il "Grand Prix National des Arts e des Lettres". Pittrice portoghese, è nata a Lisbona il 18 giugno 1908 ed è morta a Parigi il 6 marzo 1992. 

- Vaira Vīķe-Freiberga: è stata, nel 1999, la prima donna eletta alla Presidenza della Repubblica Lettone. E' stata rieletta nel 2003 per un secondo mandato.

- Katharine Viner: prima donna direttrice del "Guardian" dalla fondazione del giornale nel 1821 (marzo 2015).

- Carina Vogt: prima campionessa di salto con gli sci nella storia. Nel 2014 si è svolta la prima competizione olimpica della disciplina, fino alle scorse Olimpiadi riservate ai soli atleti maschi. Hanno partecipato 30 atlete e lei è stata la vincitrice. Tuttora, però, la disciplina femminile in sede olimpica presenta una sola competizione, mentre quella maschile ne ha tre.

- Maria Von Linden: prima donna in Germania ad ottenere nel 1895 il titolo di "Dottore in Scienze Naturali" e prima donna a ricevere nel 1910 il titolo di "Professore" presso l'Università di Bonn. 

- Bertha Von Suttner: prima donna nella storia a ricevere il premio Nobel per la Pace. 
(Praga 1843 - Parigi 1914)
di Ester Rizzo

È stata la prima donna nella storia a ricevere il premio Nobel per la Pace, nel 1905.
Nacque a Praga il 9 giugno 1843 e morì a Vienna il 21 giugno 1914. Si chiamava Bertha Sophia Felicita Kinsky Von Suttner ed era una baronessa. Fu un’attivista pacifista ed il suo profilo è sulla moneta da due euro austriaca.
Suo padre, il Conte Franz Joseph, era stato un combattente alle dipendenze del maresciallo Radetzky; sua madre, Sophia Wilhelmine Von Korner, era una poetessa.
Il padre morì poco dopo la sua nascita e la madre provvedette alla sua istruzione tramite due istitutrici. Imparò così le lingue, la storia, la filosofia e la musica e, soprattutto, iniziò a “divorare” i libri di storia della biblioteca di famiglia.
Le venne impartita un’educazione molto rigida che seguiva i canoni dell’aristocrazia asburgica di quel periodo. Canoni che lei in seguito abbandonerà contrastandoli fermamente.
Fin da giovanissima, partecipò a vari congressi internazionali in cui rimase colpita dagli orrori delle guerre. Quando si trasferì a Vienna, nel 1873, diventò tutrice del barone Von Suttner (più giovane di lei di 7 anni), romanziere. Con lui andò a vivere a Parigi dove lavorò poi come assistente di Alfred Nobel, che la stimava moltissimo e finanziò molte sue attività. I due avevano una visione contrastante della pace. Nobel affermava: “il giorno in cui due armate si potranno distruggere reciprocamente nell’arco di un secondo, tutte le nazioni civilizzate non potranno che arretrare inorridite e procedere a smantellare gli eserciti”. Bertha invece era “per il disarmo totale di tutte le nazioni e l’istituzione di una corte di arbitrato che risolvesse i conflitti internazionali facendo ricorso al diritto e alla non violenza”. Bertha con questo suo pensiero anticipò di qualche anno quello che poi affermò Gandhi.
Da Parigi ritornò a Vienna per sposare segretamente, a causa della disapprovazione della famiglia, il giovane barone nel 1876.
Nel 1883 la baronessa scrisse il suo primo romanzo “Inventario di un’anima”, ispirato al sogno di Nobel di poter elaborare mezzi di guerra sempre più terrificanti ed in grado di vanificare qualunque strategia e modo tradizionale di condurre una guerra.
Nel 1889 scrisse il suo secondo romanzo “La macchina del tempo”.
La sua notorietà internazionale è però legata ad “Abbasso le armi”. Il romanzo, dopo aver vinto le resistenze alla pubblicazione, poiché gli editori lo ritenevano “troppo rivoluzionario”, fu pubblicato a Dresda nel 1889 e fu poi tradotto in venti lingue. La novità assoluta di questo suo romanzo era la guerra vista dalla prospettiva di una donna. Tolstoj, dopo averlo letto, scrisse: «La pubblicazione del vostro libro è per me un buon segno. Il libro La capanna dello zio Tom ha contribuito all’abolizione della schiavitù. Dio faccia sì che il vostro libro serva allo stesso scopo per l’abolizione della guerra».
Nella stampa dell’epoca leggiamo: “In novembre del 1891 in una sala del Campidoglio inaugurandosi a Roma il Congresso della Pace dopo il discorso di… dopo il sindaco… una donna nobile e severo aspetto, elegante nel vestire, chiese la parola per spiegare in nome di quali principi ella si presentava. Tutti gli sguardi conversero su di lei… si sussurrò… è l’autrice di “Abbasso le armi”. Ella parlò in francese con l’efficacia della convinzione, in uno stile vivo, colorito, in favore dell’ideale della sua vita, la fratellanza tra i popoli, la guerra alla guerra, l’arbitrato internazionale. Prese parte a tutte le sedute del Congresso, fu eletta Vicepresidente e cercò di mettere l’accordo fra le varie tendenze”.
Nel 1899, Bertha, collaborò con la pacifista olandese Margarethe Selenka per la “Conferenza di Pace dell’Aia”.
Le sue ultime parole in punto di morte furono: “Giù le armi, ditelo a tutti”.
Il giorno dopo la sua dipartita, così scrisse il “Corriere della Sera”: “Era una signora dotata di vasta cultura e di molta intelligenza… possedeva un’eloquenza facile ed elegante, e queste qualità contribuirono a fare di lei un vero apostolo della pace universale”.
A lei sono intitolate molte vie e piazze in Germania e in Austria.
In Germania piazze a Bonn, Dusseldorf e Hannover; vie a Kassel, Brema, Monaco e Francoforte.
Molte scuole tedesche di centri minori sono a lei intitolate.
In Austria troviamo intitolazioni a Vienna e ad Innsbruck; altre vie sono a lei intitolate in città minori. A Graz una scuola porta il suo nome.
In Belgio, a Bruxelles, un edificio è a lei intitolato.
In Italia sono dedicati a Bertha Von Suttner una via di Roma e la biblioteca di Busalla (GE).

Fonti
cronologia.leonardo.it/storia/biografie/suttner.htm
http://www.viaggio-in-austria.it/bertha-von-suttner.html
http://serenoregis.org/2014/06/09/abbasso-le-armi-un-ritratto-di-bertha-von-suttner-isabella-bresci/
http://www.austriacult.roma.it/it/anniversariodellamorte-suttner/
Fabio Mazzari, Busalla: la biblioteca dedicata a Bertha von Suttner, in “L’inchiostro fresco” 03.04.2014



Europa

- W -

- Amina Wadud: la prima donna in Europa a "guidare" la preghiera islamica del Venerdì. E' successo ad Oxford il 30 ottobre 2008.

 

- Lucy Walker: fu la prima donna a scalare il Monte Cervino nel 1871. Nell'arco della sua vita compì ben 98 scalate.

 

- Judith Weir: prima donna in 400 anni ad essere nominata compositore reale della corte inglese.

- Sarah West: prima donna comandante britannica.

 

- Elizabeth Wilbraham: la prima donna architetta (1632-1705).

- Elizabeth Wilkinson: la prima boxeur e combattente di arti marziali miste nella storia (vissuta intorno al 1720).

- Betty Williams: è stata la prima donna irlandese, insieme a Mairead Corrigan, a vincere il premio nobel per la Pace. Betty Williams durante una sua visita in Italia nel 2003 ha parlato anche della guerra in Iraq: “ottocento anni fa quando gli inglesi hanno attaccato ed invaso l’Irlanda, non sapevano che ancora adesso ne avrebbero pagato le conseguenze. Mi chiedo se fra i politici coinvolti oggi nella crisi irachena, qualcuno si rende veramente conto che se un bambino assiste alla distruzione della sua casa provocata da un aereo americano, italiano od inglese, se ne ricorderà per sempre. Non dimentichiamo che il terrorismo che condiziona le nostre scelte politiche, si è inasprito in seguito alla Guerra del Golfo. Ora la situazione non potrà che peggiorare perché tanti bambini diventeranno terroristi e saremo noi ad averli resi tali”.

- Lorna Wing: prima donna ad occuparsi di autismo sul piano scientifico e sociale.

 

- Vanessa Winship: la prima fotografa donna a vincere nel 2011 il premio della Fondation Henri Cartier-Bresson.

 

- Alessandra Wolff: fu la prima donna presidentessa della Società Psicanalitica Italiana.

Nacque a Nizza nel 1894 e morì a Palermo nel 1982. Figlia di un barone e di una cantante lirica, crebbe alla corte dello zar Nicola II. E' stata definita "una donna imponente che intimidiva con la sua personalità poliedrica e debordante". Studiosa e viaggiatrice, aveva contatti con scienziati internazionali. Una donna colta che parlava correttamente ben cinque lingue e che asseriva che la scienza andava sempre divulgata e praticata con chiarezza. E' stata anche la prima donna psicoanalista a Palermo.

 

 

 

Europa

- P -

- Ruth Padel: è stata, nel 2009, la prima donna ad ottenere una cattedra di Poesia all'Università di Oxford, dopo 300 anni di attribuzioni al maschile... E' una delle più importanti poetesse viventi inglesi.

 

- Marie Paradis: fu la prima donna a raggiungere la cima del Monte Bianco il 14 Luglio del 1808. Faceva la cameriera in una locanda di Chamonix quando accettò di seguire un gruppo di guide temerarie che volevano scalare la montagna. Le guide volevano tentare questa impresa per ottenere un po' di pubblicità,Marie nella speranza di ottenere qualche mancia in più dai suoi clienti.Non pensava che sarebbe passata alla storia! Non aveva nessuna esperienza alpinistica e durante la scalata era stanca,stravolta...lei stessa raccontò,molto ironicamente, che urlò ai suoi compagni:"Sbattetemi in un crepaccio e andate dove volete"ma nonostante tutto riuscì a raggiungere la vetta. Dopo l'impresa tutti la chiamarono Marie du Mont Blanc.
A lei sono intitolate una strada di Chamonix ed una scuola elementare di Sant-Gervais-les-Bains.

 

- Edurne Pasaban: alpinista spagnola, è la prima donna ad aver conquistato tutti i quattordici ottomila della terra.

 

Cecilia Helena Payne Gaposchkin: fu la prima donna, nel 1956, ad ottenere la presidenza di un Dipartimento ad Harvard, quello di Astronomia.

Nacque il 10-5-1900 e morì il 7-12-1979. Nel 1919 entrò all'Università di Cambridge per studiare botanica, chimica e fisica, ma poi, affascinata dalle eclissi solari, decise di dedicarsi all'astronomia. Però a quei tempi, in Inghilterra, le donne non potevano conseguire un dottorato per cui si trasferì negli USA. Vanta un altro record: nel 1925 è stata la prima persona, non solo la prima donna, ad ottenere un Dottorato in Astronomia ad Harvard. I suoi studi e le sue osservazioni aiutarono a comprendere la struttura della galassia e l'evoluzione stellare. Viene anche ricordata per il suo impegno a favore di una parità di trattamento delle donne scienziate.

 

- Madeleine Pelletier: prima donna psichiatra regolarmente assunta negli ospedali parigini. Eccentrica ed originale si vestiva sempre da uomo: bombetta, bastone, capelli da ragazzo, in un completo maschile di taglio incerto. Anche se questi abiti le stavano malissimo, si rifiutava categoricamente di vestirsi da donna. Dal 1905 si impegnò attivamente in politica e fu nominata segretaria di un'associazione che si chiamava "La Solidarité des femmes". Partecipò a innumerevoli manifestazioni per richiedere il diritto di voto femminile. In un suo articolo del 1910 scrisse: "Le donne devono porre l'emancipazione del loro sesso prima della patria, perché, là dove solo gli uomini sono cittadini, non ha senso che le donne siano patriote".

Durante la guerra Madeleine lavorò per la Croce Rossa offrendo cura e soccorso ai soldati di entrambi gli schieramenti. Nel 1933 uscì il suo romanzo autobiografico La femme vierge in cui condannava il matrimonio e le libere unioni, propugnando la verginità miltante come "unico bastione della libertà".

Morì il 29 dicembre 1939 internata in un manicomio francese.
A lei è intitolata una via nelle città francesi di Poitiers, Ploermel e Rezè.
Nessuna via è a lei intitolata a Parigi.

 

- Therese Peltier: prima donna ad essersi staccata da terra a bordo di un aeroplano, sorvolando Torino accanto al pilota Léon Delagrange nel 1908.

 

- Nicole Petignat, primo arbitro donna a dirigere un incontro internazionale maschile di calcio

http://danielaedintorni.com/2013/07/20/nicole-petignat-primo-arbitro-donna-a-dirigere-un-incontro-internazionale-maschile-di-calcio/

 

 

- Olga Petit: prima donna russa a divenire avvocata in Francia. Giurò il 6 dicembre 1900, ventiquattr’ore dopo l’entrata in vigore in Francia della legge che permetteva alle donne di accedere pienamente al Tribunale con il potere di esercitare la professione di avvocata.

 

- Radoslava Petrova: bulgara ma cittadina italiana dal 2000, è la prima donna fondatrice e presidente della prima cooperativa di pesca al femminile costituita nel 2010. Radoslava coordina un gruppo di donne tra i 21 e i 50 anni, italiane e non, che ogni giorno "escono" dal porto di Marina di Carrara, pescano e si occupano della distribuzione del pesce. In un'intervista ci tiene a sottolineare che adottano un sistema di "pesca sostenibile" e rispettoso della fauna marina, usando reti larghe per catturare solo pesci adulti; fanno inoltre la raccolta differenziata a bordo del peschereccio. Hanno un laboratorio di lavorazione biologica dei prodotti ittici e riforniscono oltre 100 gruppi di acquisto solidale.

 

 

- Nadezda Petrovic: (1873-1915) la prima donna sulle banconote serbe.

 

- Ida Pfeiffer: fu la prima donna a viaggiare sola intorno al mondo.

Nacque nel 1797 a Vienna.

Vanta un altro record: fu la prima donna eletta membro onorario alla Società Geografica Berlinese. Ed ancora, la prima donna bianca che nel 1852 si recò nella giungla di Sumatra abitata dai batak paventati da tutti come cannibali. In quell'occasione riuscì a salvarsi dicendo ai cannibali "la mia testa è troppo vecchia e dura per essere mangiata", così il saggio capo tribù iniziò a ridere e la lasciò libera. Il suo primo viaggio fu in Terrasanta, l'ultimo in Madagascar. Gli amici di famiglia raccontavano che sin da bambina correva fuori casa per vedere passare le diligenze che lasciavano la città, però i suoi primi 45 anni trascorsero tranquilli, prima a Vienna e poi a Leopoli, città del marito, ad occuparsi della sua famiglia. Solo nel 1842, diventata vedova e con i figli già grandi, iniziò a viaggiare. Erano viaggi spartani, fatti in economia, spesso avvalendosi di passaggi gratuiti. A volte Ida, indossando abiti maschili, si mescolava tra la folla per poter osservare più liberamente il comportamento delle popolazioni incontrate nel suo peregrinare tra i continenti. I musei di Vienna custodiscono, ancora oggi, piante, insetti e farfalle che lei raccoglieva durante i viaggi e portava in patria. La motivazione che la spingeva a viaggiare la troviamo nell'introduzione ad uno dei suoi libri: "Bisogna essere animati da vera passione per i viaggi e avere un desiderio invincibile di istruirsi e esplorare Paesi finora poco conosciuti". Raccontò i suoi 7 viaggi in 13 volumi di diari che divennero best sellers tradotti in 7 lingue. Tra i titoli dei suoi libri: "Giro del mondo di una donna" e "Secondo giro del mondo di una donna". Morì nel 1858 a causa di una malattia tropicale contratta in Madagascar. 

 

- Maria de Lourdes Pintasilgo: (1930-2004) la prima (e unica) Prima Ministra del Portogallo e la seconda in Europa dopo Margaret Thatcher. 

 

- Emilia Plater: (1806-1831) la prima donna sulle banconote polacche.

 

- Madame Poins-Chapuis: nel 1947 viene eletta la prima donna Ministra della Francia che assumerà il dicastero della Sanità Pubblica.

 

 

- Marie Popelin: (1846-1913) la prima laureata belga in Giurisprudenza.

 

- Rachel Portman: compositrice, è stata nel 1997 la prima donna a vincere un premio Oscar per la migliore colonna sonora.

 

- Barbara Prammer: la prima donna in Austria a rivestire la carica di Presidente del Parlamento nel 2006.

 

- Nadezhda Prokofyevna Suslova: la prima medica russa (1843-1918).

 

Italia

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- Margherita Hack: prima donna a dirigere un osservatorio astronomico in Italia.

Africa

 

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- Regina Maselekwane Modjadji: fu la prima regina in Sudafrica nel 1800. Fu regina della popolazione dei Balobedu. Questo popolo ha un sistema di eredità madrilineare. Secondo la tradizione le regine hanno un legame con le divinità che benevolmente concedono loro il potere di far cadere la pioggia. L'ultima regina è deceduta nel 2005.

 

- Regina Ngoungore: prima ed unica regina donna del Camerun nel 1865. Però regnò soltanto per 30 minuti.