Calendaria è un progetto pluriennale che intende restituire visibilità quotidiana alle donne che hanno collaborato alla costruzione della società, rendendo evidente, ogni giorno dell’anno e in ogni contesto, l’operato femminile. Esce per la prima volta nel 2021, in pieno lockdown. Constatando che erano soprattutto le donne a pagare le conseguenze della pandemia, avevamo voluto sottolineare, ogni giorno dell’anno e in ogni contesto, il loro attivo contributo nei più diversi campi dell’ingegno e del sapere, per arginare e ridurre stereotipi, pregiudizi e comportamenti sociali discriminatori, per combattere le dinamiche di segregazione di genere nell'istruzione e nella formazione e di conseguenza nel mercato del lavoro, per sviluppare l’autostima nelle ragazze e il reciproco rispetto tra sessi.

L’esperienza e i risultati raggiunti ci hanno portato a replicare più volte l’iniziativa: nelle prime due edizioni è stata l’Europa il nostro campo d’indagine, nelle successive abbiamo allargato lo sguardo sul mondo.

Riteniamo che dar voce alle grandi donne del passato possa indurre bambine e ragazze d’ogni luogo a guardare sé stesse e la propria vita senza limitazioni di sogni e desideri, e bambini e ragazzi a non considerarsi depositari di privilegi sociali e culturali ma una metà dell’umanità,

Sulla rivista online vitaminevaganti.com ogni settimana viene pubblicata la biografia della figura femminile corrispondente al calendario. Ogni biografia è anche presentata nelle traduzioni francese, inglese al presente link

Donne e lavoro generica 

Le targhe stradali ci restituiscono storie femminili dimenticate o non raccontate, e contribuiscono a mantenere vivo il ricordo di grandi donne per le nuove generazioni.

La mostra Donne e lavoro, composta da oltre cento pannelli provenienti da tutta Italia, raccoglie un ricco repertorio di fotografie di targhe stradali con intitolazioni a categorie di lavoratrici e a singole protagoniste, immagini sul tema del lavoro femminile, documenti, foto d’epoca e foto attuali, con l’intento di sollecitare una riflessione sull’impegno femminile, costantemente presente e in continua evoluzione, e testimoniare la fatica, ma anche i successi delle infinite lotte per la parità.

 

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La mostra Le Madri della Repubblica nasce a 70 anni dall’entrata in vigore della Costituzione, per ricordare il contributo delle donne alla costruzione della Carta e della società odierna.

Il 25 giugno 1946, nel Palazzo di Montecitorio, l’Assemblea Costituente si riunì in prima seduta per redigere la nuova Costituzione, ratificare i trattati internazionali, votare la fiducia al governo e approvare le leggi di bilancio.

Al suo interno erano presenti ventuno donne, accomunate dalla volontà democratica di contribuire attivamente alla vita politica. Insieme segnarono una tappa indimenticabile nella storia italiana: la loro presenza fu determinante per fare della Carta costituzionale lo strumento di parità tra i sessi e una garanzia di emancipazione per le donne italiane.

L’intitolazione di vie, piazze e giardini dedicati, in diverse città, oltre a rendere merito alle protagoniste della neonata Repubblica e al loro impegno ai più alti livelli delle istituzioni, consente alle giovani generazioni di percepire, assimilare e ritrasmettere il valore di una cittadinanza paritaria.

                                    

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Solo negli ultimi tempi gli storici hanno ampliato lo sguardo per comprendere gli sforzi scientifici compiuti dalle donne e le conquiste ottenute nonostante gli ostacoli e gli impedimenti che hanno dovuto superare per farle accettare. Escluse dalla formazione scientifica formale, hanno cominciato a essere ammesse prima in società erudite e di studio, poi nelle Università solo negli ultimi secoli. Eppure hanno contribuito in maniera significativa allo sviluppo scientifico fin dall'antichità, dalla medicina alla matematica, dalla botanica all’astronomia, dalla zoologia alla fisica, non c’è stato campo della conoscenza umana che non le abbia viste studiose interessate e acute osservatrici.

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Le Giuste

In ogni tempo e in ogni luogo molte donne, anche a rischio della vita, hanno salvato esseri umani oggetto di persecuzione, hanno denunciato e lottato contro soprusi e ingiustizie, in difesa di un ideale superiore di dignità e umanità.

La mostra raccoglie quaranta di questi nomi, scelti tra i tanti da ragazze e ragazzi in età scolastica, e ne racconta il coraggio, l’ambito, il contesto geografico e temporale, per offrire alle giovani generazioni modelli di valore e di coerenza.

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